1-inizio

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Il vento soffiava forte mentre il rumore della pioggia rompeva quel silenzio creatosi quasi in modo surreale.Apparentemente solo un animale faceva ancora rumore, una volpe tanto carina quanto piccola, aveva deciso di riparasi dalla pioggia entrando in quella che sembrava una casa ormai abbandonata da tempo.La curiosità di esplorarla era tanta ma la stanchezza e l'esperienza le fecero capire di doversi solo appartare il un angolino asciutto e comodo giusto per riposarsi ed asciugarsi.
Il tempo passava ma il cielo continuava a far piovere,la volpe era ormai addormentata con gli occhi ben sigillati e la coda d'avanti al muso in modo da proteggerlo dal freddo.Una cosa la fece desistere dal sonno, il rumore di unghie sul parquet, immediatamente la volpe si alzò nel vano tentativo di trovare un nascondiglio, purtroppo un potente e lungo ringhio lo fece immobilizzare sul posto, mosse leggermente il muso in modo da vedere in faccia l'essere che si trovava alle sue spalle. Un grosso lupo nero lo stava guardando a 3 metri di distanza,i movimenti furono quasi automatici mentre con velocità si sdraiava di schiena, lasciando in bella vista la sua pance e il suo collo,dando modo di capire al lupo che non era una minaccia e che si sarebbe sottomesso al suo volere in qualsiasi momento.
Il lupo lo guardò per alcuni secondi prima di far brillare gli occhi di un rosso acceso, la volpe iniziò a tremare e a far illuminare i suoi occhi di un giallo acceso facendo intendere il suo status.
Il lupo con pochi passi arrivo al suo fianco, con un fluente movimento di muso spinse leggermente la volpe di lato mettendola con la pancia a terra e prendendola in bocca per il coppino.
Appena la volpe staccò l'ultima zampa da terra, mise la coda in mezzo alle zampe per proteggersi mentre si ranicchiava su se stessa.
I due uscirono dalla casa, pioveva ancora bagnando entrambi i loro manti, tuttavia il piccolo fagotto arancione non tremava per il freddo ma per la paura di una morte ormai vicina.

Il terreno si alzava mentre le possenti e robuste zampe del lupo si muovevano veloci su esso, stavano correndo da ormai 10 minuti e si iniziava a scorgere l'inizio della città, le case erano poche, sostituite invece dall'elevato numero di fabbriche e palazzi abbandonati.

Attraversarono un ponte, svoltarono un paio di volte e si insinuarono in una via alla cui fine si trovava un enorme palazzo. L'ansia continuava a crescere mentre il lupo entrava dal portone principale di quell'enorme palazzo, il lupo salì le scale con agilità. Arrivarono fino all'ultimo piano e aspettarono giusto 3 secondi prima che un portone di metallo si aprisse,<<finalmente Derek, dov'eri finito? aspe e questo?>> le domande sembravano rivolte al vento, visto che il lupo si era dileguato, lasciando la volpe vicino all'entrata. Essa si trovo' diversi occhi puntati su di sé, l'uomo di mezza età che aveva posto le domande si era avvicinato per scrutare meglio il nuovo arrivato,  velocemente esso indietreggio' nel tentativo di scappare, tutto inutile visto che si ritrovo' con le spalle al muro.

<<Quella volpe si trovava nella nostra vecchia casa, indovinate che cos'è...un beta. Quindi che ne dici se ti vai a ritrasformare e ci spieghi perché hai invaso il mio territorio.>> una nuova persona si era aggiunta a quel gruppo di ragazzi, un uomo di forse 20 anni, con capelli e barba nera, 2 occhi di un verde brillante e una voce in grado di intimorire tutto e tutti.

La volpe inizio' a tremare mentre seguiva con lo sguardo il punto indicato da una ragazza con i capelli rossi<< vai di là, trovi una stanza dove ti puoi ritrasformare e vestire>>con piccoli ma veloci passi la volpe si diresse in quella che sembrava una  lavanderia, c'era un lavabo per i panni, una lavatrice e uno stendino. Preso un grosso respiro, la volpe si trasformo' e si visti' con i pochi indumenti che riusci' a trovare su un mobile, una maglietta bianca e un pantalone della tuta nero, erano entarambi molto larghi, a tal punto che dovette farsi un nodo molto stretto intorno alla vita giusto per non far cadere i pantaloni.

Uscito dalla stanza gli occhi dei presenti si rivolsero a lui , lasciando tutti con un filo di sorpresa<<pensavo fossi una femmina, la tua forma animale è minuscola>> a parlare fu' una ragazza con tratti asiatici e dei folti capelli neri<<lo so, sono molto piccolo. C-comunque mi chiamo Stiles, piacere>>.

<<Io sono Derek e questo è il mio branco e mi piacerebbe capire il motivo del  perché sei venuti nel mio territorio>> il modo in cui disse quella frase era tranquillo ma la sua potente aura non fece altro che far tremare un modo più evidente Stiles.<<io n-non intendevo i-invadere il vostro territorio,v-v-volevo solo riparami dalla pioggia,se-se me lo permettete me ne vado subito e n-non tornerò mai più>>il modo di parlare del ragazzo rispecchiava totalmente le se emozioni,terrore. I licantropi storsero il naso per la puzza tanto forte di quell'emozione che spesso avevano provato,ma che mai avevano sentito in modo così forte. Quel ragazzo non aveva solo paura della loro ira,aveva il terrore di morire.
<<hey amico tranquillo,non devi avere paura di noi,non ti faremo nulla. Che ne dici se ti riposi un po cui,almeno fino a quando non smette di piovere>> le parole di quel ragazzo che aveva la mascella storta avevano alleggerito leggermente la pressione,tuttavia solo dopo un cenno affermativo da parte del capo branco fece fare un sospiro di solievo da parte di tutti.
<<Allora ti spiego un po chi siamo, io sono Scott,lei è la mia ragazza Kira,la rossa accanto è Lydia e l'uomo con lo sguardo inquitenate è Peter,infine il nostro alfa Derek,è un po musone ma non te la prendere.Ci sarebbero altri membri ma non sono cui oggi quindi niente.>>
<<stavano per guardare un film, se vuoi ti puoi unire a noi>>a parlare fu Kira, subito tutti notarono lo sguardo tra lo scettico e il diffidente di Stiles,essere invitati in una cosa così intima gli appariva strano, per non parlare delle paura tutt'ora costate di essere uccisi.<<Io ecco...va bene,mi metto per terra allora>>a quell'affermazione il branco iniziò a sedersi,chi sul divano e chi sulle poltrone. Dalla disposizione dei posti si capivano anche i ruoli dei ragazzi all'interno del branco,Derek era sulla poltrona più vicina alla porta,probabilmente per riuscire a proteggere il branco da un possibile attacco. Peter anch'esso era su una poltrona,ma più vicina alla vetrata,probabilmente aveva lo stesso compito di Derek ,quasi sicuramente era il suo braccio destro, mentre gli altri 3 erano sul divano.
Stiles si sentiva insicuro in quel posto,soprattutto per lo sguardo che Derek  gli rivolgeva,ma per una volta si sentiva veramente parte di un branco.
Il film iniziò, per i primi minuti il ragazzo seguì la storia ma la stanchezza prese il sopravvento, facendolo cadere in un sonno profondo.

<<Finalmente ti stai svegliando>>a parlare era Derek, mentre asciugava  dei piatti<<mi sono addormentato,...dove sono tutti?>>
<<sono andati a casa loro,il film è finito circa 30 minuti fa>>un brivido di paura percorse tutta la schiena del giovane ragazzo,la paura di restare solo con un uomo si fece sentire come molte altre volte.<<sai,prima con tutto quel baccano non me ne ero accorto,ma adesso che ci siamo solo tu ed io lo sento chiaramente,un cuore di troppo.Com'è possibile che tu sia incinto?>>il panico più totale impossessò Stiles che con movimenti veloci,si mise in posizione di difesa.Zanne e artigli in bella vista,il volto deformato e le orecchie a punta,solo una cosa era strana,la posizione. Era con le ginocchia piegate e il busto piegato in avanti in modo da proteggere la pancia.<<quindi è vero,sei incinto>> <<si,esiste una speciale erba che può rendere fertili in quel senso, anche gli uomini. È successo con il mio vecchio branco>>
<<cosa intendi per vecchio,tu non sei un beta?>> << aqquantopare se ne io ne il mio branco ci sentiamo legati tra noi, anche se divento omega i miei occhi rimangono gli stessi. Sono scappato dopo aver scoperto di essere incinto, ho inziato a girare per le foreste in cerca di cibo e per sbaglio sono finito cui. Posso andarmene anche subito,ma ti prego non farci del male>>dopo quanto affermato il ragazzo si mise una mano sulla pancia come per proteggere il cucciolo ancora non nato,questi movimenti non sfuggirono aglio occhi di Derek che in quel preciso momento decise  <<resta,non posso farti andare via nelle tue condizioni. Se vuoi domani ti posso portare dal nostro druido per controllare come sta il cucciolo, ma in quel caso mi dovrai dire la tua storia. A te la scelta>> <<ovviamente accetto,non ho motivi per non farlo e cui il mio piccolo sarebbe al sicuro>>.
Stiles torno nella sua forma e posizione di prima, mentre Derek gli faceva vedere la sua camera da letto per quella notte.

Salve,ho inziato a scrivere questa nuova storia,spero vi piaccia,onestamente mi piace come sta venendo.
Ciao,yurie-kun 💮

La piccola volpeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora