-Non finisce qui kitsune (C)

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La volpe è sempre apparsa sin dai tempi come la rincarnazione dell'astuzia, dell'ipocrisia e del fottuto imbroglio. Come ci si può fidare di loro nonostante si nascondino in quel pelo pafutto ?

In Giappone però la si distingue in due maniere come "spirito della pioggia" "longevità"
Inoltre si divide in due sezioni quella del bene e quella del male, quale scegli di essere ?

La Kitsune così viene chiamata se vestita di bianco porta una terribile sciagura, si nutre di caos, inganna con il colore della purezza per acchiappare la preda più succulenta.
Era questo che volevi fare sin dall'inizio, no ?
attirarmi e raggirarmi

Cassian ♟️🦋

«Perché sei qui Amelie?» chiedo con esitazione, in carne ed ossa è davanti a me. Mi esce un sospiro stanco, non mi sarei mai immaginato di rivederla dopo l'ultima volta. Questa ragazza ha sempre sfinito le mie energie, se si trova qui ci deve essere un motivo, c'era sempre una ragione nascosta.

«Non è un tuo problema» solita risposta, era quasi come rivedere lo stesso film due volte, fredda come il ghiaccio e solo in piccoli momenti un calore rilento. Non aveva vie di mezzo...o era bianco o era nero, questi erano i suoi due universi. Eppure, con me c'erano stati momenti in cui era riuscita ad essere l'intermediario, il grigio.

«Amelie...» suona come una supplica la mia, un sibilo è quello che mi esce dalle labbra mentre non smetto di guardare lo smeraldo freddo dei suoi occhi che viene rotto dalle calde macchioline castane del sinistro. Le forme del suo corpo sono coperte da un grazioso vestito bianco costellato da piccoli fiori colorati. La chioma nera è libera dal suo controllo facendo scendere le delicate onde fin sotto il seno.

«Sei scomparsa da 5 anni, e non mi hai nemmeno dato uno straccio di notizia»

«Dovevo sparire» mormora fermamente, tuttavia la tradisce un singolo spasmo delle labbra rosee, sono così carnose da volerle quasi mordere. Finge, ma nonostante ciò le freme la parte inferiore della bocca, è solo un piccolo movimento che tuttavia mi fa capire che nasconde altro dietro quelle due parole. 

«Sinceramente non mi importa il perché...» mi rassegno a ciò che è restato muto per degli anni, e lo lascio rimanere solo un momentaneo silenzio. Il calore del sole si immergere ancora di più nell'abitacolo, e le colora la pelle pallida come il latte, così bianca da sembrare fatta di porcellana. Le farfalle nell'altra estremità della stanza danzano ad un ritmo statico, seguendo una coreografia ideata sul momento.

«Allora perché continui?» è una richiesta più che valida, nondimeno non so dare una risposta concreta, non ho più fiato da sprecare.

«Allora perché tu sei entrata in questa serra?» sospiro rumorosamente, non lasciandole il tempo di sovrapporsi al silenzio che ho creato.
«Ho condiviso molte cose con te»

«E questo che cosa c'entra?» nel suo tono non c'è alcuna emozione, ne positiva ne negativa, è semplicemente neutro. Storco il naso dal fastidio, perché per una volta non si mostra? Ma sembra diversa da tanto tempo fa, ancora più fredda pressoché gelida. Un ghiacciolo travestito da fiorellino, era così che la vedevo adesso.

«Sai benissimo cosa intendo» continuo ad insistere, e non concepisco nemmeno il motivo di tanto sforzo.

«No» ed ecco di nuovo quel tremolio, questa volta però anche il mento di ceramica partecipa a quel gesto incontrollato che appare impercettibile.

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