«Ei Bieber, hai sentito della nuova arrivata?»disse Asher sconvolto.
«No Ash, chi è?»dissi fingendo di essere interessato.
Asher non parlava mai di cose interessanti.
«Non so come si chiama, non parla.»disse prendendo il quaderno di matematica del secchione accanto per copiare gli esercizi.
«Che vuol dire che non parla?» dissi scandalizzato.
«Non apre bocca da quando aveva quattordici anni o almeno così dicono.» disse copiando in fretta e furia.
«E quanti anni ha?» chiesi incuriosito.
«Che te frega Justin, tanto sembra una tossica.» disse Asher ridacchiando.
«Tu non puoi parlare.» dissi sorridendogli.
Asher mi guardò con aria di sfida, ma subito dopo riabbassò lo sguardo sul quaderno.
«Voglio vederla.» dissi alzandomi in piedi.
«Cazzo fai, tra un po' inizia la lezione!» disse agitandosi.
«Come se a me è mai fregato qualcosa della lezione, specialmente quella di matematica.»sbuffai uscendo dalla classe.
Asher era il mio migliore amico, eppure certe volte sembrava non capire un cazzo di me.
Andai in corridoio e mi feci una passeggiata fino a quando non incontrai Janine.
«Justin»disse con voce squillante.
«Jan»ricambiai con uno dei miei sorrisi finti.
«Sentito della nuova arrivata?» disse scoppiando a ridere.
Iniziai a pensare che questa ragazza assomigliasse ad un cazzo di pagliaccio perché faceva ridere tutti.
«Anche tu l'hai incontrata? Voglio dire sono l'unico che ancora non l'ha vista?»domandai irritato.
«Si ma tranquillo, non ti sei perso nulla.» disse prendendosi una ciocca di capelli fra le mani.
«Sai come si chiama?»chiesi sperando di avere qualche sua informazione.
«Non parla, non ne ho idea. Segue il corso di inglese con Karim però,se ti interessa così tanto.»disse facendo la finta incazzata. Subito dopo si aggiustò la borsa per poi camminare con quei trampoli che aveva ai piedi.Salii le scale e andai nell'aula dove si teneva il corso di inglese.
Bussai alla porta e senza neanche aspettare la risposta aprii.
La riconobbi subito, era seduta all'ultimo banco. Con gli auricolari nelle orecchie, doveva essere lei per forza.
«Dannazione Bieber cosa ci fai qui? E perché interrompi la mia lezione?»disse il professore irritato della mia presenza.
«Scusi prof. volevo dare un saluto alla nuova arrivata.»dissi sorridendo.
Lei alzò subito lo sguardo e lo rivolse verso me.
Aveva gli occhi color miele, non accesi come i miei, ma spenti. Sembravano più che altro foglie in autunno.
«Ah meno male non parli solamente. Pensavo fossi pure sorda.»dissi ridendo insieme a tutta la classe.
«Justin la signorina Ferreira ha di meglio da fare che stare a sentire le tue battutine in appropriate.» disse il professore irritato dal mio commento.
«Oh scusi tanto professore, ci vediamo dopo signorina Ferreira.» dissi sorridendo maliziosamente.
La ragazza abbassò lo sguardo riposandolo sul libro e io me ne andai.Non riuscivo proprio a capire perché non reagiva alle mie battutine.
Però cazzo devo ammettere che era davvero carina. Aveva i capelli biondi e le labbra carnose e un naso adorabile all'insù.Tornai nel corridoio e Asher mi venne in contro.
«Allora l'hai vista?»mi chiese Asher incuriosito.
«Sì l'ho vista e non è male per essere una tossica come dici tu.»sbottai io
«La trovi carina?»disse Asher spalancando gli occhi.
«È carina!» dissi io.
«Senti Jus non dire minchiate dai.» disse lui.
«Amico è perché tu la vedi con quella felpona grande e i capelli raccolti, ma ti assicuro che è bellissima.» dissi io.
«Perché tu l'hai vista con i capelli sciolti e con un vestito? No, non mi sembra, quindi quello che dici non ha senso.» disse Asher.
«Secondo me è bella punto e basta.»dissi alzando il tono della voce.
«Buono Bieber, ognuno ha le sue opinioni.» disse ridendo.
«Piuttosto che ha detto il professore che non c'ero?» domandai io cambiando argomento.
«Che eravamo finalmente in pace.»disse Asher scoppiando in una rumorosa risata che contagiò anche me.L'ora dopo riuscii dalla classe e incontrai Karim.
«Ti devo parlare andiamo fuori.»disse Karim in tono serio.
Pensavo di aver combinato una delle mie cazzate, così dissi:«Qualunque cosa sia è stato Asher ad obbligarmi!»
«Smettila Bieber. Non fare il bambino e seguimi.» disse Karim.Lo seguii e andammo fuori.
Mi accesi una sigaretta e lui face lo stesso.
«L'hai fatta piangere.»disse Karim.
«A chi?»dissi stupefatto.
«A Sky.» disse Karim.
«Chi è Sky?» dissi io non capendo un cazzo di quello che stava dicendo.
«Sky Ferreira, Justin. La ragazza che non parla.»disse Karim in tono serio.
Il mio sguardo si incupì, non avevo intenzione di farla piangere.
«Quando ha pianto?, che ha detto?, cosa ha fatto?» domandai incredulo. Nella mia testa c'erano un casino di domande che rimbombavano, in oltre un tremendo senso di colpa mi salii in gola.
«Dopo che sei uscito ha chinato la testa nel banco e ha pianto in silenzio, io me ne sono accorto perché quando l'ha alzata un attimo i suoi occhi erano rossi e lucidi.»disse Karim con tristezza.
«Si sarà fumata una canna.» dissi ridendo.
«È una cosa seria Justin, non ridere. Dovresti andare a parlarle.» disse Karim.
«A parlarle?»dissi scoppiando a ridere.
«Ma la smetti di essere così stronzo? So che fingi e con me non c'è' ne bisogno e lo sai, perché io ti conosco.»disse Karim.
«Ma non mi interessa un cazzo di quella lo capisci?»dissi io.
«Ma fallo solo per assicurati che non sia triste per colpa tua.» disse Karim.
«Va bene okay.» dissi spegnendo la sigaretta.Rientrando in cortile la vidi mentre sistemava il suo armadietto così mi avvicinai.
«Ciao Sky!» dissi in tono amichevole.
Lei rimase in silenzio senza neanche degnarmi di uno sguardo.
«Ascolta io non volevo farti piangere..»
Sky si girò di colpo guardandomi con i suoi grandi occhi lucidi.
«È un peccato vedere una bella ragazza come te che non sorride sai?»dissi sorridendo.
Lei ancora una volta non mi rispose e continuò a guardarmi freddamente.
«Almeno potresti dirmi "scuse accettate" così ho la coscienza apposto e me ne vado?»
Sky prese i suoi libri,sbatté forte l'armadietto e se ne andò.
«Ma chi cazzo si crede di essere?» mormorai fra me e me.
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Don't be shy.
Fanfiction"Non serve urlare per attirare l'attenzione, le stelle stanno in silenzio eppure c'è chi resta a guardarle per ore." Sky è proprio così, lei è una stella. Non parla più da quando aveva quattordici anni e nessuno è mai riuscito a sapere il motivo. U...