Capitolo 15

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Bb
Rae è stata portata via almeno 3 ore fa, anche se non posso esserne certo, siccome da quando sono qui non sono mai uscito da questa stanza.
L'unica cosa che so è che quando è stata anestetizzata era ancora giorno, dato che quando la porta si è aperta il corridoio aveva una finestrella dove ho potuto intravedere i raggi del sole.

Mi sdraio sul pavimento freddo, e, ormai in preda alla disperazione, immagino un futuro con la mia attuale ragazza, con dei bambini, magari, e una casa con un giardino talmente grande da far invidia agli inglesi del 900.
Mi accorgo solo mentre osservo il vuoto immenso nei pensieri di un orologio appeso al muro.
Come ho fatto a non notarlo?
22:34
Siccome il sole tramonta all'incirca alle 20 in questo periodo in Italia, Raven è via da più tempo.
Cosa poteva esserle successo?
Per scacciare i pensieri mi addormento, e mi riesce facilmente data stanchezza, infondo, Rachel sarebbe tornata da lì a poco, giusto?

Raven
Mi sveglio nella cella, senza ricordarmi però cosa mi è successo dopo essere stata presa di peso da quegli uomini.
Guardo il tipetto verde dall'altra parte delle sbarre, che dorme ancora profondamente, così, cercando di non svegliarlo, mi alzo lentamente, ma un forte dolore al basso ventre mi costringe a stare ferma.
Conosco quel dolore, e provare la stessa sensazione dopo anni è indescrivibile.
Se Aqualad e quelle persone...?
Il panico mi pervade, costringendomi a tacere mettendomi le mani sulla bocca per evitare il minimo rumore.
Inizio a singhiozzare, e nonostante tutti i miei sforzi per non svegliare il mio ragazzo, lui si alza velocemente, e quando guarda nella mia direzione, fa di tutto per calmarmi, anche se siamo divisi da sbarre di ferro.
<Va tutto bene, Raven, sono qui> fa passare un braccio tra le inferriate, iniziando ad accarezzarmi i capelli mori.
<Cosa ti turba?>

Cyborg
Finalmente, dopo diverse ore di viaggio, siamo arrivati in Italia.
Atterriamo nell'aeroporto di Roma, e ci dirigiamo immediatamente al Colosseo, dove decine di turisti fotografano e postano la struttura.
Entriamo nel vecchio anfiteatro romano, ma nessuna traccia dei nostri amici.
Star si porta dietro la padella che ha trovato in un negozio nell'aeroporto, anche se abbiamo provato in tutti i modi a convincerla che gli oggetti materiali non contano come le persone.
Stiamo girando tra i turisti, cercando qualche indizio, fin quando Starfire ci chiama per mostrarci qualcosa: una finestrella dietro ad un masso.
I turisti sono troppo presi ad ascoltare la storia dell'impero romano raccontata dalla guida per notarci, così Robin forza la serratura della finestra e entriamo.

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