𝚌𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 𝟷𝟷

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—Jisung apri per favore! Devo vederlo, lo so che è qui— La porta si socchiude leggermente lasciando intravedere il viso di Minho, colmo di pena.—Senti mi dispiace ma mi hanno detto di non farti entrare. Jis è furioso, non l'ho mai visto così— Cerca di richiudere la porta ma il moro è più svelto; infila la punta della scarpa nello spazio tra lo stipite, costringendo l'altro a riaprire. Si guardano negli occhi, trasmettendosi un messaggio muto, una supplica. —Sii prudente—

La porta si apre ancora un po' e Hyunjin sgattaiola dentro senza esitazione, prima che sia troppo tardi. Percorre il corridoio silenziosamente, quasi come un topo che cerca di non farsi beccare dal gatto. Una volta in salotto riemerge quella sensazione sgradevole che lo ha accompagnato nei giorni precedenti. Jisung è accovacciato ai piedi del divano mentre il biondino è rannicchiato in un angolino, tra cuscini e coperte. Il nocciola gli parla sottovoce, anche se l'altro non sembra molto attento; ha gli occhi spenti e gonfi, occhiaie scure e la pelle pallida. Il suo sguardo guizza verso la figura silenziosa del moro. L'atmosfera si fa tesa come la corda si un arco. L'occhiataccia che gli rivolge Jisung è chiara e limpida: "Perché. Sei. Venuto?" Gli si avvicina fulmineo. —Che cazzo ci fai qui?— Hyunjin crolla sulle ginocchia, la testa poggiata contro i palmi delle mani sul pavimento. —Ti scongiuro lasciami spiegare— Passi leggeri percorrono la stanza ed un paio di calzini azzurri fa capolino di fronte al viso dal moro; una sensazione di calore si propaga sulle sue spalle quando delle mani familiari vi si appoggiano per tirarlo su. Davanti e lui è inginocchiato il biondo, avvolto in una stupidata coperta a scacchi. —Per favore devi credermi... tutta questa questione, non ne sapevo nulla— Felix si limita a fissarlo senza aprire bocca. —Non ti sto chiedendo di perdonarmi, volevo solo fartelo sapere...comprendo perfettamente se ora mi odi e non vorrai più rivedermi quindi stavo pensando di andarm— Quelle ultime parole rimangono bloccate in gola, il fiato è spezzato da una stretta disperata; l'australiano lo sta abbracciando. —Non dirlo, non è colpa tua. Non andartene— la sua voce profonda gli rimbomba nelle orecchie, che sensazione indimenticabile. —Non lasciarmi di nuovo—
—Non lo farò— I proprietari di casa assistono a questa scena in disparte; Minho tiene un braccio attorno alle spalle di Jisung, come a fermarlo da lanciarsi conto il moro. Sa che farà fatica a perdonarlo, ha ferito il suo migliore amico d'altro canto. —Vieni con me alla prossima presentazione, ci sarà anche Yeji e troveremo in modo per sistemare la questione— Hyunjin accarezza delicatamente le guance lentigginose del minore, come un pennello sulla tela.

—Ti prego Lixie, vale la pena rischiare...—

—Quando si parte?—

















GUESS WHO'S BACK!

Con che coraggio mi ripresento dopo due mesi bho

Come vanno le vacanze?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 05 ⏰

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𝙒𝙖𝙞𝙩𝙞𝙣𝙜 𝙛𝙤𝙧 𝙮𝙤𝙪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora