Ero tornata ad Ancona, alla mia vecchia casa...
Salutare tutti mi era pesato molto mi mancavano sia Futura che i ragazzi poi anche beppe ma ciò che mi mancava di più era l'amore di Massimo, mi mancava vederlo costantemente nel mio ufficio, oppure uscire e trovarmelo lì vicino al taxi. Avevo sbagliato tutto con lui dovevo godermi l'amore con lui quando ancora ero a Napoli e potevamo stare insieme, non riuscivo a non pensare alla sua frase
" a vita è n'araput e finestr" aveva ragione cazzo,sono stata una stupida, ma non volevo mettermi in mezzo e rovinarle la famiglia.
La mattina arrivò in fretta e tornai nel mio vecchio studio, lì non avevo la vista mare avevo un balcone che dava sulla strada, mi girai verso il balcone e chiusi gli occhi cercando di immaginare il bel mare e le braccia di Massimo che mi circondano, mi mancava tantissimo non riuscivo a pensare ad altro e questa cosa mi spaventava perché non lo avevo mai provato con nessuno. Ero piena di dubbi mi chiedevo "chissà cosa proverà Massimo""sono stata una stronza a lasciarlo così "" dovevo darle la possibilità di venirmi a trovare"" non dovevo chiudere tutti i rapporti" e non riuscivo a trovare una risposta...
*dal punto di vista di Massimo*
La mattina dopo la partenza di Paola arrivò in fretta e andai a lavoro era traumatizzante girarmi e non vederla sempre lì, nel suo ufficio a guardare il mare, a lavorare al computer, ma la cosa principale era girarmi e scambiarci sguardi che dicevano più di mille parole. Entrai nell'ufficio per chiedere una firma ero soprappensiero
- Paola posso?
- come scusa?
- scusa ero soprappensiero
- ti manca così tanto?
- secondo te? Pensi sia facile per me aver perso la donna che più amavo in assoluto? Mi manca entrare qui e vedere i suoi capelli biondi al di là del computer vederla alzare lo sguardo e vedere quei meravigliosi occhi azzurri avvicinarmi a lei e sentire il suo calore oppure entrare e vederla a guardare il mare avvicinarmi a lei e sentire il suo profumo
- sei proprio cotto... mi dispiace magari era una brava donna, ma la gestione dell IPM non faceva per lei...
- ma cosa ne sai tu? Questi ragazzi perdono la testa per il nulla ed è inevitabile far accadere le cose che hanno in mente te ne accorgerai...
- vabbè ma potrai rivederti con Paola? Se il vostro amore è così profondo...
- mi ha proibito di raggiungerla ad Ancona a tagliato ogni tipo di rapporto con me e non riesco neanche a spiegarmi il motivo
- Massimo hai un figlio non vuole che lo lasci solo per raggiungere lei
- ma a mio figlio non cambierà la vita se non mi vede per una settimana
- noi donne purtroppo siamo molto più paranoiche mi dispiace davvero
- senti potresti mettermi una firma
- certo
Sofia firmò e Massimo usci tornando a deprimersi nella sua postazione.
Paola era nel suo ufficio aveva incontrato vari clienti oggi, ma non aveva altre amicizie e neanche ne aveva bisogno lei aveva bisogno solo di Massimo. Poco dopo era nel suo ufficio ed entrò un volto familiare. Era Lorenzo.
- cosa ci fai qui?
- ho saputo che ti hanno trasferita mi dispiace
- non preoccuparti
- con Massimo?
- cosa?
- beh l ultima volta è finita che ci siamo lasciati per lui
- siamo stati un po' insieme ma ora è finita per sempre
ma cosa stava dicendo? Si vedeva che le mancava molto... neanche lei riusciva a tradire i proprio sentimenti
- Paola io ti amo ancora
Lorenzo si avvicinò e la baciò
- Lorenzo scusami ma devo andare
Paola stava tornando a casa a piedi dato che era vicinissima.
Stava attraversando la strada e dati che era soprappensiero non si accorse della macchina che andava velocissima infatti la prese in pieno. Il ragazzo usci immediatamente chiamò l ambulanza che arrivò presto Paola ancora era un po' sveglia
- chiamate Massimo vi prego
- comandante dell ipm di napoli
Diceva tutte queste cose confuse per poi spegnersi totalmente.
Napoli ore 22.40
Massimo era nella sua nuova casa era sul divano e improvvisamente le arrivò una chiamata
- pronto parlo con il signor Massimo Esposito? Comandante dell'IPM di Napoli?
- si sono io, che succede?
- la chiamo dall ospedale G.Salesi, la signora Paola Vinci è stata investita nel mentre attraversava la strada prima che andasse in coma diceva parole molto confuse ma parlava di lei, è sola e secondo me avrebbe bisogno di un sostegno
- arrivo appena possibile
Massimo era nel panico Paola era in coma ed era stata investita le vennero in mente i peggio pensieri ma nonostante ciò prese una valigia e preparò i bagagli per stare via finché Paola non si riprendeva e poi parti con la macchina.
Ancona ore 2.15Massimo era arrivato all'ospedale ed entrò
- dottoressa come sta?
- per ora stabile ma è in coma, deve essere molto forte per esser riuscita a resistere ha preso una botta molto forte... comunque se vuole stare con lei può solo lei ma può , la nostra catena di ospedali permette di far dormire un parente nella stanza
- ok grazie mille
Massimo entrò subito e rimase malissimo era tutta piena si fili, aghi, tubi, non avrebbe mai dovuta lasciarla sola, si avvicinò a lei e le prese la mano priva di senso poggiò la testa sulla sua mano e iniziò a piangere
- scusa non avrei mai dovuto lasciarti sola senza neanche chiamarti, mi manchi così tanto, ma ora non la sciarmi solo ti prego non potrei sopportarlo, ho bisogno di te
Paola sembrava ascoltare tutto perché strinse la mano quindi sapeva che c'era lui li vicino a lei.
Massimo non dormi un secondo e la mattinata arrivò in fretta
Erano più o meno le otto e Paola apri gli occhi
- Massimo?che ci fai qui?cosa è successo?
Massimo era girato in finestra
- ehy sei sveglia...
Massimo si avvicinò a lei si sedette al suo fianco e le prese la mano
- ieri hai avuto un incidente, ti hanno messa sotto
- e tu quando sei arrivato?
- questa notte
- grazia ma non dovevi
- Paola dobbiamo mettere in chiaro un po di cose non subito, mi son preso du...
Massimo venne interrotto da un uomo che entrò nella stanza, era Lorenzo, si avvicinò a Paola e la baciò, Paola cercò di svincolare perché il bacio di ieri non era stato nulla lei amava Massimo, che appena vide la scena sbiancò
- Massimo posso spiegarti
- non c'è proprio un cazzo da spiegare Paola, ora capisco perché hai interrotto tutti i contatti con me perché ad Ancona c'era lui mi fai schifo
Paola iniziò a piangere
Lorenzo si alzò e andò davanti a Massimo
- non vedi cosa le stai facendo? Si è appena ripresa dal coma e tu la riduci così?e tu sei quello che dice di amarla?
- ma che cazzo ne sai tu di quanto io la ami eh?
Massimo spinse Lorenzo e a sua volta Lorenzo Massimo, Paola era in mobile sul letto non sapeva cosa fare non riusciva a fare altro che piangere
- basta vi prego
Disse lei piangendo senza stop
Lorenzo non era intenzionato a smettere ma proprio per l'amore che Massimo provava per Paola si fermò le faceva malissimo vederla soffrire
- tolgo il disturbo, mi fa piacere che tu ti sia ripresa Paola
Massimo usci dalla stanza senza dare a Paola la possibilità di replicare
- sei un grandissimo stronzo Lorenzo
disse Paola urlando
- il bacio di ieri per me non è stato un cazzo, io non ti amo come devo dirtelo fai parte del mio passato e ora ho bisogno di pensare al mio presente mi fai schifo e basta
- avevi detto che con Massimo era finita
- con lui non potrà mai finire...
- a questo punto tolgo il disturbo anch'io
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Nonostante la distanza
RomanceCiao sono sempre io... questa storia ovviamente parlerà sempre dei nostri due amati, ci saranno molte più liti e forse vi farò impazzire molte volte ma mi piace un po' la cosa tragica... questa storia inizierà da Paola che è tornata ad Ancona.