02: La stazione delle anime.

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C'era una volta una grande stazione, la cui insegna diceva "Stazione delle anime."

La stazione delle anime, come dice il nome stesso, era un luogo di transito per i morti. Esse partivano dalla terra per raggiungere il paradiso. L'orario in cui uno dei treni prelevava un'anima, o il luogo in qui questa saliva sul treno, nessuno l'avrebbe saputo. Una cosa era certa però: durante il viaggio tra la terra e il paradiso, i viaggiatori potevano ammirare il panorama dal finestrino del loro scompartimento.

Ognuno di loro vedeva un panorama diverso. Perché ciò che si vedeva fuori dal finestrino del treno, non era una distesa di campi di girasoli, o una distesa di terra tutta verda con pecore al pascolo. Ciò che si vedeva era ciò che le anime sono state nella loro vita. Bambini, insegnati, dottori, muratori, chimici, genitori...

Fuori dalla finestra, solamente all'intimità del proprio cuore, veniva esposta la vita. Venivano mostrati i pregi e diffeti delle anime, quando ancora erano in vita. Venivano mostrati loro i desideri, i sorrisi e le lacrime.

Infine gli veniva mostrato il segno che avevano lasciato nel mondo. C'era chi aveva lasciato un segno nel mondo e nella storia, facendo qualcosa di grandioso. Ma c'era anche chi aveva lasciato un segno, piccolo piccolo, nel mondo ma era riuscito a cambiarlo. Solo che non riuscivano a vederlo, per senso di vergogna e inferiorità.

Tutto ciò veniva mostrato non per recare dolore alle anime, ma bensì per ricordargli che la vita può essere stata bella, come può essere stata terribile, ma vivendo hanno cambiando il mondo, e la vita, delle anime che risiedevano ancora sulla terra.

«Benvenuti in Paradiso! A parlarvi è il macchinista per avvertirti di scendere. Ma prima che voi scendiate, devo ricordare una cosa a tutti voi: Il panorama che avete visto fuori dal finestrino, è diverso per ognuno di voi e solo voi potevate vedere il vostro, ma non è questo l'importante.
L'importante è che ricordiate l'impronta che avete lasciato nel mondo. Alcuni di voi hanno lasciato un impronta gigante nel mondo, complementi! Ma voi, anime che vi vergognate e vi sentite inferiori a chi in vita è stato grande, non piangete. Non vergognatevi mai di essere stati più piccoli di altri, perché nel mondo non c'è nessuno più grande di un'altro. Nel mondo la carne è carne, il sangue è sangue, le ossa sono ossa. In paradiso l'anima è anima, almeno parlando della sostanza di cui è fatta. Anime piccole, non pensiate di essere inferiori perché nei vostri ricordi non avete fatto nulla di grande. Ricordate invece ciò che di piccolo avete fatto. Ricordate tutte le volte in cui avete donato il vostro sorriso a qualcuno, avete aiutato e amato il prossimo. Il mondo non è solo l'insieme di anime in corpo che siete abituati a conoscere. Lasciare un impronta nel mondo non vuol dire solo fare qualcosa che cambierà per sempre la storia di tutta la popolazione. Lasciare un impronta nel mondo, vuol dire anche rendere migliore il piccolo mondo di chi vi sta accanto. Con un sorriso potete cambiare il mondo e la storia di persone che sono perse, e voi tutti l'avete fatto. » Disse la voce all'altoparlante, aprendo le porte del treno e permettendo alle anime di scendere.

La anime delle persone comuni, che prima erano preoccupate ed imbarazzate per non avere lasciato un impronta nel mondo, ora erano più felici e calme.

"Lasciare un importa nel mondo è così facile? Spero allora che più anime riescano a lasciarne una." Dicevano le anime parlando tra di loro, raggiungendo le porte del paradiso.

- Fine.

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Sono abbastanza fiera.

Come voto mi do 7.5

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