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POV LELE
Tancredi rise sotto i baffi.
T:《È così,anche se non so cosa gli passi per la testa.
L: 《E con questo che vorresti dire?》
T:《Mi riferisce al fatto che voglia stare con te.》,chiarí,concentrato sui cartelli verdi delle uscite.
T:《È fuori di testa. Tu, non sei...》Avvertii una sensazione di calore espandersi piano piano nello stomaco, per poi scorrermi nelle vene come fosse un acido. Sapevo di non essere il genere di ragazzo davanti al quale fare a gara per tirarsi giù le mutande, ma non ero neanche così orrendo da dire che bisognava essere fuori di testa per volermi.Ribollivo di rabbia, ma fu il profondo dolore nascosto dietro quel tumulto ad alimentare le mie parole.
L:《Non sono', cosa? Uno che se la fa coi tizi conosciuti al bar? Uno evidentemente dotato di palato sopraffino e dignità?》
T:《Wow, che...》
L:《Quelle sono le tipe che piacciono a telo interruppi,stringendo i pugni.
L:《E il fatto che io non sia come loro non significa che nessuno possa voler stare con me. Forse Valerio ha semplicemente gusto e non gliene frega niente delle Giulia della situazione.》
T:«E va bene. Primo, per quel che ne so, ho ottimi gusti. Secondo, sono un adulto, esattamente come le ragazze con cui esco. Terzo...» Quanti punti aveva intenzione di elencare?
T:<... divertirsi fa bene, Lele. E non mi riferisco a leggere o andare a lezione», disse con un guizzo della mandibola.Rimasi a bocca aperta.
L:«So come divertirmi, idiota.»
T:«Stronzate. Sei la persona più quadrata che conosca.Sei...»
L:《Se osi dire 'frigido", prima ti faccio a pezzi e poi ti sfascio la macchina. Non sto scherzando》, lo minacciai mentre il cuore mi batteva così forte da far male.A quel punto lui mi guardò con aria stupefatto.
T: «Non è quello che stavo per dire.Non direi mai una cosa simile.》
L:Si, certo», borbottai.
T:《E comunque mi hai distratto dall'ultimo punto.>>
L: «Dai, sentiamo.≫
Il suo ghigno irritante era ricomparso.
T:«Non c'è nulla che non vada nelle amiche che mi porto a casa.»
L:«Io però non vado bene?»
Non appena quelle parole mi uscirono dalla bocca desiderai prendermi a pugni. Non c'era niente di più patetico.

T:《Se escludiamo il fatto che dovresti indossare un cartello con scritto 'interagite a vostro rischio e pericolo, no,vai benissimo, tesoro.»
L:«Chiudi il becco, va'.»

Tancredi trasse un respiro profondo seguito da un espiro lento, il segno inconfutabile che stava per perdere la pazienza.
T: A volte mi chiedo come facciamo a essere amici.
Si passò una mano tra i capelli.
T: «Onestamente, non lo so.>>
Con le lacrime agli occhi, diressi l'attenzione fuori dal finestrino. Sentivo un peso opprimente sul petto, un dolore tanto forte da impedirmi di respirare. Eravamo davvero il leone e il gazzello zoppo.
L:«Non lo so neanch'io.》

SPAZIO AUTRICE
Ciao ragazzi/e sono tornata con una nuova parte della storia 🫶

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 05, 2023 ⏰

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