Capitolo due.

106 4 0
                                    

Il giorno seguente andai a scuola un po' in ritardo perché io e Asher  avevamo avuto una festa.

Entrato in classe trovai Sky all'ultimo banco.
A quanto pare seguiva il mio stesso corso di arte.

La professoressa in quella settimana ci aveva concesso di sbizzarrirci con la nostra fantasia, ci aveva concesso di scegliere un soggetto a piacere per il nostro dipinto.
L'unico posto libero era quello vicino a Sky e quindi mi andai a sedere la.
Diedi un occhiata alla sua tela.
Aveva dipinto tutto il foglio di nero con una scritta bianca in giapponese che non avevo la minima idea di cosa significasse.
"没有人能听到我的尖叫."
«Sei brava» dissi sottovoce.
Ma lei mi ignorò e continuò a pitturare.
Pitturai anch'io. Ma io dipinsi tutto il foglio di bianco e scrissi il mio nome in nero, non avevo molta fantasia quel giorno.
L'ora finii subito e io dovevo spostarmi nell'altra classe per il corso di biologia.
Quando stavo per uscire dalla porta la professoressa di arte mi chiamò.
«Justin posso parlarti un attimo?»disse sorridendo.
«Ma certo, tutto per la mia professoressa preferita.» dissi io ricambiando il sorriso.
Era vero, lei era la mia professoressa preferita, l'unica che sopportavo. Era una di quelle insegnanti che si preoccupava di come stavano gli alunni e non di come avevano studiato storia dell'arte. Infatti io nella sua materia mi impegnavo,ero un fottuto genio.
«Hai parlato con Sky oggi?»disse la professoressa.
«No prof. quella ragazza non parla proprio. È tutta complicata. Nel suo dipinto ha scritto tutta una roba strana in giapponese,non ci capisco niente di quelle cose.» dissi irritato dal comportamento assurdo di Sky.
«Vediamo passami quel dipinto.» disse la professoressa.
Presi dipinto e glielo porsi sulla cattedra.
«Ah.»sospirò la professoressa con una sorta di dispiacere.
«Cosa vuol dire?»domandai io.
«Vuol dire "Urlo ma nessuno mi sente."»
Rimasi in silenzio.
Pensai molto a quella frase e capii che Sky aveva bisogno di aiuto.
Lei voleva essere salvata.
«Perché Sky non parla secondo lei?» chiesi alla professoressa.
«Secondo me ha avuto un passato molto difficile. Lei è stata adottata a quattordici anni, per il resto non so niente.» disse la professoressa.
«Capisco. Come mai mi ha chiesto se le avevo parlato?»domandai incuriosito.
«Perché ti fissava tutto il tempo.»disse la professoressa sorridendo.
«Davvero?»dissi sorridendo come un coglione.
«Davvero. Tu secondo me potresti riuscire a capirla.»disse lei.
«Non credo, quella ragazza è più complicata di un espressione algebrica e ogni volta si scoprono cose nuove su di lei.» dissi io.
«Oh sì. Lei è una continua scoperta.»disse la professoressa.
Sorrisi a quelle parole poi salutai la prof. e andai al corso di biologia.

«Ei Asher!» dissi sedendomi vicino a lui.
«Che ti prende Jus?» disse Asher non curandosi di ciò che stava spiegando il professore.
«Sky mi manda in confusione.» dissi frustato.
Asher mi guardò incredulo e mi disse
«Tutte le ragazze della scuola ti vanno dietro e tu sai pensare solo a Sky?»
«Quella ragazza è un mistero va bene? E sai quanto mi intrigano i misteri. Io ne devo sapere di più su di lei.» dissi pensando a quello che mi aveva detto la professoressa di arte prima.
«Sei un diciassettenne che si sta comportando da un bambino di tre anni che gioca a fare l'investigatore con una ragazza di sedici anni che ha mille problemi.» disse Asher incazzato.
«Esatto e indovina un pò!? Sta cosa mi piace da morire!» dissi alzandomi in piedi.
Chiesi al professore se potevo uscire e andai alla ricerca di Sky.
Uscendo in corridoio incontrai il bidello Drake.
«Oh Justin ma pace non ne hai mai?»disse ridacchiando.
«Nono Drake, mi sa di no.»dissi ridendo.
«A chi cerchi ragazzo?»disse Drake.
«Una ragazza, si chiama Sky Ferreira. È la nuova arrivata»dissi io.
«Mi sembra molto triste quella ragazza sai?» disse il bidello Drake.
«Anche a me.» dissi fissando il vuoto.

«Jus!» disse una voce femminile rompendo tutti i miei pensieri.
«Oh Janine ciao» dissi sorridendole.
«A chi cerchi?» mi domandò lei.
«A Sky!» disse il bidello Drake.
«Shh zitto.»dissi troppo tardi.
«La sfigatella stava leggendo su una panchina fuori.» disse Janine.
«Perfetto, devo andare ciao!» dissi correndo verso il giardino.

La cercai da tutte le parti e alla fine l'avvistai. Era lì, nella mia panchina preferita sotto un grande albero.
Io mi avvicinai a lei e lei non si mosse di una virgola.
Non stava leggendo, ma stava scrivendo in un quadernetto.
«Sai vorrei tanto capire perché non parli da quando avevi quattordici anni.»dissi sedendomi di fianco a lei.
Lei mi guardò con il suo sguardo gelido e triste.
«Sei bella anche quando fai quello sguardo freddo.»dissi non pensando alle parole che uscivano dalla mia bocca.
Lei allora prese il pennarello nero e scrisse su un foglio
«Perché sei così fissato con me?»
E io le presi il pennarello dalle mani e scrissi
«Tu urli e nessuno ti sente, io sono riuscito a sentirti.»
Lei sorrise e una lacrima le rigò il volto. Era la prima volta che la vedevo sorridere, ed aveva un sorriso fottutamente bello.
Avrei voluto stringerla a me. Ma mi limitai a dirle: «Sei troppo bella quando sorridi, quindi per favore sorridi sempre.»
Quando stava per riscrivere nel quaderno notai dei segni che aveva sul braccio.
«Perché lo fai?» dissi in tono serio, guardando il suo braccio.
Non mi erano mai piaciute queste cose. Le trovavo ridicole. Perché scappare dal male facendosi del male?
Lei si ritirò la manica e non scrisse più nel quadernetto.
Io rimasi a guardarla per qualche minuto senza dirle niente.
«Non capiresti» disse con voce spezzata.
«Hai parlato.»dissi sorpreso.
Lei si alzò di fretta e se ne andò verso il corridoio.
Io la seguii ma Asher mi bloccò.
«Nicole Henson vuole essere invitata da te alla festa della scuola.»disse emozionato.
«Sisi dopo ne parliamo, Sky ha parlato.»dissi ancora incredulo.
«Fammi capire io ti sto dicendo che hai la possibilità di fare sesso con una bomba sexy e tu pensi a quella tossica che ha parlato?»disse ridacchiando.
«Smettila Asher, non costringermi a tirati un pugno.»Sbottai io.
«Stai lontano da quella ragazza Justin, ti porterà solo guai.»disse serio.
«Sai perfettamente che amo cacciarmi nei guai.»dissi sorridendo.

Don't be shy.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora