Una sorpresa dietro l'angolo

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*POV DI TN*
Stavo parlando con Gustav al telefono , per far passare il tempo e tirarci un po' su il morale.
Gustav:"Ehi TN, so che non sei proprio in forma e neanche io, però se uscissimo sta sera ci sarebbe d'aiuto capito no in che senso."
TN:"Si si...tanto dobbiamo solo attendere notizie ,Tom è vivo, in teoria e quindi non possiamo fare nulla se non aspettare ..."
Gustav:"Ok dopo chiedo anche Georg e Sarah... comunque boh che mi dici?"
TN:"Ah boh sto una merda hahah tu inv-"
Mamma di TN:"TN!!!VIENI TI DEVO CHIEDERE UN FAVORE!"
TN:"Oddio mia madre mi sta chiamando, scusa Gustav se non vado mi ammazza a dopo."
Gustav:"Ah ok a dopo."
Attaccai e andai in salotto.
TN:"Dimmi."
dissi scocciata.
Mamma di TN:"Intanto regolati co sto atteggiamento , comunque visto che in questi giorni non fai nulla , puoi andare a fare una commissione? Si tratta di prendere dei pasticcini e un filone di pane, però mi raccomando dal fornaio quello solito , come si chiama , Herman Meyer, il suo forno si trova accanto al fioraio ,dove lavora la signorina Jenell,capito no?Ti prego fai questo favore a mamma."
TN:"Mhh ok ...ma è un po' distante da qui c'è non chissà quanto però un po', vabbé fa niente, quando devo andare?"
Non avevo la minima voglia , ma era davvero da una settimana che non uscivo di casa e mi avrebbe fatto solo che bene.
Mamma di TN:"Anche adesso se puoi, i soldi tanto stanno lì sul mobiletto."
TN:"Ok allora mi vesto e vado."
Andai in camera a prepararmi:
jeans corti neri e una magliettina grigia un po' scollata ,con le solite scarpe, era un'abbigliamento semplice e casuale.
Lasciai i capelli sciolti non avevo voglia di legarli , ma portai un elastico per sicurezza.
Mi lavai i denti,presi il telefono co le cuffiette e la mia audiocassetta,
scesi in salotto e presi i soldi , dopodiché uscii di casa.
TN:"Ciao mamma a dopo."
Mamma di TN:"A dopo amore grazie ancora."
Misi subito le cuffie e posai il telefono in tasca assieme alla cassetta.
Azionai la musica e partì "Wish you were here" dei Pink Floyd, stravedevo per quella canzone, ma mi faceva pensare a Tom in una maniera atroce.
Camminavo con quella melodia nelle orecchie.
Mi veniva un po' da piangere, ma in pubblico mi vergognavo, specialmente la mattina alle 10 e mezza con tutta gente che andava a fare comprere.
Ero alla piazza principale, meglio non dire a ciò che pensai, mi si strinse il cuore.
Per andare dal fornaio dovevo scendere lungo una vietta , molto carina , decorata con dei fiori e vetrine colorate.
Passai per vari vicoli e vari piazzali, mancava poco al fornaio.
"Perfetto 5 minuti e sarò arrivata."
Preferivo molto questa zona della città rispetto a quella di casa mia.
Passarono svariati minuti ed ero quasi giunta a destinazione.
Ero davanti al portoncino del fornaio, già da fuori sembrava un luogo accogliente e ben curato, con quella vetrina piena di torte e biscotti avrebbe fatto venir fame a chiunque.
Entrai e c'era un bel po' di fila.
Si sentiva un odore di pane e pizza che mi venne l'acquolina in bocca.
Era tutto molto luminoso , dai toni caldi e graziati, mi piaceva molto.
Mi misi lì ad aspettare.
Il tempo passava e la mia noia persisteva.
"Che palle."
Stavo insultando mezzo mondo nella mia testa.
Erano passati 10 minuti ed era finalmente il mio turno.
Con tutte quei dolci al bancone avrei voluto prendere tutto , ma non potevo.
Hermann ,il fornaio, era un uomo un bel po' robusto, con due belle spalle e un pizzetto scuro come i suoi occhi.
TN:"Buongiorno."
Hermann:"Oh giorno signorina , cosa desidera."
TN:"Allora mia madre voleva dei pasticcini e un filone di pane."
Hermann:"Certo scegli pure i pasticcini ce ne sono vari,oppure vuoi che faccio un misto?"
TN:"Ehm fammi un misto grazie."
Hermann:"Va bene va bene."
Con le sue venose e grandi mani prese un sacchetto di carta e mise dentro vari pasticcini al cioccolato, alla crema ,alla cannella e al pistacchio.
Mise il filone di pane sempre in un sacchetto e infilò il tutto all'interno di una busta rigida di plastica.
Hermann:"Ed ecco a lei signorina sono 5 euro e 50,ma le faccio lo sconto dai facciamo 4 e 50."
TN:"Oddio grazie non serviva."
Le sorrisi e presi tutte le cose, ringraziandolo e poi uscii.
Appena uscita mi scontrai contro qualcuno,io avevo il capo chino e non vidi chi fosse.
Mi cadde la busta a terra.
TN:"Oddio ehm scusa scusa!"
sollevai la testa, spalancai la bocca e sigillai gli occhi per poi spalancarli.
Ero sotto shock, lo abbracciai piangendo.
"TN..."
disse.
"Tom..."
risposi.
Mi mise le mani lungo i fianchi e mi abbracciò forte.
Sentivo le farfalle nello stomaco.
Fu un abbraccio lungo e nonostante stessi morendo di caldo sia per i miei capelli che per Tom, poco importava, mi era mancato troppo.
Sentii la sua mano accarezzare le mie lunghe e setose ciocche dorate.
Avevo le mani attorno al suo collo, mentre lui attorno alla mia vita.
Eravamo avvinghiati e incollati tra noi.
Restammo per almeno un minuto così, mentre piangevo lentamente in quella sublime quiete.
Tom:"Mi sei mancata..."
Disse accarezzandomi la schiena.
Quelle parole mi fecero arrossire.
TN:"Anche tu Tom..."
Ci slegammo e rimasimo incantati nei nostri occhi.
Quei suoi occhi, erano radiosi e ardenti,nonostante il viso che li conteneva fosse scalfito da botte e graffi.
I dread sciolti lo rendevano un po' selvaggio e non aveva più il suo piercing ,ma la cosa più strana era il camice ospedaliero.
Era bellissimo, con tutti quei lividi e lesioni, era sempre bellissimo.
Come faceva io non lo so, ma ero attratta anche da quel suo nuovo look.
Tom:"Mi stai facendo i raggi X o cosa?"
TN:"Ah no no hahah...è che sei così..."
Tom:"Bono?"
TN:"Si- C'è NO ASPETTA-"
Diventai rossa come un peperone e mi misi a ridacchiare coprendomi la faccia.
Tom:"Eh lo so ,vedi faccio colpo pure in camice ospedaliero."
TN:"Ma no dai è perché sei beh ridotto non proprio bene e poi coi dread sciolti sembri un po' Tarzan hahah"
Tom:"Eh si ...se ti va puoi fare un giro sulla mia liana."
TN:"Sei perverito pure dopo essere stato all'ospedale e aver rischiato la vita."
Tom:"Ma perverito di cosa, io parlavo della liana ,non so tu che liane conosci."
Lo guardai con un sorrisetto all'ingiù alzando le sopracciglia.
Mi fissò profondamente, rendendomi ancor più pazza per quei suoi occhi,lucidi e intimi, ma immensamente attraenti come una calamita.
Mi chiamò improvvisamente Gustav.
Tom:"O chi è?"
TN:"È GUSTAV ODDIO RISPONDI TU HAHAHA"
Tom:"ODDIO SI!"

*POV DI GUSTAV*
Dato che ero annoiato e pensieroso chiamai TN.
Rispose poco dopo.
Gustav:"Oi pronto?"
Tn:"Si pronto?"
Infartai ,per un attimo mi sembrò Tom, ma non poteva essere.
Gustav:"Oi ciao hai finito di fare quella cosa per tua madre?"
Domandai sconcertato
Tom:"No è diverso, sua madre me la sono fatta."
Pensavo di aver sentito male, ero veramente attonito.
Gustav:"Come scusa ...?"
Tom:"Si fratello, hai capito bene, mi sono fatto sua madre."
Gustav:"T-Tom?!"
Tom:"No sono TN."
Disse con una voce sottile e acuta.
Non sapevo che dire , mi cadde il telefono dalle mani, mi misi a piangere per la gioia.
Ero completamente scioccato quanto felice.
Tom...Tom era vivo.

Tokio hotel,ragazzi di strada-Tom kaulitz-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora