Capitolo 10

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Il lunedì era passato abbastanza comune, anche se non avevo incontrarlo/incrociato per strada o da qualsiasi parte il "mitico" Charles Leclerc, mi era dispiaciuto ma ho passato una giornata bellissima con i miei migliori amici.
Avevamo giocato a uno a notte fonda, avevamo mangiato caramelle tutto il giorno (non mi stupirò se ci venissero le carie), eravamo andati al casinò di Monte Carlo, a visitare il quartiere in cui ero passata durante la passeggiata con il ragazzo misterioso, Il quartiere in questione è chiamato 'Monaco Vecchia'.
Come ultima cosa che avevamo fatto è stato guardare 'una notte da leoni' io ovviamente lo avevo già visto ma loro no a quanto pare.

Lasciai la chiave della mia stanza alla receptionist, tanto Hailee ne aveva già una copia giusto per rubarmi qualcosa dal guardaroba. Sorrisi ringraziando il portiere che mi apri la porta principale, andai a piedi nella spiaggia, aspettavo questo da tempo, abbronzarmi e nuotare nella spiaggia della Costa Azzurra.
Presi uno sdraio con ombrellone, anche se avrei in ogni caso stesso sulla sabbia il telone per spiaggia. I miei amici non erano voluti venire perché non gli andava molto.
Mi tolsi la mia minigonna corta lavorata a maglia all'uncinetto in cotone, rimanendo in costume da bagno, come costume avevo scelto uno a due mezzi color rosso e fiori rosa ad ogni tonalità del rosso. Essendo pomeriggio il sole batte come raggi x, infatti mi ero spalmata la crema solare, una crema solare ultra sun.
Mi sdraiai in pancia in giù, iniziando a legge il libro che ormai stavo leggendo da giorni, it ends with us, un libro bellissimo. Indossando pure il mio cappello di paglia asimmetrico, inaspettatamente un pallone da pallavolo color bianco, blu e giallo, si intrufolò all'interno del mio libro.
Vedo le gambe di un uomo correre verso di me, ma non riesco a vedere bene la faccia della persona in questione a causa del cappello.

Arrossii violentemente e abbassai subito il viso sul volume.
<Hey, scusa per il pallone, i miei amici sono dei coglio- Madelaine?!> spostai il cappello cercando di vedere chi mi avesse riconosciuto, casualmente è Charles.
È Charles!

Mi misi in ginocchio, levandomi il cappello <confidenza? Destino? Sorte? Casualità? Non so proprio come definirlo> rido facendolo ridere <cosa ci fai qui?> domandai.

<ci vivo qui a Monaco, sono qui in spiaggia con degli amici. Scusa per il pallone> si avvicina piegandosi in ginocchio per prenderlo ed io faccio lo stesso, finché le nostre mani si sfiorano delicatamente e lentamente. Lo osservei negli occhi e lui fece lo stesso <ti va di venire da noi? Non mi va a genio di lasciarti qui sola.> domanda guardando dietro di lui, trovai i suoi amici, sono un gruppo molto vasto, ci sono 2 ragazze e 4 ragazzi, uno dei ragazzi e seduto nel telone con le due ragazze e gli altri stavano giocando a pallavolo con Leclerc.

<non lo so...> non sono molto convinta, io mi sentirei a disagio con gli amici di un ragazzo che non smetto di incontrare, come la prenderebbero gli altri?

<me l'hanno chiesto loro stessi, ti ho riconosciuta e ti guardavo e loro mi hanno chiesto di invitarti a stare insieme a noi. Ti prego, loro ti adoreranno tantissimo, dai vieni!> mi prende con delicatezza la mano aiutandomi ad alzarmi.

<non ho ancora accettato se non lo avessi capito> affermo scortesemente, lui alza le mani arrendendosi.

<va bene, va bene. Se ti piace rimanere da sola, beh non ti costringo a venire> si gira per andarsene.

<Charles>

Si gira rapidamente, sorridendo <cambiato idea?> rimasi muta, lasciandomi andare <lo prenderò per un si, aspetta ti aiuto con le tue cose> prendesse la mia roba.

Un Amore Non Impossibile (Charles Leclerc)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora