4. un incubo che diventa realtà

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nadine pov's

l'inizio dell'incubo...

mi trovavo nel ciglio della strada, da sola. mi sentivo osservata, ma non capivo chi mi stesse guardando. ad un certo punto qualcuno mi diede un pugno così forte che svenni. mi svegliai in una stanza buia. appena mi mossi vidi una lucetta accendersi. lui era lì e non era solo. il mio ex. quella persona che mi aveva massacrata. lui si che mi aveva distrutta, maltrattata, drogata e violentata mentalmente. io sono diventata così stronza e indifferente non solo a causa dei miei genitori, ma anche a causa sua. ora lui si trovava lì, davanti a me con altri 5 ragazzi. quando stavo con lui non ero una bulla e credevo persino nel vero amore.

ex: guardate un po' chi abbiamo qui... disse dandomi un bacio che non fu ricambiato

nadine: lasciami andare, ti prego...

non ho mai pregato nessuno, ma lui sì e anche troppe volte.

ex: che c'è nadine? hai paura che io e i miei amici ti facciamo del male? disse sorridendo

un secondo dopo che disse ciò, mi trovai le mani di un suo amico stringermi il collo, provando a strozzarmi.

nadine: no! vi prego! aiuto! aiuto! dissi cercando di dimenarmi

fine dell'incubo.

tom pov's

sentii nadine urlare. io mi trovavo a parlare con i ragazzi e appena la sentimmo ci bloccammo sul posto. corsi subito su, fiondandomi nella sua stanza. appena entrai la vidi soffocata dalle lacrime, graffiandosi la pelle. in quel momento sembravo un cadavere... la mia launish stava piangendo e non per causa mia, o almeno credo. nessuno può farla piangere se non io, anche se so che lei non piangerà mai per me. 

nadine pov's

sentii il cigolio della porta aprirsi. alzai lo sguardo e vidi tom. non volevo che mi vedesse debole, ma ormai il danno è stato fatto.

tom: nadine... che succede?             
non glielo avrei mai detto. non al mio rivale.

provò ad abbracciarmi ma non glielo permisi. mi alzai di scatto e andai in bagno per lavarmi la faccia. poi uscii dal bagno e trovai tutti lì fuori con le braccia conserte.

georg: che è successo? non dirmi "nulla" perché so che sarebbe una bugia.

nadine: georg... *dissi abbassavoce* l'ho sognato. ho sognato quel ragazzo

georg abbassò lo sguardo. lui era uno tra i pochi che sapevano del mio ex.

tom: che succede?

nadine: non ti riguarda. non capisco neanche la tua preoccupazione.      dissi acida e fredda

tom: perché devi fare sempre così? non significa che io non mi possa preoccupare di te solo perché non abbiamo un buon rapporto. del resto sei la cugina di georg quindi ti meriti almeno un po' di rispetto.

nadine: si infatti, sono la cugina di georg, ci può pensare lui a me.

dissi per poi andare nella mia stanza e sbattere la porta. ora avevo solo bisogno di svago e la cosa migliore sarebbe andare a fare shopping. mi feci una doccia fredda. non volevo tagliarmi. quindi per subire del dolore fisico, l'unica cosa da fare era una doccia ghiacciata. finii la doccia e mi vestii così:

 finii la doccia e mi vestii così:

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I didn't think I needed you - Tom Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora