5. old friends

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<Arrivederci, buona giornata>

Saluto il commesso della cartoleria dove ho appena comprato tutto il materiale necessario per i miei corsi.

Mancano ormai poche giorni all'inizio dell'Università, e non vedo l'ora di iniziare.

Mi perdo ad osservare la mia città.

È sempre la stessa ma la vedo così diversa.

O forse sono solo io ad esserlo...

Nizza rimane la mia casa, sono molto legata alle sue vie, le sue case, il mare...

Ma mi riporta alla mentre troppe cose belle, talmente belle da farmi stare male.

E so che quelle non torneranno più indietro.

Per questo tutto appare così diverso...

Il paesaggio è invariato, ma tutto intorno invece, si è dissolto.

È come guardare una fotografia: essa ti fa ricordare i bei momenti, ma non te li può far vivere di nuovo.

La mia vita negli ultimi due giorni mi è sembrata intrappolata nel tempo passato, come se non potesse più scorrere verso altre direzioni se non quelle già percorse.

In Italia tutto questo non succedeva.

Non era possibile.

Tutto era nuovo e scorrevole.

Ogni attimo diverso e imparagonabile al precedente.

Mi sentivo libera,diversa, entusiasta...

Adesso mi sento come intrappolata nella gabbia della mia stessa mente.

L' unico modo che mi viene in mente per superare queste sensazioni è far finta di essere completamente un'altra persona.

Sarò la Dove italiana che frequenta un' università in Francia, pronta a cogliere ogni momento.

Ogni passo diverso dal precedente...

Per farlo devo completamente lasciar andare tutto ciò che resta della mia vecchia vita.

Soprattutto il motorsport, e una persona in particolare...

Solo così il mio obbiettivo di passare i prossimi cinque anni qui a studiare potrà esaudirsi.

Ormai a forza di girare per negozi è arrivata l'ora di pranzo, e mi rendo conto di avere un po' di fame.

Ci vuole molto coraggio ad andare a mangiare da soli, ma come dice Leonardo di Caprio, è una dimostrazione della proprio forza saper stare da soli, e questa nuova Dove è molto forte.

Non sapendo bene dove andare i miei piedi si muovono da soli, portandomi davanti ad un chioschetto di panini.

Ma questo non è un posto qualsiasi...

È il luogo che più ho frequentato nella mia infanzia.

Io e le mie amiche di scuola pranzavamo in questo chiosco quasi tutti i giorni.

Certo che venire qui ha reso molto più difficile il piano di incominciare una nuova vita e chiudere con quella vecchia.

Ma ho sentito come un richiamo nella mia testa che non mi ha permesso di resistere.

Dovevo vedere se tutto era come lo avevo lasciato....

E in effetti è proprio così.

Le tende arancioni e gli alti sgabelli sono ancora esattamente come quelli di anni fa.

La signora Bouegeux serve ancora al bancone e suo figlio è in piedi alla cassa.

Tutto come un tempo.

My struggle with F1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora