io sono io

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Sono Livia, ho 23 anni, vivo a Roma con mia madre e mio padre. Ho tre fratelli maggiori: Antonio, Benedetto e Marco, tutti e tre sono andati a vivere fuori Roma e anche fuori dall'Italia, mio fratello Antonio vive a Francoforte e ha 3 figli maschi e 1 femmina di nome Livia, come me, Benedetto vive a Madrid con Marica (sua moglie) e suo figlio Luigi come mio padre, invece Marco è uno spirito libero, viaggia sempre per aiutare le famiglie più bisognose e racconta sempre di me e della nostra famigli ai bambini che gli chiedono della sua storia. Ed infine vengo io, io ho una laurea in Inglese e insegno in una scuola media di Roma, e ora vi chiederete, perché tu non viaggi?perché tu non vivi fuori Roma? Bhe la verità è che ho paura, ho paura di lasciare i miei genitori e ho paura che se un giorno tornerò sarà solo per dargli un ultimo addio.
Mia madre mi dice sempre di farmi un nuovo futuro Roma, infatti; un mattina stavo facendo colazione alle 5:35 come ogni mattina e vidi mia madre che si avvicina a me con un'aria molto decisa e sicura di sé,mi disse:"Livia, devi andare via da questa città, la scuola dove lavori chiuderà a breve e tu non te ne sei ancora andata, vai via, vai dai tuoi fratelli e trova lavoro li, insegni inglese e sai molto bene il tedesco e anche lo spagnolo, troverai subiti lavoro" quelle parole di mia madre mi colpirono molto, non erano minacce, ma consigni che avrei dovuto seguire. Infatti come aveva detto lei la scuola dove lavoravi stava per chiudere e io sarei rimasta senza lavoro e quindi come disse mia madre me ne sarei dovuta andare, ma decisi di non seguire il suo consiglio alla lettera, infatti non sarei subito andata dai miei fratelli, sarei andata via da sola, ma non proprio, sarei andata via da Roma ma non dall'Italia, sarei andata via dal Lazio ed allora decisi di comunicarlo a mia madre, alla mia decisione mia madre mi disse:"a parer mio se vai via dall'Italia è meglio vai via visto che pure tu sei uno spirito libero, e dove andrai ora?"
allora iniziai a pensare dove sarei andata a vivere per un anno, ed ecco qui, Firenze, decisi di andare lì proprio perché li nessuno mi poteva dire niente, ed oltre era a 2 ore di macchina dai miei e quindi sarei potuta tornare nel weekend per stare con loro.
Allora iniziò la mia storia decisi di trovare una casa dove potessi parcheggiare la mia macchina comodamente anche se è una 500 classica quindi non sarebbe stato molto difficile. Decisi allora una casa dietro palazzo vecchio, per fare in modo di poter andare amche a piedi a scuola, visto che avrei continuato ad insegnare inglese ai ragazzi delle scuole medie.
Era giugno ed oltre al mio trasferimento avrei avuto anche gli esami di terza, essendo professoressa di inglese avevo molte classi e dovevo anche portare tutte le mie cose a Firenze. Allora ogni giorno consumavo minimo €50 di benzina per iniziare a portare le cose nella mi nuova casa.
Era arrivato il giorno degli ultimi esami orali, non ci potevo credere che subito dopo mi sarei messa in macchina e sarei partita per la mia nuova vita, ero super emozionata e non riuscivo a pensare ad altro, infatti visto che il mio pensiero era fisso sulla mia partenza feci domande così semplici che tra poco pure un cinese le poteva capire. Alle 13:00 sarebbero finiti finalmente gli esami.
Erano le 12:55 e io contavo nella mia mente quanto mancasse alla fine di quella giornata, forse Rossi era andato meglio di tutti infatti per farlo andare via gli chiesi:"What is your name?" i miei ex colleghi rimasero scioccati e Rossi rispose solo col suo nome ed era anche lui scioccato.
Alle 13:00 erano finiti finalmente gli esami, e senza pensarci 2 volte visto che c'avevo pensato abbastanza presi la macchina e partii, destinazione Firenze per un nuovo inizio...

MEGLIO SOLE CHE MAL ACCOMPAGNATEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora