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La festa di fine anno era arrivata velocemente, i due avevano deciso di vestirsi uno di nero e l'altro di bianco.

Come se fossero gli estremi opposti.

Lo yin e lo yang.

“Sei bellissimo, Taehyung..”sorrideva Jeongguk quando lo vide  scendere dalle scale di casa sua.
Era così bello nel suo completo bianco, così etereo da fargli mancare il respiro.

La gola s'era chiusa mentre lo fissava imbambolato, e mille cose e domande passavano nella sua mente.

Aveva portato una rosa bianca, che avrebbe messo nel taschino di Taehyung e così come Jeongguk aveva portato una rosa bianca, Taehyung aveva comprato una rosa nera, così da avere un pezzettino di bene nel male e male nel bene.

“Neanche tu scherzi, Ggukie” aveva scosse lentamente la testa, Taehyung, facendo oscillare i suoi capelli castani.

Jeongguk li trovava sempre così morbidi.

Erano stati tutta la serata insieme, a ballare e divertirsi come dei matti sulla pista da ballo, le mani di Jeongguk erano appoggiate sui fianchi morbidi di Taehyung, mentre ballavano una canzone lenta, da fuori sembravano una coppia di innamorati.

Il maggiore era appoggiato con la testa sul suo petto, era un abitudine che aveva preso tempo fa,sentendone il respiro ed i battiti del cuore.

“Ggukie, usciamo fuori un'attimo?”aveva chiesto ad un certo punto, fermandosi e facendolo fermare di conseguenza anche l'altro.

Sembrava serio, troppo per i suoi gusti e Jeongguk di questo si preoccupó

“Va bene Tae..”avava risposto prendendolo per mano e uscendo da quel posto, andando direttamente sul retro buio.

“Cosa devi dirmi? Sembri molto serio” aggrottó un po' le sopracciglia, cercando di capire.
“Jeon Jeongguk” aveva detto, sospirando pesantemente,come se portasse un macigno da fin troppo tempo.
“Si, sono io” rispose scuotendo un po' la testa ed accennando un sorriso.

E dopo poco questo piccolo scambio di battute, Taehyung si sporse a sfiorargli le labbra con le proprie, assaporando per la prima volta quel frutto proibito.
Sperava con tutto il cuore che Jeongguk ricambiasse ed iniziasse a baciarlo, come aveva sognato diverse volte.

Ma ciò non avenne.

Jeongguk l'aveva gentilmente scostato, guardandolo in viso con un espressione confusa.

“Taehyung, che hai fatto..?” aveva mormorato, facendo cadere lungo i fianchi le braccia.
“Ho baciato il ragazzo che amo” aveva risposto con gli occhi lievemente lucidi, cercando di mandare giù il gruppo che si era formato in gola.

Erano stati momenti così, a pensare ognuno alle proprie cose, poi, dopo aver preso un po' di coraggio, Jeongguk disse:

“Le voci che giravano si tramuteranno in realtà, quindi?” l'aveva sussurrato, prima di mettere le mani sul suo viso e avvicinarsi lentamente per far toccare le loro labbra con più forza e con determinazione.

Labbra contro labbra.
Lingue che sfioravano le gemelle.
Bocche accaldate che non desideravano altro in quel momento.

Le labbra rosée di Taehyung erano così invitanti da farlo continuare per diverso tempo, come se il tempo si fosse fermato e solo loro fossero in grado di muoverlo.

Il fiato era corto.
Come se avesse corso tantissimi metri.

“Anche tu mi piaci, molto, Taehyung” aveva sorriso appena, accarezzandogli le guanciotte morbide e piene e accentuando quel molto.

“Quindi ora che facciamo?” aveva chiesto il maggiore abbassando lo sguardo.
“Ora stiamo insieme, come lo siamo stati sempre..” e lo aveva stretto a sé come aveva sempre fatto, sapeva non sarebbe cambiato niente tra loro, o meglio, probabilmente ora non avrebbero avuto più limiti nell'esporsi.

Mese dopo mese, la loro relazione era sempre la stessa con più baci e toccatine in più, stavano così bene insieme, che anche le loro famiglie li avevano subito accettati, dicendo che in fondo, lo sapevano già tutti tranne loro.

Avevano compiuto diciassette anni entrambi, e le prime voglie che prima reprimevamo, si stavano facendo sentire.

Una sera, mentre stavano guardando un film comunico nel letto del maggiore, si erano iniziati a baciare e senza pensarci più di tanto Jeongguk aveva messo un ginocchio nell'interno cosce di Taehyung, iniziando a muoverlo lentamente, stimolando la sua intimità.

I lievi gemiti che erano usciti dalle labbra perfette del maggiore erano un invito ad andare avanti, baciandogli poi il collo liscio, senza imperfezioni, tranne per alcuni nei che ai suoi occhi erano perfetti, come lo era lui.

“Ggukie, io..” aveva mormorato con le mani sulle guance del ragazzo,non riuscendo a dire nulla.

L'anello di fidanzamento in bella vista, il suo bianco e quello di Jeongguk nero.

“Anch'io Tae..”s'erano capiti solo in con uno sguardo, come se fossero due libri aperti, ognuno per l'altro.

Iniziarono a spogliarsi, esplorando a vicenda il corpo dell'altro, toccando e baciando in posti che prima erano sconosciuti.

Quella sera avevano fatto l'amore, per la prima volta, cercando di non fare tanto casino nel loro essere maldestri.

Jeongguk era sprofondato lentamente, come se avesse paura di fargli male, tra le pareti calde del suo unico amore, donando tutto se stesso;una fusione di corpi e di menti che non lasciava spazio alle parole, solo ai gesti e agli sguardi.

❀White Roses|jjk;kth✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora