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Vado a scuola e incontro Bonnie gli vado in contro e la saluto lei mi saluta ma scappa via subito, non ha mai fatto cosi, sembra quasi che mi stia nascondendo qualcosa. Vado in classe mi siedo e comincio a fare scarabocchi sul quaderno senza ascoltare il professore. Quando suona la campana mi alzo, sto per uscire dall'aula quando il professore mi chiama "Elena, puoi venire qua un attimo?" Mi volto "Certo, mi dica" non mi interessa quello che ha da dirmi ma lo ascolto comunque "Ho notato che oggi non sei stata mai attenta alla lezione e il compito in classe ti é andato molto male, é successo qualcosa?" "No, non si preoccupi, arrivederci" e me ne vado. Non ho volgia di fare lezione allora esco da scuola e mi dirigo al cimitero per scrivere sul mio diario. Arrivata mi siedo vicino alla tomba dei miei genitori e inizio a scrivere. Caro diario, da quando ho lasciato Matt e litigato con Caroline non sono più me stessa, e sono talmente triste per aver perso la mia migliore amica che anche il professore di chimica si é accorto che c'é qualcoaa che non va, ma io come sempre mi sono tenuta tutto dentro e gli ho detto che va tutto bene. Per di più oggi Bonnie non mi ha mai rivolto la parola se non un 'ciao' per poi scappare via. Voglio scoprire cosa mi nasconde Bonnie. Quando alzo la testa dalle pagine del diario vedo che sta per iniziare a piovere allora mi riparo sotto un albero dalla folta chioma e faccio appena in tempo che comincia a venire giù tantissima pioggia, mi sto bagnando tutta quando passa su una bellissima auto d'epoca, il ragazzo della casa abbandonata "Hey, vuoi un passaggio?" mi chiede, io non dovrei accettare perché per quanto ne so potrebbe essere un serial killer invece accetto "Si, grazie" e salto in macchina. Dopo qualche minuto mi accorgo di aver fatto male ad accettare, non mi sta portando a casa mia (anche se io gli ho detto dove abito). "Allora, che ci fa una ragazza bella come te in un cimitero?" mi chiede "Uno, non prenderti troppa confidenza che io non so il tuo nome e tu non sai il mio, due non soni affari tuoi e tre dove diavolo mi stai portando?!" Lui fa il suo sorriso che ha fatto anche la prima volta che ci siamo incontrati e dice "Piacere, Damon, se non vuoi dirmelo non mi offendo e ti sto portando a casa mia" a casa sua? "Dove abiti?" chiedo "Non puoi farmi domande fino a che non mi dirai il tuo nome, ora il mio lo sai" molto bene, io lo odio! Ma chi si crede di essere?! Il re del mondo?! "Elena" rispondo con molta calma "Bene, Elena, abito nel bosco" nel bosco c'é solo una casa, quella abbandonata che poi non é cosi abbandonata.
"Perché mi porti a casa tua?" chiedo "Beh, non ti sei disturbata troppo l'altra notte ad entrare" risponde "Io pensavo fosse abbandonata" lui fa il suo sorrisetto da 'sono il re del mondo' e risponde "Anche se lo fosse stata, non avevi il diritto di entrare, e comunque quando sei entrata non ti sei accorta che non era abbandonata?" "Si, ma ero un pó ubriaca quella sera e quando ho visto quel comodissimo letto..." sorride, mi guarda, e poi rimette lo sguardo sulla strada "Beh, quel comodissimo letto é il mio e se vuoi c'é posto anche per due" dice in modo sexy io roteo gli occhi e guardo fuori dal finestrino.

Noi siamo reali-The Vampire DiariesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora