"SCUSAMI TANTO"
Kristen non sapeva se fosse giusto rompere il ghiaccio. D'altra parte, che diritto aveva di chiedergli come stava?
Il diritto di una donna che ha appena fatto sesso con lui. Fra l'altro, senza neanche l'ombra di un profilattico.
Quella consapevolezza la fece sentire improvvisamente a disagio. Come ci si comportava in questi casi? Non era certo da lei "conoscere" un uomo la prima sera e andarci subito a letto. Tantomeno darsi al sesso sfrenato su un anfratto così scomodo come il pavimento della sua cucina, cui si era buttata praticamente a pesce. Per sua abitudine, era solita aspettare almeno un paio di settimane prima di arrivare al fatidico momento, per quanto l'uomo di turno le avesse puntualmente lasciato intendere che non fosse certo un peccato mortale lasciarsi dominare dal proprio istinto sin dal primo scambio di battute. A quelle proposte non troppo velate, Kristen ci aveva sempre riso su, rispondendo loro con ammirevole tranquillità. Era sempre stata lei a scegliere come e quando concedersi il lusso di fare l'amore, e mai una sola volta aveva ovviato a quella regola. Quella sera, invece... nella sua testa doveva essersi inceppato un qualche cosa. Aveva desiderato di fare sesso con Marcus fin dal primo momento. Si era perfino chiesta come sarebbe stato stringerlo tra le braccia, baciargli a più riprese quelle splendide labbra. Accoglierlo dentro di lei, ascoltare con gioia i suoi versi d'amore qualora si fosse trovato in preda al piacere. Qualora lui fosse diventato la sua preda.
Sì, era andata decisamente troppo oltre. Le sue fantasie erano diventate presto realtà, però. Pure questo era un dato di fatto. Kristen si sfiorò distrattamente la pancia con la punta delle dita. L'essenza di quell'uomo era tutta lì. E a lei non ripugnava affatto. Sollevò il braccio con discrezione e si sfregò le dita incriminate, saggiandone appena la consistenza. Era piacevolmente viscosa.
Marcus doveva essersene accorto, perché proprio allora si alzò e si diresse verso il piano cottura. Kristen lo guardò di sottecchi. Era proprio stupendo. Spalle larghe, fisico asciutto ma per niente muscoloso (e menomale, perché a lei quel genere di uomo non aveva mai attratto!); Kristen trovava affascinante persino la curva appena accennata delle sue natiche. Sentì un rumore familiare e, quando Marcus le si fece incontro, la donna capì subito cosa intendesse fare.
«Sta' tranquillo, non devi disturbarti», gli disse.
Lui si era già chinato su Kristen, dando segno di non averla ascoltata. Passò con cura il tovagliolino di carta ai lati dei fianchi e sul suo ventre cercando, però, di evitare lo sguardo inquisitorio della donna.
C'era forse qualcosa che non andava? si chiese lei, sempre più frastornata dal tocco tanto gentile quanto distratto di Marcus. Decisamente sì.
Kristen si decise ad afferrargli la mano. E Marcus, che aveva appena finito di ripulirla, sussultò non poco a quel tocco deciso e delicato insieme.
«Grazie, Marcus», gli disse lei, accennando un sorriso.
Lui la fissò negli occhi, e in quel momento Kristen si rese conto di tutta la tristezza che vi albergava. È un uomo infelice, pensò. E vorrei tanto sapere il perché.
«Come... come ti senti?» azzardò, abbassando lo sguardo.
Lui sospirò, tornando a sdraiarsi sul pavimento. «Non riesco a non pensare a... sì, ecco, a dire il vero sto pensando a mia moglie», esalò, d'un fiato. Sollevò la mano sinistra e si toccò la fede dorata che campeggiava sul suo anulare.
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Brivido Caldo
ChickLit[COMPLETA] Kristen Moore, affascinante trentatreenne, ha smesso di credere nell'amore da un bel pezzo. Ma non appena s'imbatterà in Marcus, un uomo misterioso dall'aspetto semplice e dal carattere altrettanto riservato e un poco schivo, la situazion...