Passarono gli anni e un giorno il 23 giugno 2019 mi arrivò la notizia che sarei stata trasferita a Parigi, vista la mia bravura.
Ed è lì che arrivò il guaio. Sarei andata a lavorare dove lavorava il mio ex. Lui dopo un po di tempo andò in Francia per fare fortuna.
E non potevo rifiutarmi, ero obbligata ad andare. E allora ne parlai con mio fratello, mio fratello capì la mia situazione e mi disse che la vita era la mia, che potevo fare quello che volevo; e allora mi iniziai a vedere come potevo organizzarmi, li avevo una cugina che mi avrebbe aiutato a trovare una casa che potesse essere vicino l'azienda.
Il 27 giugno partirò e inizierà un altro capitolo della mia vita.
È io 27 giugno, ora sto per andare alla stazione di Londra dove prenderò il treno che mi porterà direttamente a Parigi. Sono ansiosa, non ho mai visto Parigi visto che non conosco neanche il francese ma lo imparerò in fretta visto il fatto che ci lavorerò per molto tempo.
Lavorerò nella sede centrale del marchio e per questo é una cosa IMPORTANTISSIMA.
Io sono una persona che fa subito amicizia e oggi ho conosciuto tantissime ragazze e ragazzi che lavorano anche loro come stilisti. Però traccia di Nick, nessuna, per fortuna vorrei dire, spero di non vederlo, forse ha cambiato sede e lavora a Berlino o a NY. Ma questo non importa, non sono venuta qui per Nick.
Quasi ogni giorno però rimpiango Londra e vorrei tornarci con tutto il mio cuore.
Ma devi inseguire il mio sogno, e quindi rimanere qui a Parigi é la scelta migliore.
Erano le 20:00 e io stavo fuori al negozio che stavo per incamminarmi verso casa, quando davanti a me, vedo un'ombra, io rimango scioccata pensando che fosse un malintenzionato ma era mio padre, io rimasi sconvolta e lui mi disse:"tesoro, ieri sera la mamma, è andata via, ha avuto un infarto ed è morta." Dopo quella frase mi misi a piangere come un matta e mio padre disse:"sono venuti qui per lo scalo, andrò a Londra da Benedetto e Luigi, spero tu capisca" abbracciai mio padre e per lui era ora di partire.
Per tutto il tempo mi sono continuata a ripetere nella mia mente, perché me ne sono andata lo sapevo che dovevo rimanere.
Quella sera doveva venire Maria a trovarmi e quando arrivò gli spiegai tutto e lei mi aiutò nel risolvere la situazione. Intanto bussarono alla porta, era un corriere con un mazzo di gigli in mano e su di essi un biglietto, sul biglietto c'era scritto "mi dispiace ler la perdita di tua madre, spero ora tu ti sia ripresa" e chi lo poteva mai mandare? ovvio NICK.
Allora pensai e capii che gli dovevo riparlare...
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MEGLIO SOLE CHE MAL ACCOMPAGNATE
RandomLivia dopo una vita di delusioni, decide di riprendere in mano la sua vita ed in un futuro aprire la sua azienda di moda, ma incontrerà nel suo traggitto per la felicità vari ostacoli che le segneranno la vita...