Sentii dei singhiozzi provenire dallo sgabuzzino del bidello e senza pensarci un attimo entrai.
«Sky..»dissi con voce tremolante.
«Lasciami in pace»disse lei tra le lacrime.
Mi sedetti vicino a lei e l'abbracciai senza dirle niente.
«Perché sei fissato con me? Che cosa vuoi?» disse quasi urlando.
«Voglio salvarti»dissi guardandola negli occhi.
«Stronzate, tu non vuoi.» disse lei staccandosi dalle mie braccia.
«Non sarei qui se non volessi.»dissi io.
«Devi lasciarmi in pace.»disse fredda lei.
«Io sono Justin Bieber.»dissi sorridendole.
«So chi sei, ho sentito molte cose su di te e per questo ti dico di lasciarmi in pace.»disse lei.
«Oh davvero? E che cosa dicono?»dissi sorridendo.
«Che sei uno stronzo»disse lei
«Lo stronzo è riuscito a farti parlare, cosa a partire dai quattordici anni nessuno è riuscito a fare.»le dissi.
Lei rimase in silenzio.
«Come mai non parlavi?»domandai incuriosito.
«Lascia stare, non capiresti.»disse lei.
«Beh non lo sai.»dissi io.
«Si che lo so, adesso Bieber lasciami in pace.»disse con il suo fare da stronza.
«Non ci penso neanche minimamente.»dissi io.
«Non ti dirò il motivo.»disse lei.
«Va bene, l'importante è che adesso tu parli.»dissi io.
«Non ho intenzione di parlare con gli altri.»disse lei.
«Oh quindi sarò l'unico che avrà l'onore di sentire la tua dolcissima voce?»dissi ridendo.
«Ma vuoi smetterla o no?»disse lei trattenendo il sorriso.
«Ora che parli.. Me lo levi sto cazzo di dubbio?»dissi in tono serio.
«Sentiamo, dimmi.»disse lei.
«Ma come cazzo facevi quando i professori ti dovevano interrogare?»domandai.
Lei scoppio in una risata contagiosa.
Era una bella risata,ma aveva molte tristezze dentro.
«Mi davano dei fogli con delle domande e io rispondevo.»disse sorridendo.
«Ah capisco.»dissi scioccato.
«Bene, ora che ti sei levato questo dubbio io rientro in classe e mi sa che dovresti farlo pure tu.» disse aprendo la porta dello sgabuzzino.
«Va bene, a dopo Sky.»dissi io.
«A dopo?»domandò lei.
«Già.»dissi uscendo dallo sgabuzzino.
In quel preciso momento ero felicissimo. Non mi sarei mai aspettato che avrebbe parlato con me.
Entrai in classe e parlai subito con quel coglione del mio migliore amico.
«Justin per l'amor di Dio, ti calmi e mi spieghi che è successo?»disse Asher ascoltando.
«Mi ha parlato, mi piace. Asher mi piace davvero tanto.»Dissi sorridendo
«Carino così vi fate di cocaina insieme. Tu non hai detto che la vuoi provare?»disse ridendo.
«La vuoi smettere? Lei è una ragazza fantastica davvero.»dissi incazzato.
«Come fai a dirlo se ha detto solo due parole!?» domandò Asher irritato.
«È così e basta!» sbottai.
«Fammi un favore Justin, dimenticati di questa ragazza. Ho come il presentimento che ti farà solo soffrire.»Disse Asher.
«Non posso. Ci sarà un motivo se ha parlato solo con me.»dissi io.
«Forse perché sei uno dei ragazzi più popolari e belli della scuola?»disse Asher come se fosse una cosa ovvia.
«Uno dei?»sbuffai io.
«Ovvio,perché al primo posto ci sono io!»disse Asher scoppiando a ridere.
«Comunque sia Sky non guarda l'aspetto esteriore.»dissi convinto.
«Ne sei sicuro?»disse Asher
«Sicurissimo.» dissi io.Finita la scuola raggiunsi Sky il più presto possibile.
Stava camminando da sola con le cuffie nelle orecchie.
Le presi una cuffia per sapere che canzone stava ascoltando ma non conoscevo il nome, anzi non l'avevo mai sentita in vita mia.
«Che canzone è?»le domandai incuriosito.
«Sad Dream.»disse quasi bisbigliando.
«Ah. È bella.»dissi sorridendole.
«Davvero? Non mi sembrava il tuo stile.» disse lei.
«Oh e quale sarebbe il mio stile?»domandai
«Commerciale.» disse lei con il suo sorrisetto.
Certe volte era così irritante.
«Beh no,ti sbagliavi.»sbottai io
«Fammi vedere la musica che hai sul telefono.» disse lei ridacchiando.
Le porsi il telefono e lei guardò la mia musica.
«Musica commerciale, musica commerciale, musica commerciale devo ancora continuare?»disse lei.
«No va bene, va bene. Hai ragione» dissi io.
«Lo so» disse ridendo.
«Sei bella quando ridi.» dissi sinceramente.
«La smetti di sparare cavolate?»sbottò lei.
«Perché non mi credi quando ti dico che sei bella?»domandai io.
«Perché non te ne vai un po' a farti fottere?»disse lei velocizzando il passo.
«Aspetta Sky!» dissi raggiungendola.
«Cosa vuoi!?»disse lei.
«Dove stai andando?» chiesi io.
«A casa, non posso?» disse lei.
«Certo che puoi ma..»dissi io
« Ma un cazzo, devo andare»disse lei.
«Ti accompagno allora.»
«Non c'è bisogno, tranquillo.»disse lei
«Invece sì che c'è bisogno, voglio stare più tempo con te.» dissi io.
«Come ti pare»disse lei.
«Sei sempre così bipolare?»sbottai io.
«Beh sì»disse lei.
«Ah perfetto,allora mi ci dovrò abituare.»dissi sbuffando.
«Ti stai prendendo troppa confidenza Justin.»disse lei.
«Oh scusami se sono l'unico a cui parli.»dissi io.
«Justin basta! Lasciami in pace.»disse lei.
«Ma hai il ciclo per caso?»dissi scoppiando a ridere.
«Sei così insopportabile» disse lei sorridendo.
«Neanche tu sei da meno»dissi ricambiano il sorriso.
Camminammo per venti minuti e arrivammo in una via di campagna.
«Perché stiamo andando qui?»chiesi io incuriosito.
«Vedi quella casa?»disse lei indicando una casa molto grande.
«Sì»dissi io.
«Ecco, quella è casa mia. Vieni muoviti, che mio padre rientrerà tra poco.»disse velocizzando il passo.
Arrivammo davanti al cancello e lei lo aprì.
La casa era molto grande e bella, ma era isolata quasi da tutto.
«Vuoi qualcosa da bere?»disse Sky aprendo il frigo.
«Sì aranciata,grazie.» dissi io.
«va bene»disse lei versando due bicchieri.
«Domani cosa fai?»le domandai io.
«Non saprei perché?»mi chiese lei.
«Vieni da me e ci guardiamo un film?»dissi io.
Sky non fece in tempo a rispondere alla mia domanda perché qualcuno bussava ripetutamente alla porta.
«Sky! Apri questa cazzo di porta!»disse una voce maschile.
«Merda.»bisbigliò lei sotto voce.
«Che sta succedendo?»chiesi io.
«Mio padre è un alcolizzato del cazzo e ogni volta torna a casa in queste condizioni. Non volevo che tu lo sapessi. Pensavo che sarebbe rientrato più tardi oggi. Mi dispiace Justin ma non puoi stare qua. Adesso nasconditi da qualche parte e a pena puoi esci.»disse lei frettolosamente.
«Va bene..»dissi io andandomi a nascondere nel bagno.
«Sky, troia di merda apri questa cazzo di porta!»disse urlando il padre di Sky.
Se chiamava di nuovo Sky in quel modo giuro che sarei uscito e l'avrei picchiato.
«Scusa Thomas.»disse lei con voce tremolante.
In quel momento mi ricordai che Sky era stata adottata e quindi lui non era il suo vero padre.
«Sei solo una stronza.»disse Thomas cascando a terra.
In quel momento uscii dal bagno e andai subito da Sky.
«Ti prego non stare qui,vieni con me.»dissi preoccupato.
«Tranquillo Justin,ci sono abituata vai via adesso prima che si svegli.»disse lei trattenendo le lacrime.
le diedi un bacio sulla fronte e uscii di fretta.Non volevo vederla così. Mi spezzava il cuore davvero. Sentivo il dovere di allontanare tutte le cose e le persone che la facevano soffrire.
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Don't be shy.
Fanfiction"Non serve urlare per attirare l'attenzione, le stelle stanno in silenzio eppure c'è chi resta a guardarle per ore." Sky è proprio così, lei è una stella. Non parla più da quando aveva quattordici anni e nessuno è mai riuscito a sapere il motivo. U...