IL RICORDO FA MALE

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FRANCESCO POV'S
stavo lavorando nel mio ufficio quando sento il rumore della porta di casa che sbatte violentemente mi alzo di scatto e vado in salotto davanti a me vedo il mio figlio più piccolo che corre per le scale seguito da Samuele mentre gli altri fratelli anno sguardi preoccupati
Francesco: " che diavolo è successo?"
Riccardo: " non lo sappiamo papà siamo entrati in un negozio e lui ha chiesto alla commessa la taglia più grande di una felpa sono andati nel magazzino e lui poco dopo è uscito tutto incazzato lo abbiamo seguito è da 20 minuti che non dice una parola"
Marco: " magari è meglio se lasciamo calmare le acque e poi ne parliamo vado io a chiamarlo per venire a cena" disse con in tono calmo e pacato.
Dalla scomparsa di sua sorella Irene, Diego è diventato più freddo, lunatico e irascibile per tutti è stata una perdita durissima e ci abbiamo messo parecchio ha superare almeno il 10% della cosa. Arrivata l'ora di cena Marco è andato a chiamare suo fratello come promesso dopo due minuti sono scesi entrami e Diego aveva gli occhi gonfi e rossi quindi ho deciso di affrontare l'argomento il giorno dopo.

SAMUELE POV'S
Mentre entravamo in casa mio fratello ha sbattuto la porta cosi forte da far correre papà dal suo ufficio per venire a vedere che cosa stava succedendo. Mio fratello non ha aspettato neanche un secondo che ha iniziato a correre verso il piano di sopra non lo volevo lasciare solo non volevo che succedesse come l'ultima volta il cui ho dato retta a mio fratello Vittorio che mi aveva detto di aspettare perché a un certo punto sentimmo un botto seguito subito da un urlo straziante di mio fratello più piccolo si era tagliato la mano mentre tirava un pugno allo specchio  gli hanno dovuto mettere 12 punti.
L'ho seguito e mentre ha girato l'angolo ho già capito dove volesse andare
In camera di Irene
In camera della mia sorellina scomparsa 14 anni fa.

DIEGO POV'S
" Diegoo!"  Una vocina mi chiamava ma non mi chiamava come al solito era più una vocina strozzata dal pianto, sono corso in mediatamente in camera sua ma era già troppo tardi
La finestra era aperta
Il letto vuoto
La stanza non profumava più di limone
Ho iniziato a piangere e a urlare per attirare l'attenzione finche non ho visto papà e Riccardo in preda al panico, Riccardo mi ha preso in braccio consolandomi e papà ha iniziato ad urlare al telefono, nel frattempo tutti gli altri miei fratelli sono venuti a vedere che stava succedendo mi sono rimesso a piangere nel petto di Riccardo seguito da tutti gli altri fratelli, poco dopo Riccardo ha iniziato a muoversi, entrammo in una stanza e mi mise di nuovo nella mia culla mi addormentai con solo un pensiero in testa
Mia sorella non c'è più"

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