Immerso in quella vasca piena di schiuma con le ginocchia che gli arrivavano quasi al volto e le braccia che le circondavano ed uno sguardo quasi assente, vuoto, mentre il suo cervello invece era attivissimo.
Quel quaderno aveva risvegliato in lui delle sensazioni di inquietudine e dubbi.
LUI.
Lui sarebbe davvero stato capace di fare del male a Kacchan un giorno? Ovvero la bestia che risiedeva in lui.Perché lui lo sapeva, sapeva che quando usciva fuori, il suo unico desiderio era quello di sottomettere quell'omega che gli faceva perdere la testa.
Si portò una mano sul volto mentre appoggiava la testa sul bordo vasca e ripensava a quei momenti, quando tornava a casa e si chiudeva in camera e ci restava per tutto il tempo di quel dannato rut ed ogni volta era una tortura, si, lo era, perché ogni volta portava con sé di nascosto una t-shirt di Kacchan impregna di quell'odore che lo faceva impazzire, perdere totalmente la testa. Ed ogni volta la bestia che era in lui voleva solo tornare a casa, inchiodarlo a letto e penetrarlo e sottometterlo come più gli piaceva fino a sfinirlo, ma lui resistiva perché non avrebbe mai voluto fargli questo senza un suo consenso.
Aveva capito dal primo momento che aveva percepito quell'odore di caramello che lui era speciale e quando poi aveva percepito anche quella nota bruciata di quando si innervosiva che definitivamente gli faceva perdere la testa, si era reso conto che quello era ciò che si definisce il suo soulmate, ma non un accenno venne da parte sua per farlo capire, anzi cercava di trattenere il suo odore per non attirarlo a se, perché non voleva fargli male, perché lui sapeva che il solo fatto di essere sottomesso avrebbe ferito il suo Kacchan.
Fino a quando sarebbero riuscito a resistere? L'attrazione che provava per lui diventava sempre più grande e sapeva che prima o poi quell'alpha che tratteneva sarebbe uscito allo scoperto e sarebbe stato difficile controllarlo.
Kacchan, il suo Kacchan. Lo amava, lo aveva sempre amato nonostante il bullismo che gli faceva.
Il solo pensarlo gli fece liberare quella menta che aveva represso in sé, tanto era da solo in bagno, non l'avrebbe sentita e quella nota di fondente per quella preoccupazione che lo teneva sempre in allerta.
Sembrava che il suo autocontrollo dopo aver ritrovato quel quaderno si stesse sgretolando e le paure del passato tornando in pieno impeto. No, lui avrebbe resistito come sempre, ma ora in quel preciso momento era titubante e aveva bisogno di stare un po' da solo per calmarsi.
Restò in bagno per un bel po' prima di decidersi ad uscire e andare in camere sua.
Dall'altra parte quel ragazzo dalla chioma dorata che era rimasto lì immobile con le gambe tremolanti per un bel po', che si manteneva a quello schienale della sedia e respirava quell'aroma che amava, senza ritegno. Aprí gli occhi di scatto e si rese conto che non era una cosa da nerd, che qualcosa non andava.
Sprigionava quella menta solo in alcuni momenti che precedeva poi quel fondente che conosceva bene, e quando succedeva significava solo una cosa.
Preoccupazione e tormento.
Involontariamente il suo sguardo finì sul tavolino accanto al divano dove prima sedeva il nerd e i suoi occhi caddero su quel notebook che era su di esso ,si alzò dalla sedia con non poca fatica ,ne risentiva ancora di quel meraviglioso odore ,ma nonostante ciò riuscì ad arrivarci anche se barcollava un po'.
Quando lo vide capì subito di cosa si trattasse, era uno di quei quaderni assurdi che Deku usava a scuola per annotare qualsiasi cosa potesse servire per sapere come comportarsi di conseguenza, questa cosa lo aveva sempre infastidito, ma non ne diede peso per il momento, l'unica cosa che in quel momento gli passava per la testa era capire cosa avesse turbato il nerd e senza attendere oltre cominciò a sfogliare quelle pagine.
Cavolo quanto aveva scritto .Su quelle pagine c'era di tutto e di tutti ,non aveva dimenticato proprio nessuno ,quasi gli veniva il voltastomaco da così tante informazioni ,stava quasi per richiuderlo quando restò con lo sguardo bloccato su quelle due pagine, ma forse ne erano anche qualcuna in più.
Era rimasto in piedi, imbambolato ,con lo sguardo fisso a leggere quelle parole che gli mozzarono il fiato in gola ,per non parlare della parola, non riusciva più ad emettere un suono mentre la sua mente cercava di metabolizzare ogni frase e man mano che leggeva i battiti del suo cuore aumentavano sempre più.
I sensi di colpa per quel bullismo che ora avrebbe tanto voluto non provocare,la scoperta di quel quirk che lui pensava gli avesse nascosto ,quella lite per chi era il migliore fra i due,le battaglie svolte insieme e le sue preoccupazioni quando dovevano fare il test, quel test che avrebbe cambiato la loro vita per sempre.
Il risultato.
Lo shok.E poi... Quelle parole che gli trapassarono il cuore.
I suoi occhi si sgranarono, un odore di caramello si espanse a quella parola: SOULMATE.
Poi si fece avanti quel aroma di bruciato ma stavolta più intenso ,tanto da punzecchiare perfino il suo di naso e assieme ad esso si era unito l'odore della nitroglicerina che si stava accumulando nelle mani ad ogni parola che si susseguiva e quelle scintille incominciarono a fare capolino nel palmo della mano quando le parole "DOMINARE , DESIDERARE ,RESISTERE ,REPRIMERE" si palesarono d'avanti ad esso.
Arrivò senza fiatare alla fine e quell'odore ormai aveva invaso tutta la stanza ,chiuse quel quaderno di scatto alzando la testa ma chiudendo gli occhi ,mai e poi mai si era reso conto di come quel cazzone di nerd fosse stato così attento a nascondere una cosa del genere .
Ora capiva perchè riusciva a percepire poche volte il suo odore, anche a scuola dopo che si era scoperto il loro gene, capiva perchè non aveva un compagno, perchè era sempre attento ad anticiparsi a tornare a casa prima del periodo effettivo del rut ora tutto aveva senso ma una rabbia repressa si fece strada in lui ,avrebbe dovuto parlare con lui invece di fare tutte quelle supposizioni e chiarirsi .
Mai una volta dalle sue labbra era uscita quella parola :OMEGA
Mai una volta lo aveva sentito rivolgersi a lui in quel modo ed ora sapeva il motivo e lui, si lui, era stato uno stupido a non capire ,percepire il suo soulmate ma questo in parte non era colpa sua ,quel coglione aveva fatto tutto il possibile per nasconderlo e questo gli faceva rabbia tanto che uno scoppiettio gli uscì dalle mani .
Si rese conto che doveva aprire la finestra , il nerd sarebbe apparso lì fra poco per la cena e in quella stanza oramai non si respirava più quindi riposò il notebook sul tavolino e mentre una lieve brezza serale entrava appena fu aperta, il suono di un bip gli fece girare la testa e la luce su quel display del suo cellulare catturò la sua attenzione.
Un messaggio .
DEKU.
"Kacchan scusami ma sono stanco ,
non penso che cenerò, mi spiace .
La giornata è stata un po' stressante.
Buonanotte.
-Tsz , coglione. Sempre il solito.