47. Radura

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Cavalca lo specchio delle acque

del lago azzurro brillantino

con mio fratello cuore di olmo.

Il cielo è chiara lampada.

Gli ossequi dell'erba

alla grande gialla quercia

sporcano di terra

la gaia montagna.

Cuore di olmo era già testa

immagine errata nel riflesso.

O ero io lo specchio

al di là del lago?


Il popolo dei fiori variopinti

e della ricolorata rugiada

mi guida nella luce estrema

verso il sentiero che mi chiude gli occhi

e rompo lo specchio

alle mie ruvide spalle

prima di esser gialla quercia

immersa nel fango.

E so che morirò al buio

fuori dalla radura di olmi,

e saprò chi è il riflesso

nell'atro cieco lago.


Morte di una musaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora