IO E LA DANZA capitolo 9

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Ero in panico, mi trovavo sul letto , con addosso una felpa di Noah, e dei pantaloncini del pigiama, a parlare con Christian al telefono, e mi aveva appena detto che era sotto casa mia.
Ma come gli era venuto in mente, e poi come faceva a sapere dove abitavo?
Di sicuro c'entrava Adrian in questa situazione

"Ehi Charlie ci sei? Pronto??

"S-si dammi solo un attimo e arrivo"

Attaccai immediatamente il telefono feci un sospiro, e cercai velocemente qualcosa da mettere, misi una maglietta bianca, corta, e sotto dei jeans,cargo.
Visto che sembravo un mostro, aggiustai un po' il trucco e sistemai i capelli, poi con molta fretta presi le stampelle e andai di sotto.

Noah:dove vai sorellina?

O cavolo, mi ero completamente dimenticata di Noah, dovevo inventarmi subito una scusa.

Charlie:vado a fare una passeggiata
Noah:da sola? Se vuoi vengo con te
Charlie:NO!
Dissi agitata
Noah:ok? Va bene, ma fai attenzione
Charlie:si non preoccuparti.

Appena usci' di casa, vidi Christian,
Indossava una maglia bianca larga, e dei jeans larghi, con i suoi soliti capelli ricci scombinati, di solito ero abituata a vederlo in divisa.

Christian: Charlie, aspetta ti do una mano
Charlie:si grazie, ma tanto ormai ci sono abituata
Christian: comunque, ti devo delle spiegazioni, insomma, mi sono precipitato sotto casa tua all'improvviso
Charlie:si, e aspetto queste spiegazioni
Christian:quando ho saputo che non potevi fare il saggio, mi è dispiaciuto molto, anche perché sei davvero brava a ballare, poi in questi ultimi giorni, Adrian mi ha detto che eri giù di morale,
Così volevo farti una sorpresa, perché odio vederti triste
Charlie:Oh...
Christian:dai, adesso però andiamo
Charlie:ok, ma dove?
Christian:questa è una sorpresa non posso dirtelo!
Disse ridacchiando
Christian:aspetta!
Charlie:che succede?
All'improvviso mi tolse le stampelle, e mi prese in braccio sulle spalle.
Charlie:cosa fai?!
Christian: così andiamo piu' veloci!
Ci misimo a ridere tutti e due

Qualche minuto dopo arrivammo in una specie di boschetto, Christian andò per un po' piu' avanti, quando ad un certo punto da lontano intravidi una distesa di fiori rosa, rimasi incantata era bellissimo

Qualche minuto dopo arrivammo in una specie di boschetto, Christian andò per un po' piu' avanti, quando ad un certo punto da lontano intravidi una distesa di fiori rosa, rimasi incantata era bellissimo

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Christian: allora che ne pensi?
Charlie:che ne penso?... È STUPENDO!
Christian: sapevo che ti sarebbe piaciuto, vengo qui ogni volta che ho bisogno di schiarirmi le idee, e sai, funziona sempre
Charlie: immagino, questo posto è una meraviglia

Christian mi fece scendere dalle sue spalle, e ci sdraiammo entrambi sulla meravigliosa distesa di fiori.
Gli uccelli che cinguettavano, il vento che faceva muovere le foglie degli alberi, , e l'odore di nettare, che c'era nell'aria.

Ad un tratto Christian si alzò, e si avvicinò a me.
Mi sposto con una mano i capelli che avevo sul viso, ci guardammo negli occhi per qualche secondo, ci avvicinammo sempre di piu', e quando stava per succedere
all'improvviso:"Drinn" il mio telefono squillò, era Noah

Christian:scusa Charlie,
Charlie: no, non preoccuparti

"Pronto Noah"

"Charlie, mi spieghi perché ci sono le tue stampelle fuori la porta, cosa sta succedendo?!"

Mi ero scordata di prendere le stampelle e ora Noah pensava fossi in pericolo.

"Noah, adesso torno a casa e ti spiego"

"Dove sei?!, Vengo a prenderti!

"Non preoccuparti sto arrivando!"

"Char-
Attaccai il telefono.

Christian:che succede?
Charlie:scusa Christian, ma devo tornare a casa.
Christian:si, ok va bene andiamo.

Ore 18:30
Charlie: grazie per avermi accompagnato, mi ha fatto molto piacere stare con te oggi

Christian*sorride* si anche a me, allora ci vediamo, ciao

Entrai in casa, dove ad aspettarmi c'erano papà mamma , e Noah.

Jorge:allora? Cos'è questa storia che sei uscita senza le stampelle, non ti ricordi cosa ti ha detto il medico!

Katy:dai Jorge non arrabbiarti, voleva solamente uscire un po' è sempre chiusa in casa , a causa della sua caviglia

Noah: si mamma, ma poteva uscire con le stampelle, e se ora la sua situazione alla caviglia fosse peggiorata!?

Mentre loro discutevano, io ne approfittai per salire in camera mia, e metabolizzare, tutto quello che era successo con Christian.

Ore 20:00
Jorge: Charlie, vieni a tavola e pronto!
Mi urlò papà dal piano di sotto.
Charlie: si papà arrivo.

Per cena la mamma aveva preparato dei semplici panini,erano davvero buonissimi.

Finalmente a stomaco pieno, andai in bagno per lavarmi, misi il mio pigiama, stavolta quello a maniche corte, visto che da me un giorno è inverno, mentre l'altro è estate.
Poi feci una treccia ai capelli, per averli ricci il giorno dopo.

Ore 23:15
Andai in camera mia ormai sfinita, e mentre stavo per mettermi a letto entrò Noah
Charlie:Noah?

Noah: dobbiamo parlare

Charlie:possiamo domani ora non è ho voglia

Noah:ora!

Charlie:ok?

Noah:so che non sei uscita da sola

Charlie: è davvero impossibile nasconderti qualcosa vero?

Noah:state insieme?

Charlie: certo che no!

Noah:ok, ma sappi che se ti farà soffrire se la dovrà vedere con me!

Charlie:ma ti ho appena detto che noi non stiamo insieme

Noah: certo come no, si vede da un miglio che sei innamorata persa!
Disse ridacchiando

Noah: buonanotte sorellina

Charlie: buonanotte Noah.
       

     Continua...


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