Capitolo 3 (2/2)

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Mentre Mari metteva in atto il suo piano, Aika e Rin si incamminarono verso casa. Tra le due scese il silenzio che venne rotto da Aika prendendo parola.

"P-posso chiederti una cosa?" Domanda sottovoce la bionda
"Dimmi"
"Ecco...perché hai voluto accompagnarmi?" Chiede tidimida Aika
"É forse un problema?" Domanda a sua volta Rin guardando sempre avanti
"N-no.." le risponde Aika abbassando la testa

Rin nota questo suo gesto e cerca di darle una risposta credibile

"Visto che Mari tornava a casa tardi e tu eri sola, ho pensato di accompagnarti. Mi pare che non sia una cattiva cosa no?" La guarda e fa un piccolo sorriso

Aika annuisce e fa un cenno con la testa. Rin e Aika arrivarono a casa di quest'ultima e si salutarono

"Allora ciao Aika" si gira e saluta
"Ciao Rin"

Chiude la porta

Pov Aika

E strano però. Non so perché ma non riesco a crederla, sento che c'é qualcosa sotto. Nessuno mi ha mai notata perke dovrebbe farlo lei, una così distaccata e seria? Però, é anche vero, che in un modo o nell'altro mi volesse proteggere...

"Ahh no Aika ma cosa vai a pensare?! Te l'ha detto é solo perché non aveva compagnia"

Ma allora perché mi sento usata ora?

Pov Rin

Menomale che ci ha creduto, certo non potevo dirle "ti accompagno perché non mi piace lasciarti sola, mi sembri ancora una bambina". Mi prenderá per una stolker, e poi non ci conosciamo nemmeno. Ma non so perché mi viene l'istinto di proteggerla.

"Frena un'attimo Rin, che ti salta in testa? Ti avrá contaggiato qualcuno perché tu non fai questi pensieri! Io non proteggo nessuno!"

Ma nonostante neghi tutto, ciò che penso é vero

Fine pov

"Finalmente sono arrivat-" la ragazza si scontrò con qualcuno che veniva nella sua stessa direzione
"Ahi che male" si lamenta il ragazzo vittima dello scontrò
"Oh no, questa voce" Rin alza la testa e vide il ragazzo del primo giorno di scuola
"Tu?!" Urla il ragazzo
"É una maledizione per caso!" Grida disperata Rin portandosi le mani sui capelli
"Ehi! Non credi di esagerare un pò ora?"
"Io? Esagerare? Per niente!"
"Io penso di si!"
"Io invece no!" Ribatte Rin
"Vabbé lasciamo perdere. Vuoi che ti aiuti?" Le porge la mano il ragazzo
"Ce la faccio da sola grazie!" Rifuita lei senza pensarci due volte
"Ma quanto siamo sgorbutiche eh?" Dice ironico lui
"E quanto siamo fastidiosi oggi, anzi no mi correggo, SEMPRE" ribbatte Rin ironica
"Ma che ti ho fatto?" Gli domanda grattandosi la testa
"Cosa mi hai fatto dici?"
"Si! É dal primo giorno che mi urli in faccia!"
"Bhé...ecco...niente.." cerca di raggirare Rin
"E allora perché mi tratti così?!" Gli urla contro il ragazzo
"Senti non urlami contro ok? Ho sbagliato scusa, ma io non sopporto i ragazzi!" Gli spiega Rin urlando ancora più forte
"Ma questo non significa che devi odiare anche chi non ti ha fatto niente!"
"L-lo so..." abbassa la testa

Scende il silenzio tra i due.

"P-perché odi così tanto i ragazzi?" Gli domanda lui guardando altrove
"Problema personale scusa" risponde lei a bassa voce
"Capisco. In ogni caso" la guarda e gli porge mano "Io mi chiamo Tadashi Tengo" dice con un sorriso

Rin lo guarda sorpresa, nessun ragazzo aveva mai avuto tale coraggio a venire vicino a lei e presentersi in modo così semplice. E rimase incantata da quel sorriso

"I-io mi chiamo Rin Oshitawa" gli afferra la mano
"In che classe stai?"
"2B"
"Allora saremo anche compagni di calsse" gli fa un occhiolino
"Quindi dovrò sopportarti anche a scuola?! La vita mi odia prorpio" dice girandosi dall'altra parte
"C-come? Ma non avevi cambiato idea su di me?!" Chiede deluso Tadashi
"Io non cambio mai idea sulle persone" dice assumendo un aspetto di superioritá

Rin fa un piccolo sorriso cercando di non farsi vedere da Tadashi ma fallisce il ragazzo capisce subito che stava scherzando

"Vabbene se é così che la metti" se ne va
"D-dove statesti andando?" Domanda confusa Rin
"Beccata!" Gli punta il dito contro
"Sei impazzito?"
"Niente affatto" dice avvicidandosi un po alla ragazza
"Per me sei un po troppo vicino!"
"Volevo solo vedere una cosa" dice avvicinandosi ancora di più

Ormai i due ragazzi di potevano specchiare ognuno negli occhi dell'altro. Tadashi non fece in tempo ad allontanarsi che ricevette uno schiaffo da parte di Rin, che tremava di rabbia e quasi sul punto di piangere.

"M-ma che ti prende?!" Si lamenta il ragazzo per il dolore
"Lo sapevo, siete tutti uguali!. Pensate solo a fare vostra una ragazza, per voi siamo solo dei passatempi! TI ODIO!" Grida Rin piena di rabbia e corre via lasciando Tadashi che era rimasto immobile

La ragazza corse più veloce che poteva per tornare a casa. Una volta arrivata sbatte la porta chiudendola e si butta sul letto

"Ora basta! Non mi farò convincere più da nessuno! I maschi sono tutti bastardi!"

Lei calda come il Sole. Lui freddo come la LunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora