Prologo: The night

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Era ad una delle solite feste organizzate senza un senso che raramente frequentava, non amava stare in mezzo alla gente, preferiva piuttosto conversazioni a quattro occhi, anche se in queste conversazioni c'erano poche parole e molti più fatti, sempre se per parole contassero le vocali che urlava alternandole a ripetizione trascinato dall'impeto del godimento.
Stranamente era riuscito a liberarsi prima dal suo turno al San Mungo ed aveva deciso di uscire a prendere qualcosa da bere e perchè no, trovare anche qualcuno con cui passare la notte.
Non aspettava nemmeno che arrivasse il mattino per sgattaiolare via da qualche letto né portava a casa sconosciuti, non voleva legami, tantomeno con gente che una volta scoperto il suo marchio, l'avrebbe gettato via come spazzatura, quindi si limitava a godersi almeno qualche serata con questo tipo di compagnia.

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Nel bel mezzo della folla, tra le luci stroboscopiche, Harry si muoveva evitando di urtare a causa della spalla che gli doleva. Continuava a massaggiarla con una mano mentre cercava di fare movimenti circolari, il tutto accompagnato da una smorfia di dolore. Sentiva un rumore strano e qualcosa che si spostava come non doveva sotto il palmo della sua mano, sbuffò, non era la prima volta che si faceva male, aveva subito slogature e rotture peggiori e il bravo dottor Malfoy lo aveva sempre sistemato, senza mancare qualche critica. Ci sarebbe andato volentieri in quel momento, avrebbe voluto rivedere quel biondino in camice mentre gli toccava la parte lesa, ma dopo quella volta che dovette nascondere la sua erezione, cercava di evitare di andarci troppo spesso.
Si mosse tra la folla, accecato dalle luci che pulsavano, voleva prendere qualcosa da bere, rinfrescarsi la gola e ubriacarsi fino a non sentire il dolore che ormai era più costante di tutte le relazioni che cercava di avere, o almeno come l'ultima che aveva avuto dopo Ginny, dove il suo fidanzato lo aveva mollato in quanto la relazione si stava facendo troppo seria o come aveva denominato il suo ex: "pantofolara".
Mentre si spostava tra la folla scontrò contro qualcuno, maledicendolo sotto voce perché lo aveva colpito alla spalla dolente.

«Cazzo!» Imprecó Draco «Sta un po' attento!» Qualcuno lo aveva urtato, facendogli quasi cadere il cocktail che aveva in mano, versandogliene qualche goccia sulla camicia. «Hai idea di quanto costi questa--Potter?! Ah, figurarci se non eri tu. Ci sono guai? C'è Potter. E cos'è quella faccia da pesce lesso? Sembra che un troll ti abbia camminato addosso.»
Nonostante la sua solita aria da snob in realtà il cuore di Draco batteva più forte della musica attorno a loro, vedere Potter gli faceva sempre uno strano effetto e col tempo questo era peggiorato, sapeva diventare il peggior stronzo con lui e sapeva che anche Potter sarebbe stato allo stesso livello. Funzionava così tra loro, soprattutto dopo che avevano iniziato a doversi tollerare reciprocamente a causa del gruppo d'amici che avevano in comune. Potter non usciva spesso, era troppo preso dal lavoro e troppo incazzato a risolvere casi impossibili, ma a quanto pare non così impossibili per lui, dato che deteneva il maggior numero di casi risolti in tutta la sezione Auror.
Qual era la novità? Nessuna. Tranne che Draco aveva una cotta di vecchia data per Potter e che con l'età e le situazioni (del tipo che Potter era diventato molto più sexy di come potrebbe essere legale) si era accentuata sempre più. Avrebbe voluto una "one night stand" con lui, almeno era così che il suo corpo urlava, ma sapeva in realtà di desiderare ben altro.

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Agli occhi di Harry, quella serpe era maledettamente adorabile. Vederlo infuriato e con quei due occhi grigi brillare grinzosi mentre lo provocava e la sua voce, un tempo fastidiosa, suonava calda e eccitante e Harry dovette richiamare il piccolo Potter incazzato con Malfoy per poter tenere calmo il suo sesso nei pantaloni stretti di finta pelle. Si sarebbe notato troppo facilmente il rigonfiamento, pensava che Malfoy fosse assente e quindi non si era posto il problema di indossare qualcosa di più comodo, dato che solo lui riusciva a eccitarlo.
« Tu piuttosto Malfoy, vedi di strisciare altrove da brava vipera quale sei » sbuffò mentre continuava a massaggiarsi la spalla. Decise di sfilarsi la giacca nera che aveva addosso, rimanendo con la maglia smanicata soltanto. Sentì uno strano rumore mentre continuava a massaggiare « Ecco, hai anche peggiorato la situazione » bofonchiò poco dopo. Dentro sperava solo che l'istinto da dottore di Malfoy sarebbe scattato e lo avrebbe toccato nonostante il rischio di eccitarsi facilmente. A mente poco più lucida penso che fosse meglio scappare e prendere da bere ma i suoi piedi erano incollati a terra, come i suoi occhi su quelli di Draco. Era dannatamente bello. Sperava ogni volta di poter fare quel maledetto passo, sperava sempre di non sentire racconti di lui e qualche avventura notturna. Se non fosse stato per Theo, suo collega, non si sarebbe mai avvicinato a quella serpe cosi tanto, ma forse la colpa maggiore l'aveva Hermione che si era sposata con Zabini, costringendo così alla creazione di un gruppo inaspettato.

That one night [drarry]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora