Capitolo 1

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La sveglia suona, indica che sono le otto e mezzo, per fortuna è finita l'università, mi alza dal letto e corro giù in cucina a fare colazione, entrando in cucina vedo che non è apparecchiato questo indica che faremo colazione nel giardino, amo mangiare in giardino.

Sento l'erba bagnata, sotto i piedi, amo andare per casa scalza.

Mamma:"Buongiorno tesoro" Sì avicina abbracciandomi

Ella:"Giorno mamma, dove sono papà e Fabio?"

Mamma:"Stanno parlando di football dopo le altalene,sai abbiamo un amico di papà a colazione"

Ella:"Ok"

Corro verso le altalene e appena vedo mio padre e mio fratello e un ragazzo di spalle, rallento la corsa, appena Fabio mi vede, urla il mio nome, papà smette di parlare con il suo amico e si gira verso di me arrabbiato.

Odia quando corriamo nel giardino perché ha paura che cadiamo e ci facciamo male. Mimo a mio fratello un "fottiti".

Papà:"Ella..."interrompo mio padre prima che mi possa sgridare

Ella:"Non correvo papà, sai che a Fabio piace prendermi ingiro"

Papa:"Per questa volta te la cavi, comunque lui e un mio amico, mamma ti ha detto che si fermerà qui oggi?"

Ella:"Sì, piacere io sono Ella"

X:"Piacere mio, io sono John" John è un bel ragazzo sui venticinque anni, ho i capelli castani e i suoi occhi sono celesti, un celeste cielo.

Ella:"Papà,la colazione è pronta"

Papà:"Ok arriviamo" Inizio ad incaminarmi verso la tovola, qualche minuto dopo, arrivano mio padre, Fabio e John.

A tavola siamo solo noi cinque, mia sorella e la sua famiglia abitano nella loro villa, in Italia, vengono qui solo per le feste, e in estate, finalmente siamo a giugno, e fa molto caldo.

Gynn, la nostra governante, mi avvisa che mi stanno chiamando al mio cellulare.

Ella:"Scusate un attimo" mi alzo da tavola, mi recò in camera mia e prendo il mio Samsung Galaxy s7, vedo le ultime chiamate mentre scendo le scale, e chiamo Davis, il mio migliore amico.

Davis è un bellissimo ragazzo, ci siamo legati molto alle scuole elementari, andava in classe con mio fratello ed è un anno più grande di me,i nostri genitori sono amici, per questo si fidano di noi a vicenda.

Al telefono

"Spero che tu abbia un buon motivo per rovinare la mia colazione"

"Anche a te buongiorno, sai io sto bene tu?"

"Dai Davis, che vuoi"

"Devo farmi un tatuaggio, vuoi venire con me?"

"Certo, dove è cosa fai?"

"Be avevo immaginato a un sole sul polso"

"Mmh Mmh mi piace, a che ora"

"Alle nove e mezzo?"

"Ok, ci vediamo" nel frattempo sono arrivata nel giardino, poso il mio cellulare sul tavolino.

Ella:"Verso le nove e mezza, mi viene a prendere Davis, vuole fare un tatuaggio"

Fabio:"Veramente quale?"

Ella:"Un sole"

Mamma:"Ok vai, ma per pranzo qui, e invita Davis a pranzo"

Ella:"Ok, grazie mamma"

Finisco il mio cornetto, bevo un bicchiere di succo alla pesca, e corro su a vestirmi, prendo dell'intimo pulito scelgo un vestito per stare più fresca, raccolgo i capelli in una crochia disordinata.

Entro in bagno, apro il getto d'acqua caldo, inizio a lavare il mio corpo,foccio lo shampoo, dopo aver finito mi asciugo il corpo e metto l'intimo, pettino i capelli e ci faccio una treccia, mi infilo il vestito, metto dei sandali bassi, bianchi con delle borchie, scendo giù saluto tutti, appena esco c'è Davis che mi saluta.

Davis:"Ma come siamo belle"

Ella:"Dai Davis andiamo,dopo andiamo a fare un pò di shopping?"

Davis:"Ok, a pranzo andiamo al mare e mangiamo in spiaggia?"

Ella:"No, sei stato invitato a casa, sai c'è un amico di papà"

Davis"'Ok, se andiamo nel pomeriggio?"

Ella:"Ok, sai c'è una festa stasera in spiaggia ci andiamo?"

Davis:"Ok, sono eletrizzato all'idea del tatuaggio"

Ella:"Wow, iniziamo bene, ha detto Fabio che non fa male"

Davis guida fino al negozio di tatuaggi, il tempo di parcheggiare, e siamo subito nel negozio, il ragazzo dietro al bancone, parla con Davis, non presto molta attenzione al loro discorso.

Davis oramai è entrato da venti muniti ma non esce ancora, la mia testa è sempre rivolta a lui, sembra un tipo strano.

Pov John

Questa mattina mi alzo alle cinque, dovrei prendere un aereo e volare a New York per incontrare un amico di vecchia data, mi a fatto da padre, il mio non c'è mai stato così Federico ci ha aiutato, gli sono davvero grato, adesso grazie a lui sono un imprenditore solamente a venticinque anni,ho una catena di imprese multimiliardarie.

La mia famiglia e molto semplice mia madre si chiama Annabelle ed è una dottoressa, invece Lily,mia sorella studia, e al secondo anno di università, finisco di prepararmi e mi dirigo all'aeroporto.

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