Era come al solito una giornata calda, tutto era normale, il vento mattutino, il sole che picchiava coi suoi raggi, gli autobus che si fermavano, la genta che si svegliava presto per lavoro. Tutto era assolutamente normale, tranne un piccolo particolare
7:30
"Ho fame!" replicò Mari lamentandosi "Perché mamma non è ancora sveglia, sono giá le 7:30 sono in ritardo! No in realtá é prestissimo..." pensò la ragazzaMari corse in cucina e come al solito non c'era nessuno
"Ok, ripassiamo il discorso che devo fare al ragazzo con gli occhi rossi...
'Ciao ti ricordi di me? No forse no, bhé io sono Mari e mi farebbe davvero piacere se noi due diventassimo amici. L'altra volta non ci siamo presentati molto bene ma oggi che ne dici di ricominciare tutto da capo?...'
Uffa! No! Così non va bene! Tu che ne penso Kyo?" Il pesciolino la fissò e cacciò una bollicina d'aria "Hai ragione, non va per niente bene. Non mi resta che essere me stessa, per me gli amici sono importanti! Che siamo scontrosi, pazzi o molto timidi sono pur sempre importanti! Giusti Kyo?" Il pesce la fissò "Sono felice che sei daccordo con me! Ti voglio bene!"Intanto si erano fatte le 8:10 e Mari era ancora senza scarpe
"Ma un momento...accidenti ho fatto dinuovo tardi! Non é possobile!" Replicò Mari frustrata
Uscí di casa e mentre aprì la porta Rin le passó davanti come un fulmine
"Hei! Rin aspetta!" La chiamò Mari
"No! Corri tu! Questa é l'ultima volta che ti aspetto!" Le rispose la ragazza dai capelli neri ormai giá lontana
"Almeno rallenta!"
"Non posso siamo maledettamente in ritardo!" Disse la ragazza correndo ancora più veloce
"Ti prego!" La supplicò
"Ci vediamo a scuola Mari!" E se ne andó scomaparendo tra la folla
"Rin! Accidenti a te!"Mentre Mari corse più che poteva una ragazza bassina coi capelli corti biondi e gli occhi marroni gli andò incontro.
"Hey tu! Spostati!" Cercò di avvisarla Mari
La ragazza non fece in tempo a girarsi che si ritrovo per terra
"Aih! Che male!" Si lamentó la bionda sottovoce
"Accidentaccio che botta!" Si lamentò dolorante anche Mari
"M-mi dispiace tantissimo! É colpa mia se ti sei fatta male!" Diss inchinadosi 3 volte la bionda
"Che voce...come dire....dolce...tranquillizante" Pensó Mari con stupore
"P-perché mi fissi? S-sei arrabiata con me vero?" Disse chiudendo gli occhi
"Chi io? Ah no tranquilla, mi piace molto la tua voce per questo ti guardavo" Disse sorridendogli
"D-davvero ti piace la mia voce?"
"Sisi, é dolce e rilassante"
"S-sono contenta che ti piaccia" le sorride timidamente la ragazza
"Che stupida non mi sono presentata. Io mi chiamo Mari Kinoto molto piacere" le porge la mano
"I-io sono Aika Shino piacere" le stringe la mano
"Ti va di andare a scuola insieme?"
"C-certo"Quando arrivarono a scuola era ormai tardi e non trovarono più nessuno nel cortile
"E come al solito ho fatto tardi" Disse Mari con un sorriso triste "Senti,
In che classe stai?"
"Io 1A" rispose timidamente Aika
"Quindi tu sei del primo anno, hai 15 anni?"
"S-si" rispose Aika girandosi dall'altra parte
"Bhé fa niente, qualsiasi ragazzo con qualsiasi etá può essere mio amico" le sorrise pienamente Mari
"Quindi anchio sono tua amica ora?" Le chiese Aika
"Ceramente!"Pov Aika:
In quel momento ero super felice. In tutta la mia vita non aveva ma avuto un vero amico, l' unico che da bambina mi é stato vicino, mi ha aiutato e giocato con me, se ne andó lasciandomi dinuovo sola.
Fleshbeck:
"Ma perchè Aika sta sempre sola?" Sentì dire ad una bambina
"Non lo so ma se le stiamo vicino diventeremo come lei" sentì poi dire alla sua amica
"Si infatti, andiamocene!" Risposerò in coro le altre due
"Nessuno mi vuole come amica!" E iniziai a piangereIl mio piantó venne ascoltato da un bambino un anno più grande di me, aveva i capelli biondi e gli occhi azzurri come il mare in piena estate
"Hei! Perché piangi?" Mi disse il bambino con gli occhi tristi
"Perché io non ho amici, e nessuno mi vuole come compagna di giochi..." e le lacrime cominciarono a scendere più imponenti sulle mie guance
"Non piangere ti prego" si sedette affianco a me "ti va di essere mia amica? Cosí non sarai più sola, a me piace avere molti amici!" Facendomi il sorriso più bello del mondo
"V-vabbene" sorridendogli anch'io timidamente
"Io mi chiamo Sujhi Mirono piacere"
"I-io Aika Shino"
Fine fleshbeckDa quel giorno, sentivo di avere anch'io un amico, di essere apprezzata e di non sentirmi più sola. Ma poi arrivò il giorno in cui dovetti ricominciare tutto da capo e dove la solitudine mi assalì dinuovo
2° Flescbeck:
Era mattina presto e io stavo aspettando Sujhi al parco, quando lo vedo arrivare aveva un'aria triste
"Ciao Sujhi, pronto per giocare?" gli feci un sorriso
"Aika devo dirti una cosa"Il suo viso era spento e triste
"Dimmi"
"Bhé ecco...purtroppo io e la mia famiglia dobbiamo partire e non sappiamo per quando tempo staremo fuori..."Mi sentí malissimo a quelle parole, volevo piangere a dirotto in quel momento.
"Quindi resterò dinuovo sola per non si sa quanto tempo?" Dissi trattnendo le lascime
"No, se ti aprirai con gli altri bambini non sarai più sola!"
"Suhji! É ora di andare!" Lo chiamò la mamma
"Devo andare, Ti voglio bene Aika non ti dimenticherò mai!"
"Anche io ti voglio tanto bene Sujhi" Dissi con gli occhi lucidi fino all'orloVidi la macchina in cui il mio unico amico era salito andare sempre più lontano. Così all'etá di 10 anni mi ritrovai a combattere ancora una volta con la solitudine
Fine 2° Fleshbeck
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Lei calda come il Sole. Lui freddo come la Luna
RomanceLei, normale liceale sedicenne. Ottimista e sempre sorridente ma sotto a quel sorriso si nasconde un passato straziante. Lui, normale diciassettenne. Freddo e distaccato trova tutto inutile tranne la sua famiglia e il suo migliore amico. Due mondi...