― 𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝑺𝒆𝒊 ―
𝑳𝒂 𝒍𝒊𝒔𝒕𝒂 𝒅𝒆𝒊 𝒅𝒆𝒔𝒊𝒅𝒆𝒓𝒊Taehyung fissava perso le gambe dei vari dottori e infermieri fare avanti e indietro tra le varie stanze e ambulatori senza sosta, rannicchiato con le proprie gambe strette al petto sul pavimento del corridoio dell'ospedale, il volto stanco e sciupato dal pianto e lo sguardo vacuo. Non ricordava molto di ciò che era successo nelle ore precedenti; tutto gli risultava molto confuso, ma una cosa di cui era certo era che Jungkook avesse smesso di respirare tra le sue braccia, poi, la confusione più totale. Aveva il vago ricordo dei paramedici che entravano in casa, di parole mai comprese e il suono acuto delle sirene dell'ambulanza. Taehyung aveva faticato a rimanere vigile durante il viaggio in ambulanza, così come aveva dovuto combattere contro sé stesso dal lasciare la mano del minore per darlo completamente a quelle dei medici sicuramente più competenti di lui.
Erano passate due ore quell'evento e del dottor. Kang o qualsiasi altro medico o infermiere sembrava non esserci l'ombra. Due ore in cui sarebbe potuto accadere di tutto a Jungkook, persino la morte, ma Taehyung non ne sapeva nulla. Taehyung odiava quell'orribile sensazione di ansia che si era velocemente propagata in lui; il pensiero di perdere quello che più aveva caro a questo mondo, odiava il modo in cui si sentiva impotente di fronte a tutto, un inutile ammasso di carne e ossa fin troppo emotivo per sopportare tutto quel dolore. Come sarebbe potuto andare avanti Taehyung senza la presenza di Jungkook al suo fianco? Il sol pensiero gli dava la nausea e gli occhi gli si facevano subito lucidi. Non avrebbe potuto, semplice.
Stava quasi per gettare la spugna quando la porta davanti a sé si aprì e il dottor. Kang – vestito del suo solito camice bianco latte – spuntò fuori. Taehyung si alzò subito di scatto e un forte capogiro lo colpì «Taehyung stia più attento per la miseria! Vuole essere ricoverato insieme al marito?» il ragazzo negò con il capo a quelle parole, parole che questa volta comprese in maniera chiara.
«R-Ricoverato?» ripeté poi quasi a stento «Quindi mio marito è vivo? Jungkook sta bene?»
Il dottore gli regalò una pacca sulla spalla e gli angoli della bocca si alzarono lievemente verso l'alto «Giovanotto ancora una volta gli hai salvato la vita» quella frase fece tirare un gran sospiro di sollievo a Taehyung e l'ansia accumulata in precedenza sembrò scivolargli dal corpo come acqua piovana.
«Che sollievo dottore. Ero andato nel panico, pensavo di perderlo» osservò poi il medico nella speranza che quest'ultimo lo tranquillizzasse però non fu così. Il lieve sorriso fu rapidamente sostituito da una linea dritta ed inespressiva e Taehyung comprese «C'è un ma vero?»
«Si segga che ne parliamo–»
«No, me lo dica ora. Qui, adesso»
Il medico rilasciò un piccolo sbuffo dal naso «Jungkook è peggiorato dall'ultima visita. Il tumore ha aumentato la sua massa nella zona del cervello e sotto forma di metastasi nei polmoni. Gli restano quattro mesi di vita se i trattamenti non fanno effetto»
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Our beautiful memories || Taekook
Fanfiction[COMPLETA] La memoria è il diario che ciascuno di noi porta sempre con sé -così narrava il noto scrittore Oscar Wilde. Un qualcosa che noi portiamo sempre dietro come un bagaglio personale; un piccolo raccoglitore di vita ricolmo di foto e video in...