Sotto le stelle (MPREG Fluff)

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Per Te darcyanthos❤️
Ti voglio bene




La costellazione brillava alta nel cielo nero d'autunno, una via luminosa dove i draghi volavano lungo di essa. Un cielo luminoso chiuso in una piccola stanza, il leggero respiro del piccolo James stretto tra le braccia del padre Harry che osservava quel piccolo esserino così impotente e leggero. Dormiva con i piccoli pugni chiusi, i piedi rugosi con le dita arricciate che non riuscivano neanche a riempire il palmo della sua mano, la bocca piccola come una linea su quel viso candido e con le guance paffute. I capelli corvini e scombinati come quelli del padre.
Sentirlo sul suo petto, mentre dormiva e respirava profondamente, lo spaventava. Bastava poco, così poco per fargli male e per questo motivo lui lo teneva sempre stretto a sé, cullandolo tra le sue braccia seduto sul divano mentre i piccoli draghi, creati con la magia, continuavano a svolazzare lasciando scie luminose.
Aveva paura Harry, da quando James era arrivato nella sua vita aveva iniziato a tremare. Quando Draco gli annunciò che per causa di una maledizione della famiglia Malfoy avrebbero avuto un figlio, Harry rimase sorpreso, scioccato e infine felice. Era un bene che quella maledizione esistesse, pensò, e mentre costruiva la cameretta e riempiva di domande i medici, la sensazione scomoda e strana di poter perdere James ancora prima che arrivasse, lo attanagliava. Non bastava la piccola camera sicura, non era sufficiente la culla protetta con la magia, non servivano a nulla quei bellissimi draghi artificiali di magia, James era indifeso e bastava poco per perderlo. Sentiva su di sé gravare la responsabilità, la possibilità che ciò che era successo a se stesso potesse ripetersi. Non poteva permettersi di rendere orfano suo figlio, di poterlo immaginare con un segno indelebile e la perenne sensazione di essere perseguitato dalla morte.
Il piccolo si agitò tra le sue braccia, il prode cavaliere papà passò un dito su quel viso. Sembrava agitato, tirava pugni e scalciava. Piccoli mugugni accompagnavano quei movimenti, Harry lo cullava cercando di calmarlo per poi spostarlo poggiando il corpicino sul suo petto, la testolina sulla spalla e le mani grandi posate una sulla schiena e uno sul sederino, per tenerlo saldo a sé. Il piccolo scalciò un poco, ma poco dopo sembrò calmarsi appena sentì la presenza del secondo padre che gli depositó un bacio sulla testa.
« Vieni a dormire Harry, il piccolo James vorrebbe solo stare steso nel suo lettino » gli disse il marito mentre gli accarezzava i capelli. Harry sentiva sciogliersi la tensione, il tocco delicato del marito sulla sua testa lo rilassavano. Avrebbe voluto avere lo stesso coraggio di lasciare James, ma ogni volta che cercava di dormire lontano dal figlio, quel baby monitor sembrava avvertirlo con suoni sinistri e il pianto del piccolo, che non poteva perdere tempo a dormire.
« Può stare con noi questa notte, ma Harry... » la voce carezzevole e confortante di Draco, lo stava cullando. Aveva sonno, tre mesi passati a dormire due ore o poco più lo stavano sfinendo e sentire Draco passargli le mani sulle spalle e massaggiarlo, mentre gli baciava la cute, era come la ninna nanna sul Ippogrifo dormiglione che al piccolo James piaceva tanto.
« Devi imparare a lasciarlo andare, farai del male a lui e a te » continuava con voce calma « Lo so, ma ho paura » rispose il moro lasciandosi andare completamente al marito « Ti garantisco che non succederà nulla. La nostra stanza è di fronte alla sua, abbiamo il baby monitor sempre acceso. Questa diavoleria babbana ci sta aiutando tanto e abbiamo anche un elfo domestico bravissimo, quindi Harry... » Draco sfilò James delicatamente dalle braccia del compagno, portandolo sul suo petto e tenendolo a sé cullandolo un po'. Il piccolo mugugnava quasi contento, sembrava, si appisolò subito senza neanche scalciare. James con Draco aveva avuto meno problemi rispetto ad Harry. Beveva il latte senza fare storie, si faceva cambiare senza piangere, e appena arrivava il papà Draco lui sorrideva e smetteva di urlare.
Harry pensava di essere detestato dal figlio, che scalciava sempre contro di lui, come nel non volerlo,urlava e piangeva, ma si era ripromesso che l'avrebbe conquistato e difeso. E così fu.
Il piccolo James, con il tempo, aveva imparato a dormire tranquillo tra le braccia di Harry, anche perché divenne una sorta di secondo letto. Il suo papà non voleva lasciarlo andare mai, amava tenerlo a sé, sentire come respirava, il piccolo corpo caldo contro il suo petto. Vederlo e sentirlo mentre si muoveva. Era la magia più bella che era riuscito a fare, era qualcosa che amava incondizionatamente.
« il bambino deve abituarsi a dormire senza di te. Andiamo, devi riposare anche tu » e mentre Draco adagiava il piccolo James nella sua culla, Harry tremava impaurito. Si avvicinò, osservando il piccolo dormire steso in modo rilassato, con la sua tutina rosso oro e steso su un lenzuolino azzurro. Aveva paura, che quel cielo finto potesse squarciarsi e far giungere il male, temeva che qui draghi si sarebbe rivoltati, ingigantiti e avrebbero divorato il suo bambino. Gli passò la mano sul petto, una piccola carezza mentre le lacrime scendevano sul suo viso. Draco lo strinse a sé per un fianco, posando un bacio sulle labbra « Non ci sarà nessun mago oscuro a fargli del male, non ci sarà nessuno che lo porterà via. Hai già reso questo mondo sicuro e ti prometto che niente e nessuno ce lo porterà via. » Harry si sentì rassicurato, leggermente almeno. Si strinse al marito baciandolo sulle labbra e sentendo le lacrime salate unirsi a quel bacio « È che finalmente sono felice, ho una famiglia e non voglio perderla » disse con voce tremante e spazzata dal pianto. Draco lo strinse a sé, cullandolo come faceva con il piccolo James « Ti amo Harry, sarò sempre qui con te, insieme a James. Non sarai mai solo » le sue parole erano confortanti, ma la paura per quanto stesse scemando sembrava salda a non andare via « E se qualcuno ci provasse? Sono un auror, sono famoso come il bambino sopravvissuto. Potrebbe venire qualcuno e farci del male » i pensieri correvano in testa come le parole che fluivano dalla sua bocca, erano pensieri sconnessi, confusi, eventi possibili e alcuni davvero assurdi. Ma Draco gli sorrise « Figurati se consento a qualche pazzo di avvicinarsi a mio figlio, se dopo averlo portato per nove mesi, dopo essermi innamorato di lui, consento a un tizio qualunque di entrare in casa mia e fargli del male» scosse la testa e tenendo salda la presa sui fianchi di Harry, lo guardava in modo rassicurante « Fidati Harry, li farò fuori tutti a costo di finire ad Azkaban » ma mentre Harry cercava di dibattere, volendo mettere la sua storia a paragone, Draco lo precedette come se avesse intuito « E quella tua e dei tuoi è un evento diverso. Non esiste più nessun Voldemort » lo baciò sulle labbra e Harry rispose dandogli un ulteriore bacio, trattenendo le lacrime. Draco accompagnò Harry verso la camera da letto, lasciando finalmente James dormire sereno sotto il cielo stellato dove i draghi volavano e sorvegliano il bambino, sotto il tetto di una casa sicura. E finalmente il moro, steso sul letto e la testa poggiata sul petto del marito, che gli passava le dita tra i capelli, dormiva finalmente sereno. Nonostante non avesse dormito decentemente da mesi, in quel momento il sonno lo avevo sopraffatto perchè sapeva di poter riposare sereno, protetto e sicuro che nulla avrebbe distrutto la loro famiglia.

Ophis - Raccolta Drarry OneshotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora