Tracciò un'altra riga nera sull'ennesima parola sbagliata che quella penna aveva marcato sul foglio bianco. Riscrivere sul suo vecchio diario non era stata una buona idea, poiché aveva preso anche a rileggere ogni cosa scritta in passato.Nella sua testa, sentimenti contrastanti combattevano tra loro: rabbia, emozione, tristezza, curiosità.
Tom era riuscito ad abbandonarla con quel mix di sensazioni che lentamente le stavano divorando il fegato.
Non poteva accettare tutto ciò: pretendeva delle spiegazioni. Tom non poteva interrompere la discussione con un semplice "Questo è uno dei motivi per cui devo tenermi alla larga da te.". Stava giocando decisamente troppo sporco e la cosa la mandava letteralmente in bestia. A cosa si riferiva? Qual'era quel maledetto motivo?
Si prese la testa con entrambe le mani, stringendo le palpebre e gemendo dalla confusione. Mai, da quando lo conosceva, era stato così tanto enigmatico.
Improvvisamente si portò un dito alla tempia, arrossendo impercettibilmente al solo pensiero che le labbra di lui vi si erano posate con gentilezza; poi lo passò sulla guancia, ripercorrendone i brividi provati nella sua mente. Voleva ancora quel contatto, anche se un nuovo timore si stava impossessando di lei.
Tom si era scostato, quando aveva tentato di baciarlo sulla bocca. Perché glielo aveva impedito?
Le veniva da piangere; si sentiva inspiegabilmente rifiutata, non gradita.
Danny, alle sue spalle, la stava probabilmente osservando. Gli aveva raccontato tutta la vicenda, avvenuta la sera prima, senza tralasciare un minimo dettaglio. Ogni brivido, ogni stretta, ogni respiro ed ogni sussurro era stato menzionato con un po' di nostalgia. Avrebbe voluto tornare indietro nel tempo, rivivere tutto ciò senza giungere mai alla fine di quella discussione. Avrebbe ripetuto il tutto all'infinito, fino a stancarsi.
-Io te l'ho detto e rimango della mia idea: secondo me ti ama ancora- Danny aveva parlato, improvvisamente, rompendo il silenzio nella stanza.
-Se fosse così, avrebbe lasciato che lo baciassi, senza porsi problemi.- mormorò Hell, abbassando lo sguardo sulle sue gambe.
-Hell, devi capire che Tom è profondamente ferito.- Hell chiuse gli occhi, gettandosi a peso morto sul letto.
-Sì, ma non credevo mi avrebbe fatto così male.- mormorò la mora, rigirandosi una ciocca di capelli fra le dita.
La notte dopo l'accaduto, non era riuscita a prendere sonno ed aveva trascorso tutte quelle interminabili ore ad ascoltare il respiro pesante di Danny, accanto a lei.
Aveva ripensato senza sosta alle parole di Tom e si era ritrovata a soffrirne.
Questo è uno dei motivi per cui devo tenermi alla larga da te.
Erano scolpite nella sua memoria, brucianti.
-È normale provare queste emozioni così contrastanti. Avete vissuto tantissime cose assieme in quindici anni; il vostro rapporto è sempre stato viscerale, fatto di continuo contatto fisico ed intesa mentale. Saresti un essere privo di vita, se non provassi questo dispiacere.-
-Il punto è che non vorrei provarlo. Dovrei guardare avanti, fregandomene di tutto.-
-Non per forza. Tu puoi tranquillamente portare avanti la tua vita, senza però dimenticare ciò che di bello hai vissuto con Tom.- sospirò Danny, carezzandole una spalla. -Ascoltami. Devi ammettere che sparire per due anni non abbia dato di te un'immagine molto positiva. Per questo motivo devi accettare tutto ciò che ne consegue. Lo sai, io sono sempre stato sincero con te e non mi sono fatto problemi nel criticarti quando necessario. Con il tempo, le cose passano, Hell. Tom lo supererà.-
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Love Like This -Tom Kaulitz-
Fanfiction•SEQUEL DI SOGNARTI NON MI BASTA• Condividevano un dolore. Condividevano un tavolo, una cucina, una casa, una figlia. Condividevano un desiderio di pace. Condividevano un amore. Eppure non riuscivano a guardarsi negli occhi e leggere tutto questo. E...