Prologo

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Kaila ha 14 anni, è una ragazzina piena di energie, leale nelle sue amicizie ed è una mortale. Ha sentito spesso parlare dei sognatori, anche se non ne aveva mai visto uno; questo perché al primo giorno di scuola c'era una cerimonia in cui i sognatori si rivelavano, colorando di bianco il loro occhio sinistro. Le era sempre stato insegnato a disprezzarli in quanto potevano entrare nei sogni delle persone e cambiarli a loro piacimento, mandando messaggi criptici o parlando con loro.
Quella mattina era stranamente tranquilla. Si vide con Laura e Nick fuori da scuola e insieme entrarono a scuola, elettrizzati da poter vedere finalmente dal vivo un sognatore. La prima ora passò molto lentamente per il trio di amici ma si destarono subito quando si sentì dall'altoparlante la voce del preside.
-tutti gli studenti del primo anno sono pregati di andare in aula magna per la cerimonia di risveglio che si terrà fra 30 minuti.-
Nessuno fiatò e seguirono gli insegnanti verso l'aula magna. Si sedettero sulle sedie di legno, troppo scomode per Nick che non stava fermo un secondo. Si guardarono intorno per qualche minuto che a loro sembrava un'eternità, poi, il preside fece il suo ingresso.
-tra meno di 5 minuti i sognatori si riveleranno, e verranno allontanati e portati in un posto lontano da qui per l'incolumità di tutti gli altri. Non abbiate paura, non si vedono sognatori da più di 10 anni.-
Il tempo scorreva velocemente e ben presto un ragazzo si alzò di scatto mettendosi a urlare, e venne subito preso dagli insegnanti e portato via dall'aula. Il suo occhio, notarono tutti, era diventato bianco, segno che era un sognatore. Kaila si guardò intorno spaesata, sentì del bruciore all'occhio sinistro ma non ci fece caso. Si girò verso i suoi amici e loro la guardarono a bocca aperta.
-che succede ragazzi? Perché mi guardate così?- disse Kaila.
-il tuo occhio, è bianco!- urlò Laura, abbastanza forte da far girare tutta la stanza su di lei.
Era spaventata, molto spaventata e non sapeva quello che le sarebbe successo. Sapeva che i sognatori erano pericolosi, e per questo venivano allontanati e portati in qualche posto lontano per non fare più ritorno. Fece un respiro e si alzò, venendo accompagnata da un professore dall'altro studente, che scoprì si chiamava Kiran.
-kaila giusto? Io sono kiran.- disse quasi in un sussurro. Era spaventato a morte e si vedeva.
Kaila lo guardò per una frazione di secondo e si rassegnò a quello che le sarebbe successo. Si rivolse ai professori
-dove ci porterete?- disse Kaila
-in un posto lontano da qui, non sappiamo dove, nessuno è tenuto a saperlo tranne le guardie che vi scorteranno lì. Non temete, se non opporrete resistenza non vi sarà fatto alcun male- disse il professore.
Non passò molto quando una guardia, vestita in tuta militare, fece il suo ingresso nella stanza, guardando i ragazzi con aria di sufficienza. Senza dire niente fece cenno a Kaila e Kiran di seguirlo e loro lo fecero senza farsi domande. Furono messi nel retro di un furgone, con i vetri oscurati e quando sentirono il furgone partire si guardarono, spaventati per la loro sorte.

I sognatori e i mortaliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora