1. l'inizio di tutto

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driin...driin...driin

narratore:

nadine buttò a terra la sveglia, che ormai suonava da circa 5 minuti. Si sedette con calma nel letto, stropicciandosi gli occhi.

nadine pov's:

nadine: oggi è il grande giorno!

dissi quasi urlando. finalmente me ne sarei andata via da questo posto, scappando da queste persone...

scattai subito in piedi e mi andai a fare una doccia calda. dopo la doccia mi pettinai i capelli e mi iniziai a vestire con le ultime cose che restavano nel mio armadio.

outfit

dopo essermi vestita, mi truccai leggermente

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dopo essermi vestita, mi truccai leggermente. mi misi solo un po' di correttore, mascara e un burro cacao roseo. Mi alzai che erano le 5:30 e ora sono le 7:00. mi dovevo muovere se me ne sarei voluta andare. mi misi il mio profumo preferito: coco chanel n.5

presi le ultime cose sparse un po' ovunque, me le misi in valigia e scesi velocemente le scale. i miei genitori in quel momento erano in cucina e mi videro passare, ma non mi salutarono e io feci lo stesso. quella mattina non mangiai nulla, non ero in vena. ero solo entusiasta di andare a vedere mio cugino e mio zio dopo tantissimo tempo.

dopo nemmeno 5 minuti, si piazzò davanti casa mia, ho sbagliato, scusate...

dicevo, davanti la mia ex casa - casa dei miei genitori, si piazzò un taxi giallo, dove subito dopo scese l'autista per aiutarmi a posare la valigia. dopo nemmeno 15 minuti ero lì, davanti l'aeroporto aspettando il mio volo. dopo un po' udii una voce robotica femminile, che annunciò a tutti i passeggieri che dovevano fare come me, ovvero miami - berlino, di salire sull'aereo.

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skip time....

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sarò sincera, all'inizio stavo morendo dalla paura. per tranquillizzarmi mi presi delle pasticche per dormire. comunque ora non ci voglio più pensare, finalmente sono arrivata a berlino. appena scesi dall'aereo vidi george e mio zio che mi aspettavano con un cartellone immenso, con scritto: nadine victoria morris - la nostra principessa

dopo aver letto ciò, mi apparve un sorriso a 32 denti spontaneo sul viso. corsi incontro ad entrambi e li abbracciai calorosamente. era uno di quegli abbracci che non facevo e non ricevevo da anni, perché george ricambiò quel abbraccio, pure mio zio lo ricambiò.

george: oddio nadine, da quanto tempo!

nadine: mi siete mancati anche a me

dissi per poi staccarmi da quel abbraccio. per quanto bello fosse stato, io non c' ero abituata. dopo che mi staccai dal abbraccio, notai altri 3 ragazzi. uno aveva i capelli neri con delle ciocche bianche, il tutto sparato a mo' di porcospino. poi aveva uno stile molto da emo, però notai una collana con un microfono, e da lì pensai che fosse un cantate. poi c'è n'era un altro un po' paffutello, che però aveva un aspetto molto tenero. per ultimo, c'era un ragazzo con i dreadlocks raccolti in una coda che gli cadeva lungo le spalle, un cappellino in testa e una bandana. lo stile era particolare, molto simile al mio, anzi, uguale al mio. indossava dei pantaloni baggy 3 taglie più grandi della sua e una maglietta, sempre enorme, un polsino e in fine un piearcing che gli contornava il labbro inferiore, quel magnifico e carnoso labbro inferiore. fissai l'ultimo ragazzo per un po', non notando che mio cugino mi stesse parlando.

georg: nadine ci sei?!?! disse sventolandomi una mano in faccia.

subito dopo questo atto, distolsi lo sguardò da quel ragazzo. Perché l'ho fatto? perché l'ho guardato così?.

guardai imbarazzata e tutta rossa, che tra poco avrei fatto invidia al teletapis rosso, mio cugino in faccia

nadine: ehm... sisi ci sono      dissi grattandomi subito dopo la nuca

X: ti piace quello che vedi, biondina?

mi disse il ragazzo con i dread. mi limitai a guardarlo male e lui fece un ghignò.

georg: comunque, ti stavo dicendo che lui è bill disse indicandomi il ragazzo con i capelli neri,

georg: lui è gustav disse indicandomi il ragazzo paffutello

georg: e lui è Tom, il gemello di bill disse indicando l'ultimo, quello che poco prima si prese gioco di me

nadine: io invece sono nadine victoria dissi con uno sguardo feroce nei confronti dei ragazzi. non li avrei voluti guardare così, cioè mi spiego meglio, male si perché sono fatta così, ma non così male. era colpa di quel tom

tom mi sfidò, dicendomi:

tom: l'avevamo capito che tu sei nadine

lo guardai male e gli dissi: non ti conviene sfidarmi, kaulizt ora aveva una faccia da scioccato

tom: come sai il mio cognome, ci conosci?! disse incredulo. io gli feci solo segno di guardare dietro di sè e anche gli altri notarono la folla impazzita per loro, con tanto di cartelloni

zio jason: meglio andare ragazzi *poi mi guardò e disse* e ragazze. corremmo in macchina e arrivammo a casa. io non andai subito in camera, volevo spiegazioni

nadine: ora mi spiegate che cazzo succede qui?! dissi con uno sguardò che addirittura fece rabbrividire mio zio. si guardarono tutti negli occhi e io praticamente sembravo una statua.

nadine: siete sordi? CHE CAZZO S-U-C-C-E-D-E dissi sta volta facendo lo spelling.

tom: io non glielo dico. è troppo antipatica questa. disse per poi girarsi e andare di sopra, ma io gli afferrai il polso così forte che gli diventò viola. tom fece un sorrisetto malizioso e disse

tom: forzuta la ragazza dopo quella frase lo fulminai e gli dissi

nadine: io facevo la bulla a miami. ripeto, non metterti contro di me kaulizt dissi per poi lasciare andare il suo polso. poi si avvicinò al mio orecchio e mi disse

tom: neanche tu dovresti metterti contro di me. non sai chi hai davanti disse per poi leccarmi il lobo dell'orecchio, spingermi leggermente e dire ''dieses kleine mädchen" (sta bambina) . lo squadrai dalla testa hai piedi e poi gli dissi

nadine: so cosa sei kaulizt... *si girò lentamente verso di me, nonostante si trovasse sopra le scale*

tom: ti ascolto launisch (capricciosa) disse per poi riscendere le scale e mettersi davanti a me e guardarmi con odio

nadine: sei un bullo anche tu, proprio come me. l'ho dedotto da come ti comporti, credendoti il ''re del mondo''. Ormai siamo partiti col piede sbagliato, ci odiamo, ma siamo fin troppo simili. abbiamo lo stesso stile, siamo bulli e abbiamo un carattere simile. lo guardai per bene negli occhi e nello stesso momento dicemmo:

nadine: stai tranquillo, non credo nell'amore

tom: stai tranquilla, non credo nell'amore

ci guardammo subito imbarazzati e tutti applaudirono. mi ero completamente dimenticata della loro presenza. iniziarono pure a fischiare... sti rincoglioniti vah.

bill: giuro, commovente

gustav: troppo troppo

georg: piango

zio jason: pure io

ok basta. eravamo tutti e due stanchi di sti drammi e per sbaglio parlammo di nuovo nello stesso momento dicendo "basta!". ci guardammo di nuovo negli occhi mentre tutti scoppiarono a ridere. tom se ne andò al piano di sopra urlandomi "ci vediamo domani a scuola bulletta del mio corazón". ero paralizzata. AIUTOOOOO NON MI SENTO BENE. STO SCLERANDO. lui non mi piace affatto, io non credo nell'amore e nemmeno lui. il punto è che mi piacciono sti nomignoli. scommetto pure che per la sua bellezza è un donnaiolo. ok basta, basta parlare di lui. di quel maledetto kaulizt. quelli là stavano ancora ridendo e gli dissi: "voi tutti ancora dovete spiegarmi chi cazzo siete per esser stati assaliti in questo modo, da delle ragazzine con gli ormoni a palla" dissi puntando il dito contro a tutti e salendo nella mia stanza.


nota autrice 🕸️🥀
che ne dite? vi sta piacendo?
sto amando troppo la tensione tra Nadine e Tom. A-I-U-T-O. comunque non credo che oggi riuscirò a pubblicare per la 3 volta, quindi ci vediamo domani 🫶🏽 ciao ragazzi del mio corazón 🫶🏽

I didn't think I needed you - Tom Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora