cataclisma.

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Sento il rumore,

il chiasso nei silenzi delle persone
e l'ultima cosa che vorrei
è stare dentro i miei pensieri,
abitare nel mio cervello.
Sembra di girare il mondo attimo
dopo attimo,
emozione dopo emozione
ed io non mi spiego
perché questo continua inesorabilmente a strattonarmi
come ad uccidermi lentamente,
incessantemente.
Mi odio,
un po' come tutti del resto, no?
Odio quando penso e penso troppo,
odio quando do e do troppo,
odio quando sto male e nessuno lo vede
ma quello che odio di più è il saper fingere
di star bene, sempre e comunque.
Odio fermarmi ad aiutare le persone anche solo ascoltandole
perché si quanto può fare bene una parola detta nel momento giusto,
odio essere in un mondo nel quale non si è mai all'altezza ed io nella scala sociale non rientro,
sono un fallimento.
Odio il mio guardarmi in dietro con gli occhi di oggi e ripetermi "potevi fare di più, potevi farlo meglio",
odio stare in mezzo alle persone che parlano e lo fanno troppo come a dire qualcosa senza alcun senso.
Odio il mio non sapermi amare ma saper amare così tanto da farmi male.
Odio i miei pensieri e i miei sogni di notte che puntualmente si prendono gioco di me ogni notte ed io non so fare altro che farmi possedere da loro.
Odio il vedere il marcio negli occhi degli altri
e puntualmente non sbagliarmi, mai.
Odio il mio fare troppo per poi ricevere poco,
odio il mio saper fare a meno di me stesso,
sempre.

Rumore: il chiasso nel silenzio.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora