Capitolo Due:Drunk

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Dedicato a: @Giulia_bertotto2000
Grazie per aver commentato :3
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Secondo giorno di scuola.
Secondo giorno di torture.
Scendo dalla macchina di Ashton, dopo che mi ha stampato un bacio sulla guancia e prendo un respiro.
-Grey stasera si festeggia.. Non prendere impegni- Mi urla, prima che se ne vada.
-Ehi!- Salto per lo spavento e mi volto di scatto,sottraendo il braccio alla presa di Lindsay che mi osserva felice.
-Chi era? Il tuo ragazzo?-
I suoi occhi neri mi studiano e le lentiggini la rendono amichevole, quindi sorrido, cercando di non scappare come faccio di solito.
-No,è solo il mio migliore amico..-
-È sexi!-
Arrossisco e la osservo, prima di scoppiare a ridere. Sexi? Ashton è... Ashton ..
-Ehi, perché ridi?!- Dice prima di portarsi una mano sulla bocca e nascondere l'imbarazzo.
Non me la sento di tagliare il discorso, ieri è stata gentile con me.
-Se vuoi te lo faccio conoscere..- Propongo e avvampa, spalancando gli occhioni e tossendo.
-Forse è meglio andare a lezione..- Propone e annuisco, seguendola per il vialetto. C'è una macchina ferma al di là della strada, nera, lucida.
È una bella giornata e il sole risplende nella fiancata, il tettuccio altrettanto lucido è occupato da un ragazzo che vi sta appollaiato sopra.
Alzo gli occhi solo per incontrare quelli di un ragazzo.
-Quello è Calum Hood... Sua sorella è in classe nostra.. E gli altri due sono Michael e Luke..-
Non mi accorgo della presenza del ragazzo biondo fino a quando non lo nomina.
Esce di macchina, e non sembra che mi abbia notata, così, afferro Lindsay e la tiro avanti.
-Perché sono qui?- Chiedo e lei mi guarda confusa, così faccio segno verso i tre ragazzi.
-Calum accompagna Malika ogni giorno. È nel suo gruppo, ed è perfida come suo fratello- Storce il naso e sospira.
-Dovresti stare alla larga da loro, tanto non si filano le ragazze della scuola e se ne stanno sempre per conto loro.-
-Non sono della scuola ?-
Scuote la testa e guarda l'orologio.
-Sono tutti più grandi. Luke è il più piccolo, ma ... Non so, mette i brividi- Scoppia a ridere e non sa quanto ha ragione.
Mentre andiamo in classe la ascolto parlare. A tratti capisco cosa dice, a tratti mi isolo.. vorrei solo andare a casa..
-Ieri era la prima volta che hanno accompagnato tutti Malika e per qualche ragione anche oggi ...Spero che non abbiano preso di mira nessuno..-
Alza le spalle e si siede.
La professoressa entra e la mia mente vola lontana.

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Mi metto velocemente il top nero, tirandolo verso il basso. Quando ha cominciato ad essermi piccolo? Lo ricordavo più lungo e coprente.
Forse devo andare a comprare qualcosa di nuovo, ma non lavoro e ho tante spese. È così che funziona quando vivi da sola.
Mi guardo allo specchio e cerco di domare i capelli spettinati. I miei occhi grigi sono cerchiati e la mia pelle chiara fa quasi effetto.
Non cerco di sembrare più bella o carina, non ne ho la forza, soprattutto da quando mi sono trasferita in Australia. Non volevo stare sempre sulle spalle ai miei genitori e l'estate prima avevo conosciuto Ash, così avevo deciso di andare a vivere oltre mare e lasciare tutto a Londra. Mi chiedo se Lindsay e il mio migliore amico si piaceranno. Li avevo presentati quel pomeriggio, quando mi era venuto a prendere. Aveva sorriso e avevo visto lei sciogliersi. Mi sembra una brava ragazza, e forse farà bene ad entrambi.
La porta si apre di scatto,riportandomi con i piedi per terra e afferro la felpa per coprirmi.
-Ashton!Chiudi!! -
-Scusa, scusa, scusa ! Ci stavi mettendo troppo!-
Lo sento ridere e decido che non ho tempo per cercare qualcosa di migliore.
Chiudo la felpa ed esco, lanciando un occhiataccia ad Ashton, che ride ancora.
-Dovevi vedere la tua faccia! Eri viola!-
-Quanti anni hai? Due?-
-22, ma per te ne posso avere quanti ne vuoi baby- Ulula dalle risate e gli lancio il suo cappotto.
-Posso sempre non venire con te stasera.-
Sì zittisce e mi da un bacio sulla guancia, veloce,prima che io possa replicare.
Ricordo la prima volta che lo fece, avvampai e non dissi niente fino a fine serata.
Il viaggio da casa mia al pub è breve, tutto sommato mi piace stare con lui. Non c'è niente di costretto, solo noi contro tutto.
Mi fermo prima di entrare e gli sorrido.
-Fumo una sigaretta ed arrivo... Prendi da bere?-
Lui annuisce, prima di fermarsi di nuovo.
-Fa veloce, non mi piace questo quartiere-
Mormora e posso vedere il suo sguardo circospetto studiare tutto attorno a me.
Ha legato i capelli biondo caramello, mettendo in risalto il collo e la mascella definita. Se ci fosse Lindsay probabilmente direbbe qualcosa a riguardo.
Sorrido e mi appoggio al muro, rilasciando il peso che rischia sempre di schiacciarmi. Ashton non c'è, posso anche non essere forte per qualche istante. Mi lascio quasi scivolare a terra,tirando un sospiro. Non perdo tempo neanche ad aprire il pacchetto nuovo di sigarette, non fumo neanche a dire la verità. E' la solita scusa che uso quando ho bisogno di qualche attimo. Ashton lo sa probabilmente, ma sono felice che finga di non saperlo.
Mi riposo per qualche istante e sento dei passi. Mi tiro su di scatto e mi immobilizzo, prima di iniziare a camminare per tornare dentro.
Poi sento delle voci e la curiosità vince su di me ancora una volta. Mi volto per trovarlo di fronte a due ragazzi. Luke..
Lo spintonano e lui non si difende. Cade a terra sulle ginocchia e sorride sornione. È ubriaco?
Cerca di alzarsi, ma non facendocela scoppia di nuovo a ridere.
-Come ti sei ridotto? Solo, senza i tuoi amici, e ubriaco.. In un quartiere che non è il tuo...-
Luke lo guarda da sotto le ciglia nere e scuote la testa.
-Max, pensi che abbia bisogno di chiedere il permesso a qualcuno?-
Max si gira verso il suo compagno e quando si volta è per caricare un pugno contro il viso di Luke. Lo getta a terra e automaticamente faccio un passo verso di lui.
Lo farei per chiunque e anche se è stato scortese con me,non ce la faccio ad andarmene.
-Sei arrabbiato perché mi sono fatto tua sorella dieci minuti fa?- Chiede da terra tossendo e ridendo al tempo stesso.
Cammino velocemente e fermo il calcio che doveva colpirlo allo sterno.
-Ti prego non farlo..- Chiedo e il ragazzo di fronte a me mi guarda confuso.
-Chi sei tu?-
-Nessuno...Ma ti prego non sprecare energie per un coglione- Commento e sento la mano di Luke stringersi sulla mia caviglia. Se potesse sono sicura mi picchierebbe, ma è a terra e libero il piede con facilità.
Max sorride e guarda l'altro.
-Sentito Jason? È solo un coglione...- Poi si abbassa verso io viso di Luke e sorride ancora:
-Sei solo un coglione.-
Mormora prima di andarsene.
Quando mi girò verso Luke cerca ancora di alzarsi e andargli dietro. Cade ancora e mi abbasso su di lui, vedendolo chiudere gli occhi e respirare male. Gli porgo il telefono e attendo, ma so che non farà niente in quelle condizioni, così metto via il mio e mi faccio coraggio.
Cerco dentro le sue tasche e finalmente trovo quello che cerco.
Non ha Pin, sospiro e cerco nella rubrica.

-Luke?Dove sei cazzone, ti stiamo aspettando.-
-Emm... Non sono Luke...È tra la Ventunesima e la Road Real.. Fate presto-

Stacco e guardo il ragazzo a terra, sperando che non si ricordi nulla il giorno dopo.
Appena vedo arrivare un macchina scappo via, sperando solo che nessuno mi abbia vista.


~Note Autore:
Eccomi qua!
Sono felice che qualcuno sia passato a votare la mia storia :)
Dedicherò il prossimo capitolo a chi commenta :P
Votate e .. niente, un bacione!

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