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La luce entrava dalle enormi vetrate poste alla sinistra del letto. Derek si era appena svegliato e si stava vestendo mentre pensava al programma della giornata,per prima cosa si doveva occupare di Stiles. Uscì dalla camera e si diresse nella stanza d'avanti,dove si trovava il ragazzo.
Per educazione busso ma non ricevendo risposta entrò nella stanza,la prima cosa che notò era l'enorme letto vuoto. Non sapendo bene cosa fare andò nel panico e iniziò a pensare ai posti dove sarebbe potuto andare,solo quando affinò l'orecchio si calmò,cuori che battevano. Con un grande punto interrogativo in faccia si diresse verso il letto e notò un leggero movimento da parte dei cuscini "non ci posso credere",alzò un cuscino e si ritrovò una volpe tutta arrotolata su se stessa.
<<svegliati!>>la volpe sobbalzò all'improvviso urlo,solo quando capi la situazione si rilassò.
<<vestiti e scendi,io preparo la colazione e poi andiamo dal mio druido >>con un lungo sospiro Stiles si alzò da letto,si grattò la pancia e si vestì con gli stessi indumenti del giorno prima. Sceso dal soppalco si sedette al tavolo della cucina e iniziò a mangiare quelle che sembravano delle uovo strapazzate<<grazie per la colazione>> << figurati,ma muoviti che dobbiamo andare>>in pochi bocconi fini il cibo e si avviarono verso l'uscita.
Arrivati al piano terra Stiles rimase stupido dalla fantastica macchina nera parcheggiata d'avanti a sé. Il viaggio durò giusto 10 minuti,parcheggiarono e si avviarono verso quella che sembrava la porta secondaria di un normalissimo ambulatorio per animali<<non credo che un veterinario posso aiutarmi più di tanto>> <<tranquillo lui sa il fatto suo,conosce il sovrannaturale ed è il mio druido>>.
Bussarono alla porta,che venna subito aperta da un uomo di colore,era bassino e con una mascella di una forma molto strana<<Derek entra pure, e lui deve essere il mio nuovo paziente. Piacere Alan Deaton>>Stiles sorrise e saluto in modo un po timido l'uomo,mentre seguiva Derek in quello nuovo luogo.
<<Derek mi ha spiegato la tua situazione,ti puoi sedere su quel tavolo mentre ti visito>>Stiles eseguì le parole di Deaton mentre esso continuava a parlare<<adesso se non ti dispiace,devi toglierti la maglietta mentre auscolto il tuo cuore. Respira...espira,respira..espira,va bene ora sdraiati.
Ora faremo un'ecografia,praticamente ti spalmo questo gel e passo sulla tua pancia la sonda  in modo da vedere il feto,ok?>>al cenno positivo il dottore procedette,solo una cosa fece sobbalzare Stiles, il gel.<<ahahah si scusa ma il gel è un pò freddo>>,i minuti passavano mentre il veterinario quardava il monitor con sguardo un po corrucciato.
<<Allora Stiles,sarò sincero,non credo che il feto possa sopravvivere. Il tuo  stato di malnutrizione è troppo avanzato e questo si ripercuote anche su di lui. Mi dispiace>> a quelle parole il mondo cade addosso a Stiles che ,con un pianto infrenabile si arrese alla cruda verità. Lo immaginava ma sentirselo dire era tutt'altra cosa,sentirsi dire che il proprio bambino sarebbe quasi sicuramente morto era devastante.
<<va bene,grazie doc>>solo Derek sembrava che non provasse neanche un po di pietà, solo una cosa lo tradiva,i suo gesti. Con dolcezza prese Stiles dalle gambe e dalle scapole,portandoselo vicino al petto,facendogli nascondere il viso vicino al collo. Lo sollevò e dando una leggere spallata alla porta uscì da quel luogo, si diresse alla macchina ,appoggiò Stiles e per tutto il tragitto tenne una mano sulla sua gamba,quasi a lovergli dare le sue forze, quasi a volerlo consolare e sostenere.
Arrivati a casa Derek portò subito a letto Stiles,lo appoggio sul materessa e lo coprì con le coperte <<vado a prenderti del the caldo>>, neanche il tempo di girarsi verso la porta che Stiles gli aveva afferrato la maglietta <<t-ti prego, resta>>a quelle parole sussurrate Derek non pote fare altro se non uno sguardo impietosito, decise di sdraiarsi con lui sotto forma di lupo. L'animale era enorme, grande quasi fino all'obbligo di un normale uomo adulto(tipo twilight), affianco al corpo così minuto del ragazzo,esso poteva benissimo seppellire la faccia nella pelliccia, ed è quello che fece. Stiles continuò per circa 15 minuti a fare piccoli singhiozzi sul pelo dell'animale,solo dopo essersi calmato si addormentò sfinito da quel pianto.
Al suo risveglio Derek era ancora vicino a lui, stava guardando fuori dalla finestra, magari perché non sapeva che altro fare o magari per capire come aiutare quel giovane ragazzo che a malapena conosceva ma che si era già preso un posto nel suo quotidiano,riuscindo a scalfire quella maschera che non faceva trasparire nessuna emozione . Resosi conto del fatto che Stiles si posse risvegliato gli diede una leggera leccata sulla guancia destra e si ritrasformò<<ora scendo a prepararti qualcosa di caldo>>. Stiles non fece neanche caso al fatto che Derek si stesse rivestendo d'avanti a lui, riusciva a pensare solo alla premura dell'uomo, in fine dei conti loro neanche si conoscevano.
Stiles si mise seduto sul letto, mentre Derek gli passava un intruglio di erbe in una tazza calda<<sono erbe rilassanti, dovrebbero aiutare>> Stiles gli fece un leggero sorriso mentre prendeva piccoli sorsi di quella bevanda<<è buono>>,dopo alcuni secondi Stiles si decise a parlare<<penso sia arrivato il momento di spiegarti la mia situazione>> <<tranquillo non c'è ne bisogno,possiamo aspettare>> <<no tranquillo, voglio farlo,mi sembra giusto nei tuoi confronti>>, Stiles prese un grosso respiro, consapevole che quello sarebbe stato il discorso più lungo ed estenuante della sua vita.
<< Sono nato non molto lontano da qui, a Portland. Vengo da una famiglia di volpi mannare, siamo differenti dalle kizzune ma siamo imparentati,per questo molti ci confondono. Quando uno di noi nasce è già sotto forma di volpe e io era veramente minuscolo,era circa la metà della grandezza dei cuccioli normali. I miei genitori penavano che con il tempo sarei cresciuto ma non fu così, tendenzialmente quelli della mia  razza sono grandi come un pastore tedesco, io sono come una normalissima volpe. All'inizio mi prendevano solo ingiro, poi mi isolarono in una stanza ed infine un mio coetaneo mi-mi stuprò, sparse la voce che non ero n-niente male e sempre più ragazzi riversamento su di me tutti i loro problemi,sia sessuali che di ira.
Da dove vengo io il branco fa tutto insieme,dal combattere al convivere, vivevamo tutti in un unica grande villa, perciò questo significava grandi problemi di cibo. Cacciavamo ciò che mangiavamo, lo cucinavano e lo servivano, ed è lì il problema,da me i bambini sono considerati dei doni, perciò venivano aggiunte erbe che servivano a rendere più fertili le donne,tuttavia funzionava anche sugli uomini. Nessuno sapeva che poteva "creare" un apparato femminile  nei maschi,ma lo si scoprì presto.
Rimasi incinto dopo circa un mese dal primo stupro,lo capì subito,non so come ma io semplicemente me lo sentivo. Pensavo che alla scoperta di questo magari il mio branco mi avrebbe accettato ma non fu così. Le cose non cambiavano, anzi peggiorarono. Iniziarono a portarmi meno spesso il cibo, ogni tanto saltavo dei pasti,forse pensavano che in questo modo avrei abortito,ma non successe.
Una cosa cambiò tutto,la figlia del capo branco si stava per spostare e il marito sarebbe divenuto il nuovo alfa, perciò per non far vedere scheletri nell'armadio i capi decisero che dovevo morire. Non mi importava più di tanto, ma sapere che il mio bambino sarebbe morto per la mia codardia mi distruggeva il cuore, perciò dopo una distrazione da parte dei combattendi del mio branco scappai. Non avevo una destinazione, speravo solo di trovare rifugio e cibo, ma accuantopare non sono stato abbastanza bravo>>,dopo il lungo racconto Stiles abbassò la testa,sia per l'ultima frase detta,sia per riuscire a metabolizzare il fatto che era riuscito ad esporre tutto ciò che gli era successo.
<<ehy guardami,sei stato bravissimo e lo sei tutt'ora,sono sicuro che il bambino ce la farà e che tutto andrà per il verso giusto>>Derek gli sollevò il viso portando le mani sotto le sue guancie,asciugandogliele dalle lacrime che ne bagnavano la superficie.<<grazie Derek,sai con te vicino mi sento bene,prima avevo sempre paura degli uomini e riuscivo a rilassarmi solo con le ragazze ,visto che erano leggermente più gentili,ma con te mi sento tranquillo>>gli rivolse un sorriso appena accennato dopo quella frase che conteneva tante emozioni positive e tanti ricordi negativi.
<<Sono felice di sentirtelo dire,con il branco allora è meglio andarci piano,potremmo iniziare a conoscere Lydia e Kira, magari con Malia ti sentirai un pò più a tua agio,lei è più selvaggia>> Derek sentì in modo forte e chiaro l'odore di gratitudine provenire da Stiles e ne fu sorpreso e felice, quel ragazzo non gli dispiaceva affatto.

Ciao a tutti, sono finalmente riuscita a scrivere anche questo capitolo. Sono stra felice che abbiate letto anche il primo.
Spero che lo capiate ma le dimensione di Derek è Stile sono più grandi di quelle della serie.
Allora alla prossima ,yurie-kun 💮

La piccola volpeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora