DO UT DES
Quando Marcus si scostò da lei, a Kristen quasi mancò la terra sotto ai piedi. C'era cascata di nuovo, e di nuovo – suo malgrado – si sarebbe spiaccicata addosso a lui con il solo obiettivo di riassaporare l'ebrezza di essere sua. D'altronde, a detta di Herbert, non era poi così difficile concedersi più di una qualche scopata con chicchessia, ma scopare bene – alias, saperlo fare – era tutt'altra cosa. Era una vera e propria arte, un continuo do ut des. Un'attività unica nel suo genere – ma che però non aveva niente di illecito.
Kristen aveva assegnato una valenza di ben altro tipo a quelle parole soltanto più tardi, non appena scoperto il suo tradimento.
Forse quella Bridget riusciva a soddisfarlo ben più di quanto non potesse fare lei? Herbert era davvero un tipo così superficiale, così attaccato agli aspetti puramente sessuali di una qualsiasi relazione?
C'era da dire che, perlomeno su quel fronte, dalla sua bocca non erano mai uscite parole più eleganti – o comunque più romantiche – del consueto "è stata una bellissima scopata"; Kristen sapeva che non era nel suo stile. Ciononostante, lei non se l'era mai presa troppo: checché Herbert ne dicesse, lei con lui ci faceva l'amore. Loro due, insieme, facevano l'amore.
Sembrava esserci tutto: tanto sentimento, appunto, altrettanta passione e infinita comprensione. Sostegno reciproco nei momenti più difficili.
Evidentemente si sbagliava.
Poco prima che si lasciassero, Herbert aveva persino preteso che facessero ancora più sesso, e lei si era vista costretta ad accontentarlo. E tutto perché, ormai da qualche tempo, lo sentiva piuttosto distante, completamente fuori dal mondo. E Kristen, nella sua ingenuità, aveva pensato che quel diversivo che tanto piaceva a Herbert potesse, in qualche modo, riaccendere in concreto la scintilla del desiderio – con annesso recupero di un'intesa mentale che li avrebbe senz'altro riavvicinati. Quel continuo concedersi, invece, non aveva fatto altro che allontanarli di più. Kristen si era ritrovata – letteralmente – a simulare un orgasmo dietro l'altro, mentre Herbert non riusciva più ad abbandonarsi al piacere con facilità – e questo, per inciso, lo rendeva sempre più apatico. Fortemente nervoso e insoddisfatto.
Con ogni probabilità, mentre scopava con lei o, per meglio dire, mentre s'imponeva di scopare – in quel caso, per Kristen quel famigerato verbo calzava davvero a pennello – stava proprio pensando alla sua cara Bridget. Magari cercava persino di immaginarsi che al posto di Kristen ci fosse proprio lei, l'oggetto segreto del suo desiderio. Le cose non avevano funzionato poi troppo bene, però.
E così, non appena il tradimento era stato perpetrato a tutti gli effetti, Herbert aveva smesso, di punto in bianco, di cercarla. Su tutti i fronti. Aveva, anzi, cominciato a disprezzarla, a criticarla in ogni singola occasione, anche per il dettaglio più infimo. Astinenza sessuale completa – nonché totale assenza di comunicazione. Il loro fidanzamento era ormai giunto al capolinea.
«È stato più forte di me», le aveva detto una volta colto in flagrante, ben sapendo che quella frase non potesse suonare come una giustificazione valida al suo errore.
Kristen serrò la mascella. Adesso sì, che lo capiva. Fare di nuovo sesso con Marcus era stato più forte di lei. Senza contare che lui, parafrasando Herbert, non si limitava certo al semplice scopare. Sapeva molto bene come farlo – e come farle perdere la bussola. C'era anche dell'altro, però. A tratti – in particolare dalle sue carezze, ora sfrontate ora più timorose – le sembrava di percepire un concreto bisogno di affetto, più che di sesso.
STAI LEGGENDO
Brivido Caldo
ChickLit[COMPLETA] Kristen Moore, affascinante trentatreenne, ha smesso di credere nell'amore da un bel pezzo. Ma non appena s'imbatterà in Marcus, un uomo misterioso dall'aspetto semplice e dal carattere altrettanto riservato e un poco schivo, la situazion...