Capitolo 2

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- Giorno 0 -

<<Otto e cinquanta.>> rispose al cliente forzando un sorriso. Melanie lavorava in quell'edicola da due mesi ed era già stanca. L'anziano uomo che ormai doveva aver superato gli ottanta estrasse delle vecchie banconote. <<Accettiamo solo pagamenti digitali, signore.>> ripeteva quella frase ormai tutti i giorni. <<Che vuol dire?>> ribatté bruscamente il vecchio. Prese un respiro profondo mentre si preparava psicologicamente a dover ripetere la stessa spiegazione per l'ennesima volta, consapevole del fatto che sarebbe finita allo stesso modo. "Devi avere pazienza cara, altrimenti sei fuori" la voce del titolare del negozio le risuonava nella testa. <<Il pagamento digitale è un->> la terra tremò improvvisamente e un forte boato fece esplodere le vetrate. Si abbassò di colpo per ripararsi dietro al bancone. Il viale si riempì di grida, le persone correvano avanti e indietro, e il cliente era caduto per terra. <<Signore!>> andò da lui per accertarsi delle sue condizioni. L'anziano uomo tossì a terra. In un istante un manipolo di ragazzi incappucciati irruppe nel negozio, rovesciando per terra il contenuto degli scaffali. Stavano urlando frasi che per lei non avevano alcun senso. <<La fine è arrivata!>> <<Moriremo tutti!>>. qualcuno di loro stava perfino imbrattando le pareti con delle bombolette spray. Lei era in stato di shock e non riusciva a muovere un muscolo, osservava quell'inferno incapace di dire o fare nulla. L'attimo dopo erano passati al negozio successivo, lasciando il locale in completo disordine. L'anziano uomo si stava rialzando a fatica, con un'espressione impaurita. Lentamente si ricomposero, e si incamminarono verso l'uscita. Non appena fu in strada, Melanie alzò lo sguardo e si pietrificò dal terrore.


- Giorno 515 -

La zia Ally era la persona più simpatica che Mike avesse mai conosciuto. Era sempre disponibile ed affettuosa con tutti, non ricordava una sola volta di averla vista senza sorriso in volto. Sapeva cucinare delle delizie, e ogni volta che la andava a trovare gli preparava tutto ciò che desiderava. Lo aveva aiutato a superare alcuni momenti difficili della sua vita, come la volta in cui suo fratello maggiore, Tyler, morì di cancro: Mike aveva solo 13 anni, ed Ally era riuscita a fargli passare una giornata fantastica nonostante fosse divorato interiormente dal dolore. Sfortunatamente abitava a Pawntown, mentre lui e la sua famiglia vivevano in città. Per questo motivo vedeva la zia solo nel weekend, nelle settimane fortunate dei mesi più fortunati. La residenza della donna era la più sfarzosa del paese: un'elegante villetta situata su una piccola altura, nella parte sud di Pawntown, dove iniziavano le montagne. L'intero paese sorgeva su un terreno collinare, ma la casa di zia Ally svettava su tutte le altre. Aveva anche una rilassante piscina sul retro. Mike aveva migliorato i suoi record di apnea anno dopo anno giocando in quel posto.

Stava guardando la villetta vuota e abbandonata di fronte a lui, mentre i ricordi felici gli lenivano il cuore e lo stomaco. Non ci aveva messo molto a raggiungerla: la sua casa-rifugio si trovava a pochi isolati di distanza. Lungo la strada non aveva trovato traccia di anima viva, neanche una creatura, un essere umano o un animale. Solo neve e pioggia. Durante i mesi precedenti aveva perlustrato diverse aree del paese: la zona ovest, che dava sul bosco in cui si era cacciato nei guai la sera prima, con la famosa Pawn Square, un'enorme piazza dove in estate si tenevano feste in maschera che attiravano migliaia di abitanti di Outcity. La zona centrale, sede del municipio del paese e dei palazzi residenziali. La piccola striscia a nord lungo il terreno scosceso della collina, che dava sugli immensi campi un tempo coltivati in direzione della città. E ovviamente la zona sud, alla base delle alte montagne, disseminata di villette. Tra i punti di interesse di quella zona aveva lasciato indietro solo la casa di sua zia. Non aveva mai trovato il coraggio di varcare quella soglia. E, complice il maltempo e la stanchezza, non ce l'avrebbe fatta nemmeno in quel momento. Per la prima volta doveva recarsi ad est. Era passato spesso da quelle parti quando veniva a trovare la zia: l'imponente cattedrale del paese dominava sull'area circostante, il cui alto campanile era ben distinguibile da alcuni grattacieli della città. C'erano diverse aree verdi attrezzate, con altalene, scivoli e tappeti elastici. Proseguendo fuori da Pawntown in quella direzione ci si trovava davanti la lunghissima galleria scavata dentro alle montagne, che sbucava direttamente ad Outcity. L'avevano costruita decenni prima che lui nascesse: costituiva la prima vera e propria connessione tra la città ed il paese. Era una soluzione rapida e vantaggiosa: con le sue quattro corsie per verso e i due livelli, il traffico era pressoché inesistente. Inoltre fu un compromesso per placare la furia degli agricoltori della pianura che non permettevano la costruzione di strade asfaltate attraverso il loro territorio. Lo aveva imparato a lezione di storia.

Real Monsters: La Chiave della SopravvivenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora