Come stai?

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Hai mai pensato a come ti senti?
Sai, io ci penso spesso e penso spesso
che dovrei pensare meno a come mi sento dentro
e vivere.
Non credo al "carpe diem" che tanto elogiano sui social
e scrivono per ostentare
attimi di vita perduti
che non torneranno mai.
Mi sento sbagliato in un mondo di giusti
e credo non sia giusto
sentirsi sbagliato.
Continuo a scrivere di persone e di storie che 
non ho mai vissuto perché
quello che mi rimane
è staccare i piedi dal suolo e volare con l'immaginazione,
l'unica boccata d'aria in un mondo che
è costantemente con gli occhi puntati l'un l'altro,
un mondo che prova a stenderti al tappeto e sai che farai la fine
di Poseidone
in Ragnarok,
cadrai in mille pezzi inerme e non sarà una spada a squarciarti l'anima ma
il pensiero di qualcuno che hai affianco.
Spegnerei tutto se solo si potesse
e smetterei di guardare questa stupida serie tv che 
mi rende ansioso
e qui al mio fianco non ho gli psicofarmaci
ma pastiglie d'ansia
fornite costantemente e gratuitamente dalla vita.
Felice? Sì, lo sono!
Hai presente quando vedi tutti riuscire a fare qualcosa di buono e tu
inerme non riesci neppure a piangere?
Forse sono l'unico.
La vita ad ognuno assegna un percorso diverso e c'è chi sostiene
che un giorno arriverà il momento di ognuno,
l'angoscioso momento di ognuno.
Quel momento per il quale hai sacrificato l'intera vita e l'unica cosa
che riesci a guardare è l'inizio e subito dopo i titoli di coda
come sul divano la sera quando avvii Netflix.

Questo mondo rende sbagliate le cose giuse e rende giuste le cose sbagliate.

Rumore: il chiasso nel silenzio.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora