My Addiction

Capitolo 4: Un Incontro Sfiammeggiante

Quella sera, il destino decise di riportarmi di nuovo di fronte a Camila. Era in un bar affollato, circondata da persone che ballavano e ridevano. La sua bellezza incantatrice risplendeva, e mi avvicinai a lei con passo sicuro.

"Camila," dissi con un sorriso malizioso, "sembri ancora più affascinante di quando ti ho vista la prima volta."

Lei mi guardò con un'espressione perplessa. "Mi dispiace, ma penso che tu mi stia confondendo con qualcun altro," rispose.

"Ah, davvero?" risposi, con una sfumatura di sarcasmo nella voce. "Credi davvero di passare inosservata? Non credo sia possibile ignorare una ragazza così affascinante."

Camila alzò un sopracciglio, chiaramente non gradendo il mio tono. "Non ho tempo per i tuoi giochetti," disse bruscamente. "Sembri solo un altro di quei ragazzi che pensano di poter conquistare tutte le ragazze."

"Sono molto selettivo, in realtà," risposi con calma. "E tu sembri essere l'unica che cattura la mia attenzione."

Camila sembrò più irritata che lusingata. "Smettila di cercare di conquistarmi con queste frasi fatte," disse, "non funzioneranno con me."

"Sono solo sincero," replicai con uno sguardo sfacciato. "E non ho bisogno di fare sforzi per conquistare una ragazza."

Lei mi guardò con incredulità. "Se pensi che la tua arroganza mi attragga, ti sbagli di grosso," disse, incrociando le braccia.

"Sono convinto che la mia sicurezza mi renda irresistibile," risposi con un sorriso sensuale. "Non cerco di essere gradito a tutti, ma so bene che alcune persone non riescono a resistere al mio fascino."

Camila sospirò, chiaramente infastidita dalla mia risposta. "Non so cosa tu stia cercando," disse, "ma non sono interessata a un ragazzo che si atteggia a sciupafemmine e sicuro di se. Mi sembri solo vuoto e superficiale."

"Sembri sempre più arrabbiata, Camila," notai, senza scalfirmi. "Forse dovresti lasciarti andare un po' di più e goderti la compagnia di un uomo irresistibile come me."

Lei sbuffò. "Tu sei tutto ciò che non mi interessa in un ragazzo," disse, voltandomi le spalle.

"Stai perdendo l'occasione della tua vita," dissi, senza scompormi. "Ma se cambi idea, saprai dove trovarmi."

Camila se ne andò arrabbiata, mentre io rimasi calmo e disinvolto, come sempre. Ero convinto che avesse un'attrazione inconfessata per me, anche se non lo ammetteva. Il suo atteggiamento contrastante e la sua rabbia mi facevano sorridere, perché sapevo che in fondo stava perdendo la testa per me.

Continuai a vivere la mia vita senza preoccupazioni, senza rimpianti. Ero sicuro di me stesso e del mio fascino, e sapevo che prima o poi Camila sarebbe tornata da me. Avevo un'aura magnetica che attirava le donne, e lei non era un'eccezione.

Le settimane passarono e ogni tanto incrociavo Camila, ma non c'era nessuna parola scambiata tra noi. Il suo sguardo mi sfiorava appena, ma lei sembrava ignorarmi deliberatamente. Eppure, potevo sentire la sua tensione, l'attrazione nascosta che non voleva ammettere.

Un giorno, mentre eravamo entrambi al bar, mi avvicinai di nuovo a lei con il mio solito sorriso sensuale. "Camila, sei stata così fredda con me ultimamente," dissi, senza perdere la calma. "Mi chiedo cosa ti stia turbando così tanto."

"Sei tu che mi disturbi con la tua presenza," rispose, con un cenno di antipatia.

"Sai, potresti essere più gentile," suggerii, inclinando la testa leggermente. "Ti aiuterebbe a rilassarti."

Lei si girò verso di me, con gli occhi pieni di fuoco. "Non capisci proprio niente, vero?" disse con frustrazione. "Il tuo atteggiamento da macho e il tuo modo di fare sensuale mi fanno venire i brividi."

"Sembra che tu stia confessando un po' troppo," risposi, sorridendo maliziosamente. "Forse sei attratta da me più di quanto vuoi ammettere."

Camila sbuffò. "Ti sbagli di grosso," disse, incrociando le braccia. "Sei solo un ragazzo che vuole ottenere ciò che vuole senza pensare alle conseguenze."

"Le conseguenze sono un problema per il futuro," dissi, avvicinandomi a lei. "E il futuro è incerto. Perché non godiamoci il presente e vediamo dove ci porta?"