Avete mai visto uno di quei magnifici giardini inglesi, con tutte quelle rose e quei splendidi fiori? Quel mondo ne aveva uno che era magnifico, ma era un vero e proprio labirinto. C'era anche un'altra zona, ma il giardino era molto più grande, con funghi giganteschi e fiori enormi. Oltre quello una tavola bandita ogni giorno per l'ora del tè. C'era il Castello che dava ingresso al giardino dov'era stata allestita una sorta di tribunale dove la regina giudicava "equamente" chiunque capitasse sotto tiro. Ed infine c'era la sala iniziale dove ogni visitatore arrivava e già da lì si poteva capire quanto fosse bizzarro quel mondo. D'altronde quello era il Paese delle Meravigle.
[Welcome to Wonderland! = http://www.youtube.com/watch?v=IG-vL7yvGXQ ]
Sora e Duncan erano finalmente arrivati con la Gummiship a destinazione. Appena mise piede fuori dalla navicella, Duncan capì che quel mondo aveva tutte le rotelle fuori posto: la stanza in cui erano arrivati era completamente disordinata e guardando verso l'alto non si vedeva assolutamente niente se non una profonda oscurità. Sora scese allegro dalla Gummiship, felice di essere ritornato in uno di quei spettacolari mondi che aveva visitato.
"Questo è... il Paese delle Meraviglie?!"
"Esatto!" rispose Sora.
Stavano per avviarsi verso la stanza successiva, quando uno strano blocco uscì da un portale dimensionale.
"Message pur Monsieur Sora, Message pour Monsieur Duncan!"
I due rimasero esterrefatti: che diavolo era quel cubo volante. Il cubo si fermò improvvisamente davanti ai due e si aprì una schermata che mostrò il volto di...
"Anastasia?!" dissero in coro i due.
"Salve ragazzi! Quando io e Isa siamo stati alla Città di Mezzo abbiamo salvato un uomo cubo chiamato Luc Bloque che ci ha regalato una sorta di ricetrasmittente che permette di comunicare tra i mondi. Ve l'abbiamo inviati tramite il blocco che vedete e speriamo vi possano essere molto utili. CIAO!"
Il blocco fece uscire da una fessura una busta con dentro i due oggetti.
"AU REVOIR!"
Detto questo il cubò ripasso per il portale e lasciò i due ragazzi con gli occhi aperti.
"Siamo appena arrivati in un nuovo mondo e le sorprese sono appena cominciate..."disse Duncan, mettendosi l'oggetto.
"Non ti preoccupare!" Sora sorrise "Non credo che sarà l'ultima! Ci sono molte cose che ti piaceranno qui!"
"Speriamo..."pensò Duncan, non molto sicuro.
I due si avviarono verso la stanza successiva. Duncan osservò con cura ciò che lo circondava: sembrava in tutto e per tutto a una normalissima sala da pranzo, con un tavolo con sopra due barattoli, un orologio a pendolo, due sedie ed un camino, ma mancava un'altra porta per proseguire.
"Ed ora?" chiese Duncan.
"Ed ora..." Sora prese il barattolo blu "Altra sorpresa!"
Sora bevve un poco del contenuto del barattolo e lentamente incominciò a diventare sempre più piccolo.
"Ma che diavolo?!?! Sora, dove diavolo sei!"
"Qui giù!"
Duncan osservò sul tavolino ed effettivamente vide Sora che sbracciava per richiamare l'attenzione di Duncan.
"Che aspetti? Bevila anche tu!"
Duncan prese il barattolo, incerto, e bevve velocemente un sorso della bevanda. Aveva un sapore dolce, ma allo stesso tempo aveva una nota acidula. All'improvviso sentì il suo corpo diventare sempre più piccolo, stringersi ancora di più, fino a diventare della stessa grandezza di Sora.
"Uao!"
Vide la stanza che lo circondava con occhi diversi e notò un corridoio che portava fuori e una porta... con una faccia?!
"Concentrati Duncan" si disse a sé stesso "D'altronde sei anche in un altro mondo che vuoi che possa essere una porta con una faccia!"
I due scesero con un balzo dal tavolo e si avviarono verso il cunicolo.
"Hey, ma perché non proviamo ad usare quella porta?"
"Ah, quella" disse Sora "Non vuole venire aperta."
"In che senso scusa?!"
"Nel senso che preferisce dormire ed è quasi impossibile svegliarla!"
Duncan si batté la mano sulla fronte.
"Mi stai dicendo che quella porta è in grado di intendere e di volere... cioè è viva?!?"
"Sì!"
Ok, doveva ammetterlo, aveva sempre sognato di entrare a far parte di uno dei suoi libri di avventura, ma quel mondo era veramente assurdo. Nonostante ciò, preferì continuare ad esplorarlo. Attraversato il corridoio i due si trovarono in un giardino: c'erano altre tre strade e due carte che assomigliavano molto a dei soldati stavano davanti all'entrata che si trovava di fronte a loro.
"Carte-soldato?" chiese Duncan.
"Esatto, servono la regina di cuori, che è la sovrana di questo Regno. Una molto fissata con il tagliare le teste e con il punire la gente con processi "equi". Non so se mi spiego"
"Chiaro come l'acqua."
I due cercarono di evitare ogni contatto con le guardie e preferirono scegliere un'altra strada.
"Destra o sinistra?"
"A destra c'è un labirinto e preferirei evitare. Andiamo a sinistra, dopo un boschetto ci dovrebbe essere una mia amica."
"Speriamo che almeno lei sia normale..." pensò Duncan.
Seguendo la strada si ritrovarono in un gigantesco giardino, molto diverso dal precedente: il terreno era di un colore marroncino, c'erano funghi e fiori giganteschi, alberi sottili, ma alti con numerose foglie, con anche qualche ninfea gigante che sopra le loro teste faceva da piattaforma per raggiungere altre zone.
"Mi sembra strano che non abbiamo incontrato nessun Heartless."
"Gli Heartless di questo mondo preferiscono nascondersi e nella maggior parte delle volte escono quando meno te l'aspetti."
Detto questo Duncan si mise all'erta: non aveva alcuna intenzione di farsi trovare impreparato. Passarono il giardinetto tranquillamente, senza aver incontri di alcun genere.
"Possibile che oltre a quei Carta-soldato non abbiamo incontrato nessuno? Non mi sembra il genere di mondo completamente disabitato. D'altronde Sora ha parlato di una sua amica e di una Regina... quindi dev'esserci per forza qualcun altro su cui governare... A meno che questa non sia la più pazza e che quindi governa in un mondo senza alcun essere vivente." Si disse Duncan.
Arrivati all'entrata di un'altra zona sentirono un urlo.
"E' Alice! Vieni, deve essere in pericolo!"
Duncan corse insieme a Sora e si ritrovarono in una sorta di sala da tè, ma la cosa che colpiva di più erano sei Concerto Rosa e cinque strani carta-soldati, intorno ad Alice.
"Hey! Che state facendo!"
I Carta-soldati si girarono e i due ragazzi videro che erano completamente differenti: avevano metà lato nero, avevano uno strano volto, il simbolo degli Heartless ai lati e una lancia a posto di una mano.

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Kingdom Hearts: New Travel
FantasyPrima storia su WattPad, riportata da una che avevo già scritto su EFP. Otto ragazzi vivono una vita normale nella città di Salt Lake City, ma un giorno un pericolo incombe su un altro mondo e vengono convocati per salvarlo! Saranno in grado di prot...