7. Furia

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Mi sveglio di soprassalto.

Guardo l'ora.

Le 11 passate.

Oddio, è tardi.

Mi alzo dal letto, mi guardo intorno.

Non sono nella mia stanza.

Guardo in basso.

Indosso ancora il vestito di ieri sera.

Sono nella villa.

Intorno a me molti corpi ammassati che dormono per terra, su divanetti o suoi tavoli.

Recupero le mie scarpe e la mia borsa.

Obbiettivo?

Uscire da qui al più presto.

Non ricordo niente da dopo aver visto Charles dietro quell'albero.

Controllo il telefono.

1000 chiamate e messaggi minatori di Valentine e Chanel.

O cavolo, dovevo portarle io a casa.

Chissà come saranno tornate.

Ascolto i messaggi che mi ha mandato Valentine.

< Brutta stronza che non sei altro, sei sparita, non rispondi al telefono, Lando dice che sei ubriaca fradicia e resterai qui a dormire.

Pretendo delle spiegazioni sul tuo comportamento quando ti sveglierai.

Non eri così inaffidabile prima, l'Italia deve averti fatto male.

Prima eri solita avvertire prima di ubriacarti come una scema.

Comunque noi torniamo a casa in taxi perché non possiamo guidare così alterate.

Lando è stato carino e ha chiamato lui per trovare un taxi.

Domani quando ti sveglierai riportami la macchina.

Mi raccomando trattala bene, e esigo delle spiegazioni!>

Ancora confusa, nervosa e con un gran mal di testa, scendo le scale stando attenta a non fare troppo rumore, svegliando così tutti.

Ovunque mi giri ci sono persone che dormono.

Ma come ci sono finita in questa situazione?

L'obbiettivo era bere solo un bicchiere di champagne e andarmene al più presto riportando a casa sane e salve le mie amiche.

Ma il piano non è andato bene...

Sto per attraversare la sala e dirigermi verso l'uscita quando una voce mi ferma.

< Buongiorno Gin tonic!

Pensavi di svignartela senza salutare?

Non è carino.>

Max è in piedi davanti a me con una tazza piena di caffè e dei biscotti.

Ottimo rimedio per la sbornia.

Io sto talmente male che fatico a metterlo a fuoco e ho la testa che mi pulsa.

< Come mi hai chiamata scusa?>

Chiedo per via dell'appellativo che mi ha affibbiato.

In realtà il mio scopo è sondare il terreno per capire quanto ieri sera io sia riuscita a mettermi in ridicolo.

Quando bevo così tanto ho paura a sapere cosa potrei fare...

< Ah sì scusa te sei Dove, solo che ieri sera continuavi a dire solo questa due parole:

My struggle with F1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora