Capitolo 6: Capelli corvini

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Nicole mi stava abbracciando da qualche minuto, all'inizio ero un po' come dire.. paralizzato, ma ricambiai.
Sentivo il suo battito cardiaco, la mia mano nei suoi capelli e l'altra intorno alla sua vita.
Per quanto potesse essere un abbraccio innocente e per quanto Nicole stessa fosse così innocente, mi attraeva, mi divorava, anche se non volevo mi faceva sentire così vivo e puro a mia volta.
Perché mi faceva questo effetto? perché mi piaceva così tanto quando mi guardava con quei occhi? perché mi sembrava attraente? e perché mi stava abbracciando? avrei voluto fare qualcos'altro, magari baciarmi con lei.
"No bill cosa stai dicendo? Lei non ti piace!" la mia mente continuava a ripetermi, allora perché sentivo come una stretta al cuore quando si trattava di lei?
Avrei voluto fare qualcosa per capire se effettivamente mi piacesse.

*

Ci stavamo abbracciando da qualche decina di minuti, non si staccava e non mi lasciava spostarmi, d'improvviso iniziai a sentire le dita calde sfiorarmi la schiena, come se essa fosse una tela dove potesse dipingere.
si allontanò lentamente da me, però continuava ad avere un contatto visivo ed aveva le sue mani nelle mie spalle.
Avrei voluto spezzare quel silenzio, in qualche modo, ma non ci riuscivo, non riuscivo a parlare quando lui era così attaccato a me, sbattei le palpebre un paio di volte ed ogni volta sembrava che il suo volto si avvicinasse sempre di piú a me, non ci credo, bill stava per baciarmi; quando le nostre labbra erano abbastanza vicine, deviò direzione finendo a baciarmi sulla guancia, Che sollievo, eppure sentivo come un peso.
Mi diede 2/3 baci prima di guardarmi di nuovo negli occhi, era così, come dire, era un gesto così carino da parte sua, eppure avrei preferito che mi baciasse sulle labbra, ma non dovevo illudermi così, alla fine io non lo amo e neanche lui.

*

Le diedi 2/3 baci sulle guance prima di guardala di nuovo, non si muoveva, mi fissava semplicemente, era chiaro non avesse gradito, ma allora perché non mi aveva già cacciato? perché non mi aveva spinto via? perché mi guardava ancora? solo una cosa era certa, lei mi piaceva, piú di quanto pensassi.
Con quei suoi capelli mori talmente scuri da diventare corvini come i miei, eravamo così diversi per amarci ma allo stesso tempo troppo uguali per ignorarci.
Solo ora mi accorgevo di provare qualcosa per lei?

*

La ragazza era andata via da qualche ora, ero rimasta solo io in quella stanza bianca.
Volevo urlare, ma allo stesso tempo fare talmente silenzio da sembrare morto.
Vuoto, ero semplicemente vuoto, non avevo mai provato tanta tristezza in vita mia. Non capivo nulla, chi erano quelle persone? chi era quella persona? perché ero qui? ero così tanto stanco, era come se il mio cervello non funzionasse piú, neanche il cuore, potevo soltanto riposarmi in quel momento e sperare, ma in cosa? sinceramente, stavo meglio così.
Senza sapere nulla, senza sapere perché fossi lì, senza sapere niente di me.
Dovevo già dormire, non avevo sonno, avevo sete piú che altro.
il mondo diventa vuoto, se solo anche tu lo sei.
Non sapevo piú cosa dire, cosa pensare, la mia mente non aveva niente di cui preoccuparsi.
Mi decisi di addormentarmi ed in meno di dieci minuti, il mio corpo sembrò come spegnersi definitivamente ed entrare nel mondo dei sogni.

*

«Buongiorno» una voce assonnata ci disse mentre si sedeva accanto a noi, eravamo tutti stanchi, c'era chi aveva le occhiaie e chi si doveva appoggiare con la testa al braccio sennò cadeva.
Nessuno parlava, tutti sorseggiavamo una bevanda calda per rimetterci in sesto ma dubito possa funzionare piú di tanto.
Si vedeva proprio la mancanza di quei due, t/n, solo a quel buongiorno di George, gli avrebbe risposto con un "Stai zitto cazzo!" o "Puoi chiudere quella fogna?" e tom avrebbe riso come uno squilibrato, come al suo solito, come al nostro solito, come al solito di tutti noi.
Erano solo persone, perché farli questo? a quale scopo?
Mi alzai in piedi velocemente e corsi in camera mia, non capivo cosa avevo, non lo capisco anche ora e non lo capirò mai.
«Stai bene?» cazzo, la sua voce, così acuta quando cantava, ma così profonda quando mi parlava «No» risposi senza guardarlo e sedermi sul letto «Racconta» cosa dovrei dire esattamente? avrei voluto rispondere sarcastica, qual era il suo obbiettivo? non lo comprendevo.

*

«Racconta» dissi per poi sedermi di fianco a lei, era così silenziosa, non sentivo persino i suoi passi, né il suo cuore battere o i suoi respiri, sembrava come..morta «Le persone Bill» mi rispose lei «Le persone?» chiesi dubbioso «Erano solo persone» continuò guardando il pavimento «Manca sempre qualcosa, quel qualcosa, hai presente? quel luccichio. Nei loro occhi, un barlume infinito, almeno è quello che credevo. Era il senso di tutto ciò, di vivere, respirare, far battere il mio cuore, ma ora quella luce e come se fosse morta, come loro.» mi spiegò in poche parole, quanto mi rivedevo in lei, quanto vedevo me stesso nel suo carattere, Alla fine, amiamo solo i nostri cloni.
«Non voglio starci male» ammise «Allora non stiamoci male» cercai il suo sguardo «Cosa?» finalmente si girò verso di me, sembrava così tanto confusa ed anche stanca «Non stiamoci male» ripetei prendendole la mano, ora eravamo di nuovo, solo noi due «Come?» piagnucolò a voce bassa «Attraversando gli specchi Nicole, iniziando da quelli» avrei voluto farlo con lei, attraversare gli specchi, solo e solamente con lei.

*

4 settimane, era passato un mese da l'ultima volta che andammo da tom a fargli visita.
un mese di sole domande e solo stanchezza, tutto questo perché? per un gruppo di assassini malati Alexander ed
Iris Van, insieme all'altra quelli psicopatici.
«Ciao tom» la voce di George mi fece ritornare alla realtà, eravamo di nuovo da lui, chissà se si ricordava «Ciao, em george?» sembrava insicuro di qualcosa «Bravo Tommy» si complimentò lara, ebbene si, tom aveva perso la memoria, ma in meno di 2/3 settimane l'aveva requisita, bene o male..certo alcune cose non se le ricordava ma la maggior parte credo di si, Tom guardava solo dietro di noi, come se stesse cercando qualcuno «Dov'è lei?» ci chiese, calò il silenzio «Le-Lei chi tom?» domandò Gustav che era rimasto zitto per tutto il tempo «Lei, non mi ricordo il suo nome» rispose, ed ora chi glielo diceva? «È mo-» suo fratello venne interrotto «Insomma Bill! Ma ti sembra il modo?!» Lara diede uno spintone al ragazzo facendolo quasi cadere «Non è piú un bambino! Ha quasi 20 Anni cazzo! deve saperlo prima o poi non credi?!» adesso quei due stavano litigando, che immaturi, ma in parte gli capisco «Ha subito già un trauma, vuoi per caso ucciderlo?! Si è appena svegliato da un coma di quasi 5 Anni!» Rispose Lara «È stato qua dentro per ben 5 anni!» continuò gesticolando «È mio fratello! non il tuo, So io cosa deve sapere e cosa no!» ribatté lui «Si ma ti sembra che sia il caso di dirglielo ora?! Con un buco al fianco ed una fascia sulla testa?! Ma sei impazzito?!» controbatté lara «Cosa dovrei sapere?» chiese tom «T/n è morta cazzo!» si fermò per respirare «È andata! È sottoterra!» fece un altra pausa «Dentro una bara! Ha fatto Ciao ciao da Anni!» il quelle parole bill ci aveva messo tanta rabbia «Esci» disse suo fratello «Cosa?!» disse scioccato l'altro «Ho detto esci!» gli urlò contro tom «Siete degli egoisti, Egocentrici, Noncuranti, Una mandria di prepotenti, Menefreghisti, Solipsisti, siete solo in cerca di soldi! l'unica vera qui era solo e soltanto Lei! Andate a farvi fottere manipolatori!» Bill corse fuori dalla stanza lasciando tutti senza fiato.

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