Capitolo 4 - La Città di Mezzo - Il male incomincia a muoversi...

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In una città in cui la notte era sovrana, le stelle risplendevano nel cielo, i lampioni illuminavano ogni via, la luce e l'allegria delle case si poteva tastare nell'aria. La gente passeggiava per quelle strade, bambini giocavano tra di loro, i venditori cercavano di attirare potenziali clienti e tutti passavano il loro tempo a mostrare grande interesse per la loro città. Solo due persone non rimanevano a guardare tutto ciò, dato che erano in missione.

La Città di Mezzo


Anastasia e Isa camminavano lenti per quelle strade e la ragazza rimaneva meravigliata da tutto quello che la circondava: nemmeno Salt Lake City nei giorni di Natale era così viva e piena di gente per le strade. Guardava ogni singola casa, negozio, persona che le fosse accanto e aveva un gran sorriso sul volto, felice di essere capitata in un luogo simile. Isa , invece, non prestava la minima attenzione a ciò che lo circondava, mostrando un'aria di disinteresse e di serietà. O almeno mostrava, dato che dentro di sé provava una certa curiosità per quella città notturna. Lo affascinava come la gente si divertisse a girare per le strade e a osservare come la gente venisse attratta dagli oggetti che proponevano i venditori. Erano emozioni che non provava da tempo.
"Senti Isa." Disse Anastasia per parlare un po'. "Hai mai visto questo mondo prima d'ora?"
"Mai. Ne ho solo sentito parlare... Mi ricorda un po'... la mia casa, i Giardini Radiosi. Ma ormai..."
Anastasia capì di aver premuto un tasto dolente. Isa aveva scoperto che i giardini di quello splendido mondo in cui abitava non esistevano più: tutto era stato inghiottito dall'oscurità e ogni luogo era diventato arido. Sapeva che una parte della città era stata ricostruita, ma era sicuro che quei giardini in cui era vissuto da piccolo non sarebbero mai più potuti ridiventare come quelli di una volta.
"Sora ci ha consigliato di cercare un certo Cid: pensa che possa aver notato qualcosa di particolare negli ultimi giorni. Dovrebbe essere all'Hotel nel Secondo Distretto."
I due si diressero verso l'uscita del primo rione, ma Anastasia notò un buffo animaletto dietro una bancarella. Si diresse per vedere cosa vendesse e per poterlo osservare più da vicino.
"Buonasera, kupò! In che cosa posso servirla?"
L'animaletto aveva due piccole ali violacee, un morbido pelo bianco, un grosso naso rosaceo, due piccoli occhi e una sfera rossa collegata con la testa.

Isa si avvicinò alla bancarella. Appena l'animaletto lo vide, incominciò a tremare.
"Ma lei è..."
Isa aveva capito che l'aveva riconosciuto come il suo Nessuno, ma fece subito una faccia sorpresa per far capire che si confondeva con qualcun altro.
"Chi, io?"
"I- io l'ho già vista, kupò!"
"Le giuro che non so nemmeno il suo nome."
L'animaletto fece un sospiro di sollievo.
"Mi scusi mi devo essere sbagliato, kupò. Io sono Moguri e vendo ogni genere di cosa vi possa essere utile! In che vi posso servire?"
Anastasia guardò Isa.
"Credo ci serva qualcosa per curarci o per guarire. Solo che per i soldi..."
"Non si preoccupi, kupò! Per questa volta offre la casa, per farmi perdonare del piccolo incidente."
Anastasia aveva notato che così dicendo Moguri aveva stretto la zona di pelo dove c'era il suo cuore.
Isa osservò rapidamente la bancarella e prese 5 Pozioni e 5 Panacee. Moguri prese gli oggetti e li diede in mano ad Isa.
"Spero che torniate presto!" disse Moguri. Poi si girò e disse sottovoce: "Con molti Munny..."
"Grazie Moguri, credo che ritorneremo presto." Rispose gentilmente Anastasia.
Prima di andarsene la ragazza notò una bancarella con una tenda gialla vuota, senza nessuno dietro il bancone.
"Che strano." Pensò "Mi sembra insolito che qualcuno apra una bancarella e poi non si fa vedere."
I due poterono finalmente andare verso il Secondo Distretto, aprendo il grande portone. Appena entrarono si accorsero che questa zona della città era completamente deserta, senza alcuna persona. Alcuni pali erano ammaccati e molte zone del pavimento erano rotte. Anastasia notò un Negozio di Cappelli, un'altra strada che doveva portare da qualche altra parte della città, un grande edificio dal quale si potevano notare delle campane e infine l'Hotel dove dovevano andare.
"Ecco, dobbiamo andare là dentro. Stiamo attenti, questa zona è molto spesso colpita dagli Heartless."
I due si diressero verso l'entrata, quando qualcuno gridò a voce alta.
"Parbleu! Qualcune mi salvi!"
Anastasia notò uno strano essere circondato da delle ombre simili a quelle che l'avevano attaccata alle Isole del Destino.
"Dobbiamo aiutarlo!"

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