'Perfavore non chiamarmi così.' Le dissi fredda come un pezzo di ghiaccio
'Andiamo sono pur sempre tua madre' esclamò lei di ricambio
'No non lo sei.'le risposi per poi aggiungere 'Gustav,ragazzi io vado in camera mia appena siete pronti bussate e iniziamo a studiare' dopo aver aggiunto questo mi diressi abbastanza nervosa verso la mia camera chiudendomi la porta alle spalle.*Tom pov's*
Ma cosa le è preso? È sua madre no?pensavo chiedendomi se stesse bene.
La donna era alta,snella,con dei lunghi capelli biondi platino proprio come il figlio gli occhi di un color nocciola era davvero molto bella.
'Scusate per i modi bruschi di mia figlia prego accomodantevi' e detto ciò la donna ci fece accomodare,notai che anche Gustav era strano ma non ci feci molto caso.
'Allora tesoro non ci vuoi presentare hai tuoi amici?'chiese la donna mettendosi seduta accanto ad un uomo abbastanza alto con un po' di pancia e con un pizzetto che dava sui nervi da quanto era poco curato ma tralasciando quello il signore aveva i capelli mori come la figlia e gli occhi Azzurri che acquanto pare nessuno dei due figli aveva ereditato.
'E che motivo ci sarebbe? Tanto fra un po' voi ve ne andrete.' Rispose il figlio alla domanda della madre lei lo guardò assottigliando gli occhi per poi chiuderli e fare un sorriso a trentadue denti.
'Peccato tesoro ma ti sbagli noi ora torneremo qui a vivere con voi!' Disse lei contenta io,mio fratello e Georg guardavamo la figura di Gustav che era sbiancata di colpo per poi sentire dei passi veloci che correvano su per le scale era lei..era Rebecca che stava Origliando la conversazione...
'No non lo permetterò!'urlò Gustav
Giuro non ci sto capendo un emerito cazzo.
Pensai e il fatto era strano perché io sono il più intelligente del gruppo oddio dopo Rebecca,approposito di Rebecca chissà cosa le è preso..forse dovrei andare a controllare,così nel mentre che la conversazione fra Gustav e i suoi genitori continuava io mi stavo avvicinando alle scale fino a quando non le raggiunsi e le salii lentamente per non farmi sentire da nessuno appena arrivai in cima mi avvicina ha una porta con sopra un cartello che presumo fosse di Rebecca quando era piccola sopra c'era scritto "Il regno fatato" e presumo che si riferisse alla sua stanza così bussai ma non avendo risposta lo rifeci ancora nulla..dopo un paio di minuti sentii dei sighiozzi provenire dal fondo del corridoi..
Mi avvicinai alla porta e bussai..i singhiozzi smisero di colpo.
'Rebecca? Sei qui? Posso entrare?'Chiesi tutto d'un fiato ero in pensiero lo ammetto diciamo che è raro vederla o sentirla piangere lei disolito è una ragazza molto solare,vivace ma soprattutto era un'ottima ascoltatrice.
'Rebecca? Posso entrare?..'Chiesi ancora aspettando un cenno o qualsiasi cosa come risposta ma non arrivò niente di niente..quindi decisi di andarmene ma nemmeno il tempo di fare un passo che la porta del bagno si aprii e qualcuno mi afferro il polso non permettendomi di muovermi io girai il capo verso la ragazza e la vidi con gli occhi rossi dal pianto..ma una cosa non capivo..
Perché non vogliono i loro genitori nella stessa casa? Era questa la domanda che mi ponevo e che rimaneva senza risposta
'Entra...'Sussurrò lei e io eseguì appena fui dentro quel piccolo ma confortevole bagno mi misi a sedere sul bordo delle vasca nel mentre che lei chiudeva la porta.
Il me provocatorio a questo punto avrebbe fatto una battuta maliziosa ma vedendola così non ci riuscì.
Era li vicino al lavandino seduta per terra con la testa fra le ginocchia così decisi di sedermi al suo fianco.
'Posso sapere cosa succede?..'chiesi lei alzò la testa e mi osservo non sò bene per quale motivo ma era li con gli occhi puntati su di me..però questa cosa mi faceva sentire bene non so per quale strano motivo sotto il suo sguardo mi sentivo leggero come se non avessi nessuna preoccupazione.
'È una storia lunga...'Sussurrò lei di rimando io intercettaì il suo sguardo era cupo ma desideroso di levarsi qualunque peso portasse.
'Raccontamela io tanto ho tutto il tempo del mondo.'le dissi lei mi guardo per un'altro piccolo istante e giuro avrei voluto che non finisse mai.
'Va bene...come preferisci..'detto questo la ragazza si mise a gambe incrociate appoggiando la testa addosso agli armadietti che erano sotto il lavello,
Dopo qualche istante iniziò a raccontare
'Partiamo da quando io e Gustav siamo nati..diciamo che i miei non mi hanno sempre visto di buon occhio...soprattutto perchè loro ecco vedi..loro sono Omofobi e Sessisti...quindi se io indossavo qualcosa di maschile loro si incazzavano perché per loro le donne dovevano indossare solo vestiti aderenti,gonne corte ecc...tu sai quanto io sia testarda no?'mi chiese lanciandomi un'occhiata e io annuì piano e subito dopo lei continuò
'Ecco io li non potevo fare niente fino hai 14 anni dovetti indossare quegli inutili e orribili vestitini,inutile dire che provai in ogni modo ad indossare quello che volevo ma con scarzi risultati...io..ecco io avevo paura..'si fermo un'attimo
Di cosa aveva paura? Pensai incuriosito ma anche un pochino in colpa.
'Avevo paura delle punizioni..sannò fare qualunque cosa...per esempio io non sono più vergine...'
Li spalancai gli occhi e poi chiesi
'Ma tu non hai mai avuto un ragazzo?! O sbaglio?'
'No non sbagli affatto ma una volta non mi corportai come una "ragazza ideale" così i miei decisero che come punizione avrebbero fatto soldi con il mio corpo..'lei fermò il racconto per riprendere fiato e io la guardai con fare indignato per quello che le avevano fatto i genitori
'Poi...ci fu un'altra volta in cui non mi fui vestita elegante che mio padre mi picchio..mio fratello era l'unico in quella fottuta casa che si preoccupava veramente per me..lui era l'unico che si prendeva cura di me..e lui era quello che c'era sempre per me..e io faccio lo stesso per lui..così ci venne un idea denunciammo i nostri genitori per maltrattamento sui minori ma per nostra sfortuna si beccharono solo 3 anni di galera e ora sono tornati...ho paura..' io rimasi li a fissarla incapace di dire qualcosa di sensato...-----------------------------------
Ciao a tutti ragazuoi!
Bene direi che mi sono fatta perdonare per i capitoli precendenti!
In questo capitolo ho voluto spiegare il passato della nostra protagonista
Cosa succederà d'ora in poi?
Tom lo racconterà a qualcuno?
O lo terra solo per se?
Scopritelo nel prossimo capitolo!~1111 parole~
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Il nostro amore è eterno//Tom Kaulitz\\
RomanceRebecca Schäfer è la sorella gemella di Gustav che fa parte della famosa band "Tokyo Hotel" lui ha 17 anni mentre la nostra protagonista ne ha altrettanti Rebecca è la prima della classe con una passione smisurata per la musica ma che potrebbe succ...