Capitolo 2: The 3 a.m.🔞

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Era infuriato, a dir poco.
Non ci aveva pensato più di una volta a smaterializzarsi per raggiungerlo a casa. Quel Grifondoro l'avrebbe sentito eccome.
Passó il peluche sotto un solo braccio e bussó ferocemente alla porta.

Sentiva bussare con insistenza, non aveva voglia di aprire. Immaginava che fosse Hermione, sicuro Draco era andato a lamentarsi da Zabini, infuriato perché lo aveva mollato in un luogo sconosciuto e Hermione, preoccupata, si era sicuramente smaterializzazata da lui. Lei ci teneva a lui, se non fosse sposta e innamorata persa del suo attuale compagno, sicuramente Harry avrebbe avuto una piacevole relazione con lei, riusciva a capirlo e aiutarlo ogni volta.
Decise di rimanere sul letto, aprendo a distanza la porta con la bacchetta. Era pronto a farsi consolare o rimproverare. Ecco, forse l'ultima cosa non la voleva, perché era sempre seguito dalle urla di Hermione.

Vide la porta sbloccarsi ed aprirsi, ma non trovó nessuno davanti ad essa, conosceva già più che bene la casa, quindi entró senza troppi complimenti. « Stupido Sfregiato so che sei qui, adesso devi dirmi che razza di stronzo mi lascia in mezzo ad un posto isolato e pieno di babbani!? Che ti è saltato in mente?! »

La voce di Draco lo fece scattare dal letto, di nuovo senti un forte strappo doloroso alla spalla. No, lui no, pensò. Non poteva sopportarlo, avrebbe detto qualche stronzata, si sarebbe lasciato troppo andare. Ma Draco era arrivato in camera sua, spalancando la porta che sbatté alla parete producendo un forte tonfo. Il viso del biondo era rosso di rabbia. Lo sguardo deluso e tradito. Odiava se stesso, si odiava ogni secondo di più, aveva sicuramente perso il piccolo briciolo di amicizia che li aveva uniti e come poteva pensare diversamente dopo la stupidaggine fatta?
« Io...» Non disse nulla, aspettò Draco che si sfogasse.

« Che cazzo ci fai qui come un'idiota?! Anzi no, sai cosa, non sei affatto un idiota, tutto ció che sei è uno stronzo, e vaffanculo ai tipi come me, come te...Credevo fossi diverso Harry, invece ti sei dimostrato il peggiore di tutti gli altri. Cos'è, faceva forse parte di qualche scommessa stramba o forse ti facevo pena, o forse il tuo istinto da grandioso salvatore del mondo ha visto in me la donzella in difficoltà da aiutare? » Si alzó di scatto la manica sinistra della camicia, offrendogli il braccio « Lo vedi questo? Non sono una donzella che aspetta di essere salvata, sono un fottuto mangiamorte. E so bene che i tipi come te non possono affatto stare con i tipi come me se non per disprezzarli o utilizzarli. Sono venuto a restituirti la tua giacca e tieniti anche il tuo stupido pupazzo. Vaffanculo Potter, io me ne vado. » Finì, gettando tutto sul letto accanto al moro. Era furioso, si sentiva usato e tradito, tutti avrebbero potuto farlo, ma non Potter. Non lui. Faceva male, molto.

Rimase confuso da quella reazione, senza esitare scattò in piedi e corse verso di lui, afferrandolo per il braccio leso dal marchio e fermarlo. Lo strattonò verso di lui e si ritorvarono di nuovo vicini. Draco era infuriato, il viso contorto in una smorfia piena di rabbia ma con gli occhi lucidi e Harry era stanco di andare avanti così. Amici, non amici. Il suo cuore che non smetteva di battere, i suoi pensieri rivolti a lui, i piccoli gesti che faceva come offrigli la colazione o una cena a fine turno anche se tardi. Quanto doveva durare? Draco con quelle parole aveva fatto capire che anche Harry lo aveva tradito, come amico ovviamente aggiunse. Sospirò, ingoiando l'ennesimo amaro boccone « Non sei una donzella, lo so bene e ne mi disgusta o voglio usarti per causa del marchio anzi... » sospirò affondo dalle narici, era il momento, ormai era stanco e si stava distruggendo tutto, tanto valeva farlo e buttare altra benzina sul fuoco confessando « Sai Draco, ti ho invitato a questo appuntamento perché speravo di poter avere, per la prima volta, un vero appuntamento romantico con te » lo guardava dritto negli occhi, il biondo sembrava confuso « Ma ti dirò, non sei una donzella e ne sei qualcuno facile da poter avere, specialmente per i tipi come me » lasciò la presa con forza, la spalla fece un terribile rumore ma ignorò il tutto per andare avanti per una buona causa « I tipi come me, stupidi, mezzosangue. Io Draco ti vedo irraggiungibile, sei riuscito nonostante tutto a riscattarti. Sei un medico di successo, un ideatore brillante. Intelligente, abile a muoversi in questo mondo mentre io sono solo lo stupido Potter, lo scialbo auror che sa solo buttarsi a terra, farsi male e comportarsi come un babbano con un arma magica. Non so gestire me stesso, non so gestire la mia misera vita mentre tu per quanto hai cambiato compagni e vita, hai cercato sempre di non farti mettere i piedi in testa da nessuno » non aveva quasi più fiato, gli occhi bruciavano per le lacrime trattenute « provo qualcosa per te dannazione! Ma sono troppo patetico per uno come te, troppo stupido, sono io quello che fa pena e che l'amica consola perché ancora non riesco a fare un cazzo di incantesimo semplice mentre passo le giornate però a lavoro a massacrare e acciuffare criminali. Quindi che cazzo ti lamenti a fare Malfoy!? Tu almeno stai facendo carriera, io sono il bambino sopravvissuto che continua a fare quello che tutti si aspettavano! »

That one night [drarry]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora