Capitolo 3:Smettila

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«Non lo so» risposi semplicemente, mi venne spontaneo «Non lo sai» ripetó bill perplesso per poi sedersi vicino a me e mettersi nella mia stessa posizione, gambe al petto «Hai paura?» mi chiese guardando il pavimento «si» risposi «anch'io» lui aveva paura, la mia stessa paura, si vedeva, lo sentivo, lo percepivo, sentivo che aveva paura «Di cosa abbiamo paura?» mi domandò poi «Di fallire».

*

Nicole e bill erano in camera, noi altri eravamo rimasti in salotto «Cosa facciamo?» chiesi «Non lo so gus» mi rispose lara mentre guardava la tv accesa «Vado a letto» salì le scale velocemente e Mattw la seguì a ruota, ora eravamo rimasti solo io e george «Come stai?» mi chiese «bene» risposi, la mano del ragazzo si alzò per poi posarsi sul mio braccio, ma non in un punto a caso, nel punto in cui avevo una taglietto, che perdeva ancora un po' di sangue «non stai bene» concluse «Mi stai facendo male» tolsi il dito che premeva contro la ferita «Voglio solo che t/n sia qui» dissi a bassa voce «Non tornerà» mi rispose secco george «Lo so» mi alzi per poi andare in camera.

*

«è la tua canzone preferita?» io e nicole stavamo ascoltando Reflections «si» effettivamente era orecchiabile e piaceva anche a me.
La canzone finì in poco tempo «Dov'eri prima» mi chiese nicole «Ero a trovare t/n» le risposi piano «ho sempre voluto andare lì, ma non ho mai avuto abbastanza coraggio» mi confessò «Andiamo io e te» la rassicurai «Solo..noi due?» mi chiese imbarazzata «Se vuoi» cercai di essere gentile con lei mi alzai da per terra per poi porgerle la mano, Nicole si alzò per poi seguirmi fino in auto, parlammo in tutto il tragitto del piú e del meno «Arrivati» annunciai, scesi dalla macchina ed anche la ragazza.

*

Scesi dall'auto insieme a bill, il cimitero era di un buio pesto, c'era una piccola fonte di luce però «Andiamo» bill mi prese la mano per poi avviarsi dentro fino ad arrivare alla tomba di t/n, era piena di fiori, c'erano candele colorate, rose, sue foto, biglietti, cartelli di tutto e di piu «Potresti.. lasciarmi la mano?» sussurrai imbarazzata, stare di fianco a lui o semplicemente sentire una piccola parte di lui toccarmi, mi divorava l'anima «Oh scusa» mi lasciò immediatamente «Vorrei dimenticarla» mi confessò «Anch'io» risposi «Ma non sarebbe giusto nei suoi confronti e nei nostri» conclusi «t/n veniva divorata dal suo stesso cervello, giorno per giorno e adesso lei vorrebbe soltanto essere ricordata per la ragazza normale che era» conclusi «Me l'ha detto lei "Se mai dovessi morire.."» bill mi interruppe «Ricorda al mondo la ragazza normale che ero, non quella problematica» adesso stavamo guardando entrambi la tomba con scritto "T/n Kaulitz" e la sua foto sorridente «si, Se mai dovessi morire ricorda al mondo la ragazza normale che ero» dissi di nuovo «Lo sapeva che sarebbe morta, sapeva che sarebbe morta giovane, c'è l'ha sempre detto, in ogni parola, ogni esclamazione, ogni verso, in ogni movimento, ha sempre cercato di farlo capire a qualcuno.

Sentì qualcuno singhiozzare, mi girai immediatamente a vedere bill, stava guardando per terra mentre piangeva «Mi dispiace» disse tra un singhiozzo e l'altro mentre si asciugava le lacrime con la manica «Mi dispiace!» sembrava come impazzito «Non volevo tutto questo» disse con un filo di voce «Non volevo che morisse!»

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«Bill» mi chiamò nicole «Dim..dimmi» cercai di dire «Non è colpa tua» invece si, era solo colpa mia, tutta colpa mia «Cosa..» dissi con la voce tremante «Non è colpa tua» ripetó «Lo so» mentì «Non è colpa tua» «Lo..so» adesso eravamo faccia a faccia, il suo viso era così serio, mi sentivo così intimorito da lei, era piú bassa di me, ma era come se mi guardasse dall'alto in basso e con quei suoi occhi verdi puntati addosso non potevo fare altro che piangere, un ondata di lacrime uscì dai miei occhi «No Bill, Bill Non è colpa tua» mi stava dicendo qualcosa di carino, allora perché sentivo il cuore in fiamme? come se mi stessero pugnalando ma senza un coltello «Non dovevo lasciarla da sola» continuai a darmi la colpa «Non è colpa tua» disse per l'ennesima volta «Perchè è tutto così difficile?» chiesi «Non è colpa tua» non mi rispose «No Nicole! Non avrei dovuto lasciarla da sola!» Le urlai contro mentre singhiozzavo «Cazzo! Perché l'ho lasciata da sola?!» immersi le mani dentro i miei capelli per poi tirarli «Smettila!» mi gridò facendomi fermare «Non è colpa tua!» «Smettila di dire che è colpa tua!» continuò «Sai da dove proviene la depressione? Dal sentirsi in colpa! Sai perché un milione di persone si suicida? Perché si sente in colpa! Vuoi finire come loro?!» Rimasi pietrificato, non sapevo cosa dire o cosa fare «Tutti mi odiano e non hanno torto a sentirsi così!» ribattei «Io non ti odio! Tom non ti odia! T/n non ti odia, Gustav non ti odia! George neanche! stessa cosa Lara e Mattw! Tua madre non ti odia! tuo padre non ti odia! Nessuno che tu conosca ti odia» adesso non piangevo piú, guardavo nicole, era arrabbiata, aveva un espressione così frustata «Smettila!» continuava ad urlarmi contro, mi stava sgridando ma lo faceva per il mio bene «Smettila di pensare che tutti ti odiano!» era così triste, i suoi occhi verdi, erano così tristi, la sua espressione, era così triste, tutto di lei, era così immensamente triste.

*

«Io non ti capisco!» continuai ad urlare «Smettila!» Bill mi stava continuando a guardare, le labbra socchiuse, gli occhi impauriti, era immensamente triste.
«Se qualcuno ti odiasse a questo punto saresti al posto di t/n!» non volevo dirlo, non volevo offenderlo, volevo controllarmi, ma il mio corpo continuava a muoversi da solo «Smettila!» ancora «Smettila di stare male» ancora «Smettila di pensare a tutte quelle cose negative!» Continuava a fissarmi senza dirmi nulla «Rispondi cazzo!» volevo una sua risposta, qualunque cosa «Scusa» sussurrò talmente piano che a momenti sembrava come rimasto zitto.

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