Le nostre emozioni

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I due innamorati andarono a cena e poi tornarono subito su.
Arrivati nella stanza Paola non fece in tempo a chiudere la porta che Massimo la incastro tra lui e la porta, iniziò a baciarle il collo e Paola era al settimo cielo, dopodiché le tolse la maglietta e iniziò a toccarle i seni, poi Paola iniziò a spogliarlo e lui passò ai pantaloni glie li sfilò con delicatezza e poi le tolse anche l'intimo iniziando a toccare la parte che poteva dare il via al vero divertimento, Paola era al centro del extasi ma voleva far divertire anche Massimo così iniziò a toccare anche lei la sua parte che poteva provocarle il vero piacere... raggiunsero il letto e ansimavano entrambi non ce la facevano più con i preliminari dovevano aversi...
Così si unirono come in un puzzle e finirono per farlo.
Inutile dire che crollarono sfiniti uno affianco all'altro.
La mattina successiva si alzò per prima Paola ed iniziò a guardarlo e a pensare... prima di lui la sua vita non aveva un senso.
Poco dopo si alzò Massimo
- a che pensi piccre?
- a quanto ti amo e al fatto che non riesco a credere che siamo insieme
- beh direttrice mi ha corteggiato per molto
- ah io eh? sbaglio o qui era qualcun'altro quello che provocava sempre?
- non so a cosa allude direttrice
- beh alla scena due anni fa nel mio ufficio quando ti avvicinavi sempre di più e mi stavi mangiando con gli occhi e se non mi fossi spostata non saprei cosa sarebbe accaduto, alla scena dopo la rivolta, nel mio ufficio quando ti ho offerto il caffè e avevi quello sguardo così penetrante, per non parlare di un'anno fa in ospedale che se non avessi abbassato lo sguardo ti avrei...
- mi avresti?
- non avrei fatto nulla, eri sposato
Paola si fermò perché si senti a disaggio dicendo di aver fatto pensieri su un uomo sposato non era da lei..
Paola rispose all'ultima domanda turbata e con un velo di tristezza
Massimo ormai la capiva infatti le accarezzò il viso
- pccre non devi frenarti perché ero sposato, lo sai anche tu che il mio matrimonio era finito da una vita è stata colpa mia al massimo, sono stato io a corteggiarti, però non potevo resistere mi sei entrata come una spina nel cuore fin da subito avevi quel qualcosa di diverso eri stronza, ma diversa da tutte le altre stronze tu eri stronza e basta, ma eri anche tanto fragile e andavi protetta come il tesoro più prezioso, sai è vero i giorni successivi abbiamo avuto delle divergenze, forse anche troppe, ma io ti ho sempre amata...
- Massimo ti amo tanto... lo sai?
- certo che lo so