Il vento che soffiava creava una strana melodia che andava a interrompersi incontrando la grande quercia, dove sotto sedeva la nostra amata fanciulla che era immersa in una miriade di pensieri che le tormentavano la testa.
Le persone le stavano lontano, venne considerata strana, abominevole, un adulterio a tutta la società, il suo più grande peccato? Era una donna, era una donna e amava scrivere, ma aveva tanti altri segreti ,e se qualcuno fosse venuto a scoprirli la sua dignità sarebbe ancor più scarsa di ciò che già era.
"Un giorno mi spiegherete come può una giovane fanciulla come lei passare così tanto tempo sotto questa quercia malandata" disse una voce a noi anonima cogliendo di soppiatto la nostra scrittrice "beh sai, ognuno ha le sue doti" affermo appoggiando il suo quaderno a terra e facendo spazio vicino a lei "come l'hai presa?" la ragazza non capì subito, ma quando l'altra persona indicò poco più in là non ci volle molto a comprendere "il matrimonio? Come mai avrei dovuto prenderla? l'amore non è a disposizione di tutti di questi tempi, e il nostro, no non era nemmeno un amore, era un incontro segreto nascosto agli occhi di tutti, come poteva essere amore se era il dolore a prevalere? .
E non che mi interessi, mi bastano le mie poesie e la mia quercia per sentirmi completa nel mondo" affermo tutto d'un fiato , non rendendosi conto però , che qualche lacrima furtiva aveva deciso di imbrogliare le sue parole "sorella mia, non è peccato ammettere di amare qualcuno, chiunque esso sia, l'amore è per tutti, nobili e diplomatici." "No fratello, non comprendi le mie parole, quest'amore , quest'amore non sarebbe mai dovuto esistere, non puoi amare qualcuno di nascosto, accontentarti di qualche incontro furtivo , di baci rubati e di carezze nascoste al chiaro di luna. Non puoi comprendere fratello mio, non potrai mai farlo." "E perché?" Affermo il fratello ormai incuriosito dalla questione, ma la sorella non rispose, riprese a scrivere e liquido il fratello silenziosamente, lui si alzò e lascio la sorella a scrivere "perché amo una donna fratello mio" sussurro una volta che il fratello fosse abbastanza lontano da poter far confondere le parole con il vento.
La fanciulla riprese a scrivere, nascondendosi tra le righe del suo quaderno -
A un cuore in pezzi
Nessuno s'avvicini
Senza l'alto privilegio
Di aver sofferto altrettanto.
Emily Dickinson- dopo aver firmato questa breve poesia, pianse, pianse finché non fini tutte le sue lacrime , poi si alzò e decise che quel segreto faceva bene ad essere rinchiuso in quelle righe ,abbandonando la sua grande quercia si incamminò verso la sua dolce casa.
Quel giorno il vento non cessò, ed Emily si intrufolò comunque in quella stanza.
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