Specifichiamo le cose dall'inizio: questo capitolo è contro Potter-sto-sempre-in-mezzo.
Quindi se lui è il vostro eroe, evitate di leggerlo. Se state ancora leggendo vuole dire che -come me- odiate Potter-che-ha-le-manie-di-eroismo oppure mi amate troppo e non potete vivere senza di me. Io scommetto sulla seconda, naturalmente.
Allora per prima cosa ero molto indecisa su come chiamare questo capitolo, perché ci sono tanti modi per insultare Potter. Avevo deciso per "Potter mi ha rotto il... Diadema". Però secondo il mio scriba, il titolo era fraintendibile. In che senso? Mi ha rotto il Diadema! E basta, è la pura verità! Il secondo titolo era "A morte Potter" ma ancora una volta sono stata stroncata. Ah com'è difficile la vita di noi scrittori.
Ho avuto il blocco dello scrittore e non ho avuto voglia di fare altro. Mi sono messa all'angolino a pensare alla morte, ricordandomi poi che sono già morta e quindi mi è tornata l'ispirazione.
Comunque questo capitolo sarà più breve degli altri perché questa storia mi fa ancora arrabbiare tantissimo. Iniziamo, come al solito dall'inizio.
Data astrale 1 Maggio 1997 (Sono passati tanti anni! ORMAI POTTER E' VECCHIO AH!). Galleggiavo pigramente nella mia zona privata quando sentì qualcosa cambiare. Il vento sembrava puzzare di morte ed era gelido. Qualcosa stava per arrivare. Infatti arrivò Lord Coso e tutto il suo esercito.
Iniziò così la Seconda Battaglia di Hogwarts. Era una questione di vita o di morte, letteralmente. Era la battaglia per la vita. Devo ammettere che a me non importava un bel niente, quindi mi limitai a stare nella torre dei Corvonero a cercare di leggere un libro. Ma, ahimé non potevo. Essere un fantasma mi ha portato via anche la lettura. Non posso toccare le cose, quindi devo sperare in qualche studente dall'animo buono che mi aiuti a leggere. E' così brutto aspettare gli altri... io ero così indipendente. In ogni modo ero lì a fissare la copertina di "Storia di Hogwarts" e capii un concetto basilare.
Sarò abbastanza chiara, in questo modo tutti potete comprenderlo.
HOGWARTS ERA MIA E UN BRANCO DI ZOTICONI PUZZONI STAVA ATTACCANDO LA MIA SCUOLA. DOVEVO INTERVENIRE! NON potevo stare con le mani in mano! Era compito mio proteggerla. (E devo ammettere che avevo timore. E se mia madre fosse risuscitata in qualche modo per aiutare gli Hogwartiani? Prendendosi così tutto il merito? Beh non potevo permetterlo). Così partecipai alla Battaglia di Hogwarts... o almeno cercai di farlo. Ero pur sempre un fantasma, non potevo fare un granché. Tipo spaventai a morte un Mangiamorte; BUH! E questo scappò via urlando.
(Come ha osato? IO SOFFRO! Ho dei sentimenti! Vuol dire che faccio spavento? SOFFRO!) Così, depressa e sofferente, cercai di allontanarmi dalla Battaglia. Il mio intendo era raggiungere gli altri fantasmi e metterci d'accordo per una possibile strategia. Ero una stratega eccellente. Ma anche questa volta qualcuno cambiò i miei piani. San-Potter-il-Prescelto. Tutti conoscete la storia no? Lui mi convinse a rivelargli tutto sul Diadema di mia madre e gli confidai anche dove trovarlo. Me ne sono pentita. Completamente.
Per un semplice motivo: mi ha rotto il Diadema. Il mio Diadema, si.
PUFF. ROTTO. Helena senza Diadema. Come ha osato? D'accordo era impregnato della Magia Oscura e serviva per sconfiggere Coso, ma almeno la decenza di chiedermelo! NO! Tutto alle mie spalle! Brutto ingrato con gli occhiali! Il mio bel Diadema distrutto. "Un ingegno smisurato per il mago è dono grato". Perduto. Il Diadema Perduto era andato perduto per davvero.
Sono ancora sconvolta e non ho superato il lutto. Era un oggetto straordinario, non meritava una fine del genere. Dopo aver scoperto la distruzione del mio amato Diadema, vi confido che avevo voglia di uccidere Potter. Avevo anche pensato di unirmi all'esercito Oscuro! A MORTE POTTER! LOTTIAMO! PER IL DIADEMA! ALLE FORCHE!
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50 Sfumature di Dama Grigia
FantasyAutobiografia autorizzata dalla Dama Grigia, eccelso fantasma dei Corvonero.