capitolo 2

0 0 0
                                    

Kaila si ritrovò a scuola, aveva 6 anni ed entrò con la mamma dentro la classe. La maestra si presentò e fece accomodare la piccola kaila in mezzo a due bambini. Si girarono verso di lei e si presentarono.
- ciao, io sono Nick e lei è Laura, tu chi sei?- chiese il bambino con innocenza.
- io sono kaila.- disse la bambina in un sussurro, spaventata.
La lezione passò velocemente e più passavano le ore, i giorni e i mesi i tre bambini diventavano sempre più uniti. Rimasero amici per tutto il tempo trascorso alle elementari e così fu anche per le medie.
Salto di tempo, ora kaila aveva 11 anni ed era il primo giorno di scuola medie. Accompagnata sempre dai suoi due amici entrò nella scuola e nei corridoi scorse un ragazzo. Kaila lo guardò con sguardo innamorato, per lei era stato un colpo di fulmine. Laura la guardò.
- chiudi la bocca che entrano le mosche.- poi guardò nella direzione in cui stava guardando kaila.
- toglietelo dalla testa, lui è Colin il ragazzo più popolare della scuola, va in terza. Tutte gli vanno dietro ma lui non calcola nessuna, è troppo preso da se stesso, e a mio parere anche troppo arrogante.
Altro salto temporale. Kaila questa volta si ritrovò a casa con sua mamma e sua sorella Desirée. Il padre era appena tornato da lavoro e lei e la sorellina corsero verso il padre per abbracciarlo.
- papà, papà!- disse la più piccola, mentre il padre le prendeva entrambe in braccio.
Kaila non perse tempo e lo tempestò di baci, era il suo eroe.
Si beò di questa scena ma improvvisamente attorno a lei vide tutto bianco, non sapeva dove si trovava, ma intravide lontano da lei una persona. Cercò di avvicinarsi ma il ragazzo fu più veloce di lei e le arrivò ad un palmo dal naso. La ragazza distolse lo sguardo dal suo e si allontanò di qualche passo. Il ragazzo si presentò immediatamente.
- sono Cole, piacere di conoscerti kaila.-
La ragazza era terrorizzata, come faceva a sapere il suo nome? Lo scrutò per bene e notò che aveva entrambi gli occhi bianchi. Si ricordò dalle parole di Ethan che i bambini con entrambi gli occhi bianchi erano figli di due sognatori. La cosa la incuriosiva molto e quindi, tranquillizzandosi, si mise a parlare con lui. La prima cosa che le venne in mente fu chiedergli l'età.
- ciao Cole, io ho quattordici anni, ma credo che tu lo sappia già. Tu?-
- io ne ho quindici.-
- posso farti una domanda? Non mi spiego molte cose di questa radura.-
-certo, chiedi pure.- Cole sembrò molto simpatico agli occhi di kaila, o forse era solo la sua morbosa curiosità a renderlo così affascinante per lei.
- come mai ci sono così tanti sognatori della nostra età? A scuola il preside ha detto che non si vedeva un sognatore da più di dieci anni.- chiese con curiosità.
- nella tua scuola forse, io vengo dalla Scozia, e lì circa ogni anno ne compaiono alcuni. Ma non so dirti nient'altro, io sono nato in una radura proprio come questa, in scozia.-
- sei figlio di due sognatori giusto? Ethan mi ha detto che chi ha due occhi bianchi è figlio di due sognatori.-
- oh, si, Ethan. Non lo vedo da qualche giorno, ma se tu sei qui e sei nuova credo che ti abbia salvata dalla base militare.-
-si ma, come lo sai?- Kaila in quel momento si spaventò.
Come poteva sapere quel ragazzo della base militare e che i sognatori venissero portati lì se lui era nato nella radura? Lo guardò spaesata ma lui le accennò un sorrisetto e iniziò a parlare.
- sai i sognatori sono sparsi in tutto il mondo, ma qui a New York ce la più grande radura al mondo. Qui non ci sono guerre tra radure, vivono tutte in armonia. I militari non sospettano nulla di tutto questo, ed è meglio così. Come so queste cose ti chiederai, beh non sono nato qui ma ci sono cresciuto, mia madre era originaria di questa radura e mio padre della Scozia. Quando ero piccolo mi hanno portato qui in modo che imparassi a controllare i miei poteri.-
Ora le cose quadravano già di più, anche se kaila aveva ancora molte domande. Aprì la bocca per parlare ma lui la zittì subito avvicinandosi a lei.
- shhhhh non fare rumore, vieni con me.-
Lei si fece trascinare il quello spazio vuoto e bianco e quando non ne poté più di camminare lo strattonò staccando la presa dalla sua mano.
- vuoi dirmi dove stiamo andando? C'è il nulla qui.-
-questo non è il nulla, questo è lo spazio dove i sognatori possono parlare con i mortali, o i sognatori come me con altri sognatori come te. Ma se preferisci possiamo cambiare.-
Ad un tratto spuntò attorno a loro un'enorme biblioteca, kaila si guardò attorno meravigliata ma si destò subito quando il ragazzo le mise una mano sulla spalla, che lei scostò in modo brusco.
- dove siamo? Che è successo? E perché siamo dovuti scappare prima?-
- ehi calma Kaila, non sei in pericolo, non con me almeno. Ci sono alcuni sognatori pericolosi, hanno entrambi gli occhi neri e sono l'opposto di quelli che, come me, vogliono solo conoscere gli altri sognatori o i mortali. Noi portiamo sogni, loro incubi, e la maggior parte delle volte portano alla morte.-
Kaila si pietrificò. Cole le aveva salvato la vita, e lei nemmeno lo conosceva. Si mise a osservare la biblioteca attorno a lei, avrebbe tanto voluto chiedergli dei sognatori con gli occhi neri ma decise di rimandare ad un'altra volta quella discussione. Si mise a gambe incrociate per terra e invitò il ragazzo a fare lo stesso. Sapeva che i sognatori quando entravano nei sogni avevano sempre dei messaggi per l'ospite, e lei voleva sapere il suo.
- perché sei entrato nel mio sogno? Cosa vuoi dirmi?-
- io? Beh di solito entro nei sogni per fare amicizia, parlare, leggere un po', cose normali insomma. Perché me lo chiedi?-
Kaila sembrava stizzita.
- perché i sognatori hanno sempre un messaggio per l'ospite!-
- oh giusto, il messaggio! Quasi me n'ero dimenticato. Allora il messaggio è...-
Non fece in tempo a finire la frase che tutto intorno a Kaila tornò bianco e il sognatore sparì davanti a lei. Rimase in quel limbo solo qualche secondo prima di risvegliarsi urlando, allarmando Tecla, Ethan e Derek che corsero subito nella sua tenda; mentre invece Kiran fece non poca fatica ad alzarsi dal letto per raggiungerla.
Kaila era seduta sul letto, sudata e con il fiatone. Tecla si avvicinò a lei e le diede un buffetto sulla guancia.
- tesoro mio, tranquilla, hai solo incontrato un sognatore, la sensazione che senti è normale, tutti ci siamo passati, chi in modo più brusco chi meno. Ora, chi era il sognatore che è entrato nel tuo sogno?-
- si chiama Cole. Mi ha detto di venire dalla Scozia e poi... Poi mi stava per dire il messaggio ma... È tutto confuso, non ricordo altro.- disse la ragazza in preda al panico.
Tecla la coccolò e disse a Derek ed Ethan di portarle il suo mortaio con alcune erbe, e così i due ragazzi fecero. La donna mescolò tutto insieme e fece bere il contenuto alla ragazza che nel giro di qualche minuto si beò dei benefici offertole dalle erbe. Ringraziò di cuore l'anziana signora.
- sto bene ora, tranquilli, scusate se vi ho svegliati, che ore sono?-
-sono le 9, eravamo già svegli tranquilla.-
Disse educatamente Aidan, entrando nella tenda.
-oh fantastico, ci voleva solo il principino della situazione.- affermò Derek stizzito.
Tutti lo guardarono male, ma Aidan sembrò non accorgersi nemmeno della sua presenza, non distogliendo lo sguardo da kaila.
-oggi è il tuo primo giorno di addestramento, ti allenerai con un sognatore esperto, un figlio di due sognatori, sono i migliori ad insegnare, imparano tutti già da piccoli.- disse Aidan aiutando kaila ad alzarsi dal letto.
Non fece in tempo neanche a mettere i piedi per terra che svenne tra le braccia di un preoccupatissimo Aidan.

I sognatori e i mortaliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora